[Redditolavoro] india - assassinato il leader maoista Kishenji

procomta ro.red at libero.it
Fri Dec 2 17:24:43 CET 2011


4-5 dicembre due giorni di sciopero generale  in india contro l'assassinio 
del leader maoista Kishenji
il comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in india fa 
uscire in questi due giorni  di sciopero che interesseranno una zona 
dell'india abitata da 300 milioni di persona - chiamata dal regime corridoio 
rosso -manifesto e appello
per una campagna internazionale di informazione dal 14 al 21 gennaio con la 
costruzione di eventi unitari nel maggior numero di città italiane
abbiamo video, materiali documenti e nelle iniziative sarà letto con o senza 
video un messaggio del partito comunista dell'india maoista scritto 
appositamente per questa campagna
facciamo appello a tutti i compagni e forze rivoluzionarie, comitati di 
solidarietà internazionalista ecc. a partecipare alla campagna a prendere 
contatti con il comitato nei prossimi giorni per programmare la campagna 
ovunque è possibile
si tratta di un appello ad un vero internazionalismo proletario agente
l'intera campagna in italia - che si tiene con 100 eventi nelle diverse 
parti del mondo - verrà portata a conoscenza dei compagni indiani
per aderire, partecipare, costruire iniziative nella campagna 14-21 dicembre 
scrivere a
csgpindia at gmail.com

 quello che segue è il comunicato ufficiale del partito comunista 
dell'India - maoista del 25 novembre 2011



Mallojula Koteswara Rao, conosciuto anche come Kishenji, membro del Burò 
Politico del Partito Comunista dell'India (Maoista), è stato ucciso in una 
zona boschiva del Bengala occidentale il 24 novembre.

Le autorità hanno sostenuto che il compagno Rao è stato ucciso in uno 
scontro a fuoco durante un'operazione che ha coinvolto circa 900 truppe 
paramilitari e polizia di Stato, tra cui i commandos Cobra appositamente 
addestrati a combattere il movimento rivoluzionario guidato dai maoisti che 
ha base nelle aree rurali dell'India centrale e orientale. Una dichiarazione 
del partito rilasciata il giorno dopo diceva che era stato arrestato, 
torturato e ucciso.

Al funerale nella sua città natale, Peddapally, lo scrittore rivoluzionario 
P. Varavara Rao ha dato lettura alla seguente dichiarazione del Comitato 
centrale del partito.

Il 24 novembre 2011 rimarrà una giornata nera negli annali della storia del 
movimento rivoluzionario indiano. La cricca fascista al potere 
Sonia-Manmohan-Pranab-Chidambaram-Jairam Ramesh, che ha gridato a gran voce 
che PCI (Maoista) è "la più grande minaccia alla sicurezza interna", in 
collusione con il primo ministro del Bengala occidentale, Mamata Banerjee, 
ha ucciso il compagno Mallojula Koteswara Rao dopo averlo catturato vivo in 
una ben pianificata cospirazione. Questa cricca che aveva ucciso il compagno 
Azad, il portavoce del nostro partito, il 1° luglio 2010, ancora una volta 
ha buttato la sua rete e spento la sua sete di sangue. Mamata Banerjee, che 
aveva versato lacrime di coccodrillo sull'uccisione del compagno Azad prima 
di arrivare al potere, mentre metteva in atto la commedia delle trattative 
da un lato dopo aver assunto l'ufficio, ha ucciso un altro importante 
leader, il compagno Koteswara Rao e quindi ha messo a nudo la sua faccia 
antipopolare e fascista. Le agenzie di intelligence centrale e le agenzie di 
intelligence assassine del Bengala occidentale e dell'Andhra Pradesh, gli 
hanno dato la caccia con una ben pianificata cospirazione e lo hanno ucciso 
in modo vile in un'operazione congiunta e ora stanno diffondendo una storia 
inventata di scontro. Il segretario del ministero degli interni centrale, RK 
Singh, mentiva anche mentre diceva che non sapevano per certo chi è morto 
nello scontro, nello stesso istante ha annunciato che questo è un duro colpo 
per il movimento maoista. Così egli ha dato il via palesemente alla loro 
cospirazione che sta dietro questo omicidio. Il popolo oppresso manderà 
definitivamente nella tomba le classi dominanti sfruttatrici e i loro 
padroni imperialisti che sognano ad occhi aperti di poter spazzare via il 
partito maoista uccidendo i vertici del movimento rivoluzionario.

