[Redditolavoro] contro polizia e sindacalisti venduti... la lotta precari coop va avanti

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Fri Dec 9 19:03:38 CET 2011


Martedì 6 dicembre le precarie e i precari Coop Sociali, assistenti ai disabili 
nelle scuole,  hanno presidiato il palazzo della provincia di via Roma dove, 
dopo il pomeriggio di fuoco del 24 novembre con occupazione di Palazzo Comitini 
e blocco di Via Maqueda, era stato programmato l'incontro con la nostra O.S. e 
il Presidente della Provincia in merito agli sviluppi della vertenza: rinnovo 
del contratto da gennaio o nuovi tagli e riduzioni?

Al loro arrivo i precari hanno trovato il palazzo "ben difeso" da agenti della 
polizia in antisommossa e da un blindato  "per questioni di ordine pubblico" 
come ha tenuto a precisare il dirigente della Digos,  sono scattate subito  le 
proteste delle precarie e precari " questo è uno Stato di polizia", "per un 
semplice incontro sembra di essere in guerra", "chiediamo lavoro, ci danno 
polizia è questa la  loro democrazia!", " difendono i palazzi del loro potere, 
difendono il governo della "nuova" manovra lacrime e sangue, prima o poi 
governo Monti con noi farai i conti!". 
E' seguita quindi tra gli animi alquanto agitati una rapida assemblea che è 
partita dalla manifestazione fatta contro il governo Monti il 2 dicembre 
affermando l'urgente necessità di lottare a tutto campo e di portare anche 
nelle lotte specifiche forti contenuti e pratiche contro l'azione scellerata 
del governo al servizio di padroni e banchieri. 

Quando la Digos invita i precari a preparare la delegazione per l'incontro ci 
accorgiamo che sono presenti anche altre sigle sindacali, Cgil, Cisl, Cisal che 
erano state invitate a nostra insaputa. 
Le delegazioni, dicono i poliziotti, devono essere di tre membri ciascuna, noi 
diciamo innanzi tutto che quei sindacalisti non hanno nessun diritto ad essere 
presenti,  né hanno diritto di parola perché rappresentano un danno per i 
lavoratori, non hanno alzato un dito fino ad ora e l'unica cosa che sanno fare 
è approfittare dei varchi aperti con la lotta dai precari Slai per poi 
presentarsi come dei veri e propri parassiti… dove erano quando a settembre si 
prospettava il rischio dei licenziamenti e i lavoratori  loro "assistiti" li 
cercavano smarriti??? dove erano in tutte quei momenti di lotta seria che ha 
portato a difendere il posto di lavoro??? 

Inizia una discussione animata con i poliziotti anche perché la nostra 
delegazione era di quattro e o saliva così o sarebbe successo un casino. I 
precari e le precarie senza esitazione hanno iniziato a spingere contro i 
poliziotti a difesa dell'ingresso del palazzo, lanciando una serie di invettive 
contro i sindacalisti Cgil e Cisl,  una vera e propria bolgia di insulti, 
spintoni "Venduti! Parassiti! Servi dei padroni!",  la tensione sale di molto 
quando questi delegati cominciano ad entrare nel portone e la  polizia fa 
cordone per proteggerli… un precario  Slai si scaglia contro il cordone e 
colpisce involontariamente un poliziotto; a questo punto il dirigente "della 
piazza" minaccia di arrestarlo;  tutte le precarie e i precari  fanno scudo 
gridando che è meglio che stiano al loro posto, in particolare quando una 
precaria delegata inveisce contro il dirigente della polizia che le aveva messo 
le mani addosso, la rabbia generale aumenta contro gli agenti che cercano 
invano di riportare alla calma.  

Giunge nel frattempo un altro funzionario della Digos che sceso dal palazzo 
dice che solo per lo Slai Cobas, a differenza degli altri sindacati, va bene 
che la delegazione sia composta da 4 e non da 3. 

All'interno dell'atrio, mentre i precari rimasti fuori a pressare contro la 
polizia continuano a lanciare slogan contro i sindacalisti confederali, un 
sindacalista della Cisl, sentendosi "in salvo" mentre saliva le scale,  
risponde in malo modo alle invettive dei precari , scoppia un parapiglia con i 
dirigenti dello Slai  con parole forti e "pressioni fisiche" che dura per tutto 
il tempo della salita delle scale con i sindacalisti sempre protetti 
vergognosamente dalla Digos.

Una volta nella sala delle riunioni invitiamo subito la dirigente della 
Provincia presente ad organizzare un incontro separato dalle altre O.S. 
altrimenti salta tutto, comincia allora un nuovo battibecco a distanza 
ravvicinata con il rappresentante della Cgil che con fare moscio diceva che ci 
stavamo sbagliando sul loro conto, che in fondo abbiamo gli stessi interessi, 
ribadiamo con veemenza che gli interessi che loro fanno per i lavoratori sono 
forse  quelli come l'accordo del 28 Giugno, anticamera dei licenziamenti più 
facili??? il sindacalista non regge più di tanto ed esce dalla stanza. 

All'arrivo dell'Assessore alle politiche sociali,  delegato dal Presidente 
della Provincia, "fuggito" a Roma per la questione taglio delle province 
annunciato dal governo Monti, spieghiamo con forza e determinazione la 
necessità dei tavoli separati, l'assessore in primo momento prova ad 
arrabbiarsi perché non può perdere tempo, poi capisce l'antifona, esce dalla 
sala parla con i sindacalisti e rientra dicendo che va bene "facciamolo 
separato!", sedendosi al tavolo con lo Slai Cobas per il s.c. e alcuni 
lavoratori Cisal con il loro rappresentante che decidiamo di far rimanere visto 
che questi  lavoratori sono stati in diverse occasioni accanto ai lavoratori 
dello Slai Cobas nei momenti di lotta condividendone appieno la linea 

Il servizio dovrebbe riprendere da gennaio per 6 mesi, ci informa l'Assessore 
Rizzuto, con una gara di appalto "interna", visti i tempi molto brevi, , e si 
dovrebbero mantenere tutti i 177 operatori a 27 ore, il monte ore ottenuto con 
la lotta a settembre. 

Ribadiamo che seguiremo passo passo tutti  ì passaggi, chiediamo un altro 
incontro a breve per entrare nel merito del capitolato di appalto, sul quale 
vogliamo essere messi a conoscenza e sul quale scriveremo un documento con 
proposte migliorative, pressiamo l'Assessore perché i pagamenti dell'Ente siano 
puntuali alle Coop, i precari sono alquanto arrabbiati e pronti a lottare fino 
in fondo come stanno dimostrando ogni giorno,  la Cisal appoggia tutto ciò che 
diciamo.

Usciamo quindi dalla sala, mentre gli altri sindacalisti si tengono alla 
larga, scendiamo giù nell'atrio e scoppia un applauso da parte di tutti i 
precari e le precarie " siamo uniti e compatti, è questa la nostra forza, 
stiamo con piedi per terra sempre ma la lotta è l'unica via, contro 
istituzioni, padroncini e sindacalisti venduti la nostra lotta continua… "

Precarie e Precari Coop Sociali
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe - Palermo

cobas_slai_palermo at libero.it   340/8429376







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