[Redditolavoro] contro la guerra imperialista in Libia, ma non solo per favore !!!
Firenzeprecaria
firenzeprecaria at gmail.com
Wed Apr 20 10:02:35 CEST 2011
La prima domanda è: esiste al momento una rivoluzione libica? No, dal
momento che il controllo a Bengasi è stato preso da settori
filoimperialisti, non esiste più una rivoluzione libica.
La seconda domanda è: può esistere una rivoluzione popolare nell'area
mediorientale che non si ponga in antagonismo con l'imperialismo? No, non
può esistere, perché è l'imperialismo ad imporre, in complicità con settori
interni, la situazione attuale di subordinazione e sfruttamento, e le forze
imperialiste non intendono accettare cambiamenti, ma al contrario vogliono
sfruttare le rivolte per conquistare nuove posizioni.
La terza domanda è: devono i rivoluzionari lavorare per la caduta dei regimi
anti-imperialisti (Libia,Siria,etc.) allo stesso modo in cui lavorano per la
caduta dei regimi filo-imperialisti (Egitto,Tunisia,etc.)? No, la tragica
esperienza della Libia insegna che bisogna distinguere perché, fermo
restando il fatto che, in ultima istanza, tutti questi regimi dovranno
essere rovesciati dalle masse, non tutti sono reazionari nella stessa
misura. La crisi dei regimi antimperialisti spalanca le porte
all'imperialismo e crea le condizioni per l'instaurazione di regimi più
reazionari, nelle mani di settori integralisti alleati dell'imperialismo. In
questi paesi bisogna lavorare accortamente, perché è necessario sia che la
rivolta popolare trovi piena soddisfazione nelle proprie richieste, sia che
i settori reazionari non prendano il sopravvento nella direzione della
rivolta stessa, compromettendo il processo rivoluzionario. Al contrario, nei
paesi filoimperialisti, bisogna puntare a radicalizzare la rivolta popolare
oltre i limiti che le forze al momento predominanti (anch'esse alleate
dell'imperialismo, come i fratelli musulmani egiziani) vogliono imporre al
processo rivoluzionario, fino a mettere in discussione la continuità del
potere statale che invece queste forze ricercano.
L'elemento generico della rivolta non è sufficiente da solo a creare un
processo rivoluzionario. Per cui l'appoggio alle rivolte non può essere
generalizzato ed incondizionato.
Il giorno 20 aprile 2011 07:57, procomta <ro.red at libero.it> ha scritto:
> esponenti del movimento contro la guerra anche alla assemblea nazionale di
> Napoli del 16 aprile, insistono su un punto giusto
> non si può essere equidistanti tra Libia e attacco imperialista alla libia
> non si può sostenere la parola d'ordine nè con Gheddafi, nè con
> l'imperialismo
> ma qualcosa deve pur essere aggiunta a queste affermazioni per noi banali
> esistono due aspetti
> se l'imperialismo attacca la Libia va sostenuta con il suo legittimo
> governo
> ma non esiste solo questo
> i regimi arabi e del maghreb e golfo persico da Mubarak a Ben Ali, da
> Buteflika ai sauditi, dal regime siriano a quelle del barhein
> sono tutti regimi reazionari al servizio delle borghesie nazionali e
> compradore dell'area-- servivano già l'imperialismo nell'area, prima come
> pedine del socialimperialismo sovietico, oggi nel complesso equilibrio
> multipolare dell'area
> tutti questi regimi debbono essere rovesciati dai proletari e delle masse
> e a questo deve andare il massimo sostegno dei comunisti, degli
> antimperialisti coerenti in tutto il mondo e anche nel nostro paese
> nell'area la questione principale non è l'aggressione imperialista alla
> Libia ma le rivolte giovanili e popolari in tutta l'area
>
> ll regime di Gheddafi è stato in questi ultimi anni al servizio degli
> interessi economici e politici dei governi occidentali e del governo
> italiano in particolare, con accordi sullo sfruttamento energetico,
> forniture di armamenti, controllo e mercato dell'immigrazione. e lo
> continuerà ad essere anche in futuro ..
>
> se sono certamente ambigui e falso antimperialisti chi dice a fronte di una
> aggressione come quella della libia
> 'non si può dire nè con gheddafi, nè con la Nato e non
> combattecoerentemente
> contro di essa e contro il ruolo in esso dell'imperialismo italiano in
> concorrenza collusione con gli altri imperialismi in prima fila USA,
> Francia, gran bretagna
> lo sono anche chi non coglie in questa fase la priorità del sostegno
> rivoluzionario alle rivolte giovanili e popolari come aspetto principale
> della contesa nell'area
> i comunisti marxisti-leninisti-maoisti sono in italia e nel mondo l'unico
> punto di vista coerente nella situazione attuale
>
> prioletari comunisti
> ro.red at libero.it
> 20 aprile 2011
>
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