IL compagno Koteswara Rao, che è molto popolare come Prahlad, Ramji, 
Kishenji e Bimal all'interno del partito e tra le masse, è uno dei più 
importanti leader del movimento rivoluzionario indiano. Il guerriero 
instancabile che non ha mai riposto il suo fucile, mentre lottava per la 
liberazione delle masse oppresse nei trascorsi 37 anni e che ha dato la sua 
vita per il bene della ideologia in cui ha creduto, è nato nel 1954 a 
Peddapally città del distretto di Karimnagar nel nord Telangana, Andhra 
Pradesh. Cresciuto da suo padre, l'anziano Venkataiah, che era un 
combattente per la libertà e sua madre, Madhuramma, che è stata di vedute 
progressiste, Koteswara Rao si è nutrito di amore per il suo paese e le sue 
masse oppresse fin dall'infanzia. Nel 1969, aveva partecipato allo storico 
movimento separatista del Telangana mentre studiava presso la scuola 
superiore nella città di Peddapally. Si è unito al movimento rivoluzionario 
ispirato dalla gloriosa lotta dei movimenti Naxalbari e Srikakulam mentre 
studiava per la laurea presso il college SRR di Karimnagar. Ha iniziato a 
lavorare come membro attivo del partito dal 1974. Ha trascorso qualche tempo 
in prigione durante il periodo nero dell'emergenza. Dopo la fine del periodo 
di emergenza, ha iniziato a lavorare come organizzatore di partito nella suo 
distretto di Karimnagar. Ha risposto alla chiamata per la campagna del 
partito "Tornare ai villaggi" instaurando rapporti con i contadini. Era uno 
di quelli che hanno svolto un ruolo di primo piano nella ripresa del 
movimento contadino popolare conosciuto come "Jagityal Jaitrayatra" (Marcia 
della Vittoria di Jagityal) nel 1978. In questo periodo, è stato eletto 
membro del comitato distrettuale del comitato congiunto Adilabad-Karimnagar 
del CPI (ML). Nel 1979, quando questo comitato è stato diviso in due 
comitati di distretto è diventato il segretario della commissione 
distrettuale di Karimnagar. Ha partecipato alla 12a conferenza di partito 
dell'Andhra Pradesh (AP), è stato eletto al comitato di stato dell'AP e ha 
assunto la responsabilità come suo segretario.

Fino al 1985, come parte della direzione del comitato di stato dell'AP ha 
svolto un fondamentale ruolo nella diffusione del movimento in tutto lo 
stato e nello sviluppo del movimento del Nord Telangana, che stava avanzando 
nella prospettiva della costruzione della zona di guerriglia. Ha giocato un 
ruolo importante nell'espansione del movimento del Dandakaranya (DK) e nel 
suo sviluppo. È stato trasferito nel Dandakaranya nel 1986 assumendosi la 
responsabilità di membro del Comitato per la foresta. Ha guidato le squadre 
di guerriglia e popolari nelle aree Gadchiroli e Bastar del DK. Nel 1993 è 
stato cooptato come membro nel Comitato Organizzatore Centrale (COC).

Dal 1994 ha lavorato principalmente per diffondere e sviluppare il movimento 
rivoluzionario nell'India orientale e settentrionale tra cui il Bengala 
Occidentale. In particolare il suo ruolo nel riunire le forze rivoluzionarie 
che erano state disperse dopo la battuta d'arresto del movimento Naxalbari 
nel Bengala occidentale e nel far rivivere il movimento rivoluzionario è 
stato straordinario. Ha stretto un rapporto profondo con le masse oppresse 
del Bengala e i vari settori del campo rivoluzionario, ha imparato la lingua 
Bangla con determinazione e lasciato un segno indelebile nei cuori del 
popolo. Ha lavorato instancabilmente per raggiungere l'unità con vari gruppi 
rivoluzionari e nel rafforzamento del partito. Il compagno Koteswara Rao è 
stato eletto membro del Comitato Centrale (CC), della Conferenza Speciale di 
tutta l'India dell'ex PCI(ML) (Guerra Popolare) tenutasi nel 1995. Ha 
lottato per stabilire l'unione tra Guerra Popolare e il Partito dell'Unità 
nel 1998. Nel Congresso del Partito dell'ex PCI(ML) (GP) tenutosi nel 2001 è 
stato nuovamente eletto nel CC e del Politburo. Si è assunto la 
responsabilità di segretario del Consiglio regionale del Nord (CRN) e ha 
guidato i movimenti rivoluzionari negli stati del Bihar, Jharkhand, Bengala 
Occidentale, Delhi, Haryana e Punjab. Contemporaneamente ha svolto un ruolo 
chiave nei colloqui tra l'ex GP e l'MCCI [Maoist Communist Centre of India]. 
È stato membro del CC e del Politburo unificato formati dopo la fusione dei 
due partiti nel 2004 e ha lavorato come membro dell'Ufficio Regionale 
Orientale (URO). Si è concentrato principalmente sul movimento a livello 
statale del Bengala occidentale e ha continuato a fare da portavoce dell'URO.

