[Redditolavoro] con proletari comunisti contro il governo monti
procomta
ro.red at libero.it
Wed Dec 7 08:29:36 CET 2011
Il governo ha partorito la sua prima manovra antioperaia e antipopolare, con
l'appoggio di tutti i partiti del Parlamento tranne Di Pietro e Lega da due
versanti per ora opposti.
Una manovra 'lacrime' per la ministra dell'attacco alle pensioni e 'sangue'
per i pensionati innanzitutto, per le masse popolari che hanno una casa, per
gli enti locali che scaricheranno tutto sulle masse popolari, per il
carovita che benzina aumenti iva producono e per l'insieme di tasse e
balzelli, che a scalare colpiranno sempre le masse popolari
Niente patrimoniale naturalmente, niente per il lavoro - tutto il possibile
per le banche e qualcosina per i padroni. Le grandi evasioni protette e
trattate quasi con deferenza.
Un governo 'tecnico' certamente ma fino in fondo di classe a difesa
dell'Italia dei padroni e delle banche al servizio dei padroni e del sistema
del capitale.
Un governo tecnico per sostituire temporaneamente il governo Berlusconi,
sputtanato all'estero e in crisi di consenso in Italia .
Un governo 'tecnico' che rende più chiaro ancora il nostro concetto di
'moderno fascismo', perchè esso e fuori e in una certa misura contro la
Costituzione e lo stesso sistema elettorale e parlamentare democratico
borghese.
Un governo 'tecnico' in piena sintonia e al servizio del fascismo padronale
che dalla fiat di marchionne si vuole imporre in tutte le fabbriche del
paese,
Un governo 'tecnico' che ha appena cominciato ad operare ma che intende
andare molto oltre. con l'attacco ai diritti sindacali e con la libertà di
licenziamento, con lulteriore attacco ai salari e stipendi dei lavoratoriche
considera i sindacati anche confederali una delle tante parti sociali da
consultare per un minuto e che quindi li ritiene in parte da compatibili che
sono con la difesa dell'economia del capitale , incopatibili con la tecnica
del moderno fascismo quando questa è principale e come questa prima manovra
dimostra.
Contro questo governo, come contro il temporaneamente assente governo
berlusconi, continuiamo a ritenere che non serva e non incide il normale
conflitto sindacale e opposizione politica delle manifestazioni del sabato -
anzi riteniamo tutto questo
il normale accompagnamento di un governo di questo genere che esplicitamente
dice e riconosce che i suoi provvedimenti sono antipoplari e al servizio
delle banche e del capitale nazionale ed europeo e in una certa misura
mondiale.
Serve un conflitto sindacale fatto di scioperi dal basso, di rotture delle
regole di blocchi della produzione, delle strade , di assedio ai palazzi del
potere economico e politico, alle sedi dei partiti che lo sotengono, di
rendere ogni uscita di esponenti di questo governo, degli esponenti politici
ed economici che lo sostengono, un rischio per loro.. far sentire a loro e a
tutti la protesta ,l'indignazione, l'odio di chi scarica tutta la crisi
sulle spalle di operai, precari,disoccupati, povera gente onesta.. come in
Grecia, meglio che in Grecia.. se noi avessimo la forza questo faremmo.
Serve un sindacato di classe che permetta agli operai e ai proletari di
lottare seriamente e non sono sindacati di classe, nè le attuali direzioni
dei sindacati confederali, nè la Camusso, nè il diverso Landini e non lo
sono neanche i dirigenti del sindacato di base che hanno parlato
all'assemblea di roma del 3 dicembre. Il 15 ottobre ha dimostrato inoltre da
che parte stanno i casarini e uniti per l'alternativa e i bernocchi del
cobas confederazione, Serve un fronte unito proletario e rivoluzionario che
raccolga le forze che vogliono percorrere l'altra strada che proponiamo che
comprende interi pezzi del movimento reale in corso e tanti gruppi e circoli
che singolarmente non sono in grado di contare e farsi valere. Serve il
partito della rivoluzione, che non si costruisce sulla carta o in internet,
ma nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse, senza
opportunismo ed 'estremismo' e per questo partito condizioni ed energie ci
sono, per iniziare questa strada occorre volerlo e fare i piccoli passi ma
determinati che esso richiede.
La crisi, il governo Monti, il ruolo di valletti dei partiti parlamentari è
un grande aiuto su questa strada, è una vera sfida e opportunità da
cogliere.
proletari comunisti- PCm Italia
dicembre 2011
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