[Redditolavoro] palermo operai e lavoratori a sostegno della guerra di popolo in India

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Sat Apr 9 12:07:56 CEST 2011


Dalla mattina di ieri, 8 aprile 2011, l’appello e la mozione di solidarietà 
alla guerra popolare in India sta circolando nelle mani degli operai dello 
stabilimento Fiat di Termini Imerese con i quali, durante l’ingresso al 
primo 
turno, si sono scambiate battute sui rapporti tra operai delle fabbriche dei 
cosiddetti paesi civili come l’Italia e paesi “in via di sviluppo” come l’
India. 

Alla Fincantieri dove la maggioranza degli operai è in cassa integrazione è 
stata fatta l’affissione del manifesto e delle locandine con invito alle due 
iniziative, quella all’Accademia delle Belle Arti che si è tenuta il 7 aprile 
e 
quella presso la sede sindacale dello Slai Cobas per il sindacato di classe 
prevista per il pomeriggio dell’8. Ieri pomeriggio quindi si è tenuta l’
assemblea con lavoratori, precari e alcuni disoccupati. 

Sono stati spiegati, grazie anche all’ausilio della mostra, di filmati e 
diapositive, e dei documenti presenti sul banchetto, i motivi della campagna 
di 
solidarietà internazionale. È stata sottolineata la necessità dell’
informazione 
praticamente negata dai mezzi di stampa e di comunicazione ufficiali e la 
differenza di fondo tra la guerra popolare guidata dal partito comunista 
indiano maoista e le altre “guerre”, Iraq, Afghanistan… o le rivolte cui 
assistiamo in questi giorni principalmente nei paesi arabi. In particolare si 
è 
parlato degli aspetti legati al mondo del lavoro, fabbriche, call center, e 
alle strette relazioni anche tra le politiche di svendita e privatizzazione 
del 
settore pubblico dei vari paesi “sviluppati” ed “emergenti” che peggiorano, 
o 
rendono impossibili, le condizioni di vita e di lavoro delle grandi masse. 
Sono 
stati riportati esempi di come i compagni indiani guidano le lotte sindacali 
organizzando gli operai, i lavoratori, i grandi scioperi e le manifestazioni 
di 
massa che vengono messe in campo contro i padroni, il governo indiani. 

Sempre particolarmente toccante in questi momenti è, all’interno delle 
condizioni generali, il racconto/denuncia delle condizioni delle donne ma 
soprattutto la risposta in senso rivoluzionario che queste stesse donne 
sempre 
di più danno, aderendo come protagoniste in prima linea nella lotta alla 
guerra 
popolare, al governo reazionario indiano che attraverso l’operazione Green 
Hunt 
sta commettendo un genocidio contro il proprio popolo. 

Tra i documenti citati, che denunciano questa operazione e che è stato anche 
utilizzato un po’ come “guida” nel percorso del sostegno alla guerra 
popolare, 
vi è il resoconto di Arundhaty Roy “In marcia con i compagni” che i presenti 
e 
in particolare le donne lavoratrici e precarie hanno richiesto con molta 
curiosità ed interesse. 

Alla fine è stata letta la mozione di solidarietà che è stata sottoscritta 
da 
tutti i presenti.

*****

TESTO DELLA MOZIONE
India, il paese dove “gli operai bruciano i padroni”

Noi operai, lavoratori, precari, disoccupati salutiamo la lotta delle masse 
popolari indiane contro il regime reazionario indiano e l’imperialismo che 
lo 
sostiene.
In India le masse lottano contro i padroni che licenziano e sfruttano, 
contro 
il carovita, la corruzione e il terrorismo di Stato, con grandi scioperi e 
manifestazioni, occupazioni di fabbriche, attacchi ai padroni.
In India il governo è deciso a vendere le risorse naturali e umane alle 
multinazionali imperialiste occidentali, ai nuovi monopoli dei padroni delle 
grandi fabbriche automobolistiche e siderurgiche, come Tata, Essar, Jindal, 
Mittal, ecc., che traggono dallo sfruttamento selvaggio di operai, spesso 
donne 
e bambini, i profitti che permettono loro di divenire acquirenti e 
partecipanti 
dei grandi monopoli internazionali del settore, in alleanza anche con i 
padroni 
italiani.

Contro tutto questo le masse popolari indiane si ribellano e sviluppano una 
guerra di popolo guidata dal partito della classe operaia indiana, il 
Partito 
Comunista dell’India maoista.

Il governo indiano e l’imperialismo scatenano contro le masse ribelli una 
repressione che, sotto il nome di “operazione Green Hunt”, è fatta di 
massacri, 
esecuzioni sommarie, repressione verso interi villaggi e settori della 
popolazione, per cercare di cancellare quello che i padroni del mondo 
definiscono “la più grave minaccia interna e un pericolo per il sistema 
internazionale”, la guerra di popolo che ha invece per obiettivo quello di 
stabilire un governo popolare basato sull’unità di operai e contadini, 
rovesciando gli imperialisti, la borghesia e le classi feudali.

La lotta per i diritti dei lavoratori e dei popoli, la lotta per il lavoro, 
i 
salari, le condizioni di vita; la lotta per la libertà, per la democrazia; 
la 
lotta per rovesciare il potere dei padroni e per il potere nelle mani dei 
lavoratori e delle masse popolari, è una lotta internazionale che ci unisce 
in 
ogni angolo del mondo.

Per questo esprimiamo la massima solidarietà alle masse popolari indiane, al 
Partito che le guida, perchè respingano gli attacchi del nemico e avanzino 
fino 
alla vittoria.
proletari comunisti - PCm Italy
campagna di sostegno internazionale alla guerra popolare in India
2-9 aprile
diffuso in fabbriche, posti di lavoro, organizzazioni sindacali, lotte 
proletarie 





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