Il compagno Koteswara Rao ha giocato un ruolo di primo piano nella gestione 
delle pubblicazioni di partito e nel campo della formazione politica 
all'interno del partito. Ha partecipato alla elaborazione di Kranti, 
Errajenda, Jung, Prabhat, Vanguard e altre riviste. Ha avuto un ruolo 
speciale da svolgere nella nascita di varie riviste rivoluzionarie del 
Bengala Occidentale. Ha scritto molti articoli teorici e politici in queste 
riviste. È stato membro della sottocommissione per l'Educazione politica 
(SCOEP) e ha svolto un ruolo di primo piano nell'insegnamento del 
marxismo-leninismo-maoismo tra i ranghi del partito. In tutta la storia del 
partito ha giocato un ruolo memorabile per l'espansione del movimento 
rivoluzionario, nell'arricchire i documenti di partito e nello sviluppo del 
movimento. Ha partecipato al Congresso di Unità-9° Congresso del partito 
tenutosi nel gennaio 2007, è stato eletto membro del CC ancora una volta e 
ha assunto le responsabilità di membro del Politburo e membro dell'URO.

L'orientamento politico dato dal compagno Koteswara Rao ai movimenti 
popolari di Singur e Nandigram che esplose dal 2007 contro le politiche 
antipopolari e filomultinazionali del governo socialfascista del CPM 
[Partito comunista marxista] nel Bengala Occidentale e in particolare nella 
gloriosa sollevazione della ribellione popolare di Lalgarh contro le 
atrocità della polizia è prominente. Ha condotto il comitato statale del 
Bengala occidentale e i ranghi del Partito nel guidare questi movimenti e 
d'altra parte ha anche condotto la propaganda attraverso i media con 
capacità d'iniziativa. Nel 2009, quando la cricca Chidambaram ha cercato di 
ingannare le classi medie in nome dei colloqui e del cessate il fuoco, ha 
lavorato in modo significativo per smascherarla. Egli ha fatto un enorme 
lavoro per mantenere alta l'importanza della guerra popolare e nel portare 
la politica rivoluzionaria alle grandi masse. Questo grande viaggio 
rivoluzionario che è andato avanti per quasi quattro decenni è arrivato alla 
fine improvvisa il 24 novembre 2011.

Amato Popolo! Democratici!

Condanniamo questo brutale omicidio. Si tratta del complotto delle classi 
dominanti per spazzare via la direzione rivoluzionaria e privare il popolo 
della giusta guida e direzione proletaria. È un fatto noto che il movimento 
maoista è il principale ostacolo per i grandi ladri e compradores che stanno 
accatastando milioni nelle banche svizzere vendendo per noccioline per la 
Jal, Giungla e Zameen, del paese agli squali imperialisti. La brutale 
offensiva su più fronti, a livello nazionale, chiamata Operazione Caccia 
verde degli ultimi due anni serve proprio a questo scopo. Questo assassinio 
a sangue freddo è parte di questo. È dovere dei patrioti e di coloro che 
amano la libertà del paese proteggere il movimento rivoluzionario e la sua 
leadership come la pupilla dei propri occhi. Non si tratta altro che di 
proteggere il futuro del paese e quello delle prossime generazioni.

Anche all'età di 57 anni, il compagno Koteswara Rao conduceva la dura vita 
di un guerrigliero come un giovane e aveva riempito i quadri e le persone di 
grande entusiasmo ovunque andasse. La sua vita dovrebbe particolarmente 
servire come una grande ispirazione per le giovani generazioni. Ha studiato 
e lavorato per ore senza riposo e viaggiava per grandi distanze. Dormiva 
pochissimo, conduceva una vita semplice ed è stato un gran lavoratore. Era 
solito unirsi facilmente con persone di ogni età e con persone provenienti 
da vari settori sociali e riempirli di entusiasmo rivoluzionario. Senza 
dubbio, il martirio del compagno Koteswara Rao è una grande perdita per il 
movimento rivoluzionario indiano. Ma il popolo del nostro Paese è molto 
grande. È il popolo e sono i movimenti popolari che hanno dato alla luce 
rivoluzionari coraggiosi e dediti come Koteswara Rao. Gli operai e i 
contadini e i rivoluzionari che hanno assorbito lo spirito rivoluzionario di 
Koteswara Rao dal Jagityal a Jungle Mahal e che si sono armati della 
fragranza rivoluzionaria che egli ha diffuso in tutto il paese condurranno 
sicuramente la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India lungo il percorso 
della vittoria. Spazzeranno via gli imperialisti e i loro lacchè 
latifondisti e la borghesia burocratico-compradora e i loro rappresentanti 
come Sonia, Manmohan, Chidambaram e Mamata Banerjee.

Il nostro CC ha fatto appello alle masse del paese ad osservare una 
settimana di protesta dal 29 novembre al 5 dicembre e 48 ore di "Bharat 
Bandh" [sciopero totale] tra il 04-05 dicembre per protestare contro il 
brutale assassinio del compagno Koteswara Rao. Facciamo appello a che si 
tengano varie manifestazioni come riunioni, comizi, dharnas, vestire il 
badge nero, blocchi stradali ecc. per protestare contro questo omicidio. 
Chiediamo che i treni, strade, le istituzioni commerciali ed educative 
rimangano chiuse e che tutti i tipi di transazioni commerciali siano fermate 
come parte del "Bharat Bandh" del 4-5 dicembre. Ma abbiamo esonerato i 
servizi sanitari dal Bandh.

Firmato Abhay, portavoce, PCI (Maoista). 



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