[Redditolavoro] da viareggio - ferrovie sicurezza zero

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Wed Apr 6 10:42:12 CEST 2011


Comunicato stampa del 1° aprile
Ferrovie: sicurezza zero

Il 9 dicembre 2010 un carro cisterna è deragliato in Austria, in prossimità 
della stazione di Stadlau a causa della rottura di un asse: trasportava 
disolfuro di carbonio, merce pericolosa.
Il 9 marzo 2011 un treno merci è deragliato in Francia nei pressi della 
stazione di Artenay in seguito alla rottura di un asse di uno dei carri in 
composizione.
L'Autorità Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie Francese (EPSF) nel 
comunicato alle Agenzie Nazionali della Sicurezza dei paesi europei scrive 
testualmente: "Questo deragliamento, che in altre circostanze avrebbe potuto 
provocare numerose vittime."
Come Associazione dei familiari "Il mondo che vorrei" e Assemblea 29 giugno, 
il 2 ed il 3 marzo ci siamo recati a Bruxelles proprio per  manifestare e 
denunciare che niente è stato fatto a livello europeo per la sicurezza del 
trasporto ferroviario, in particolare per quello delle merci pericolose! E 
che il processo di liberalizzazione, privatizzazione e deregulation in corso 
fa sì che un'altra Viareggio possa verificarsi, in qualsiasi altro luogo e 
paese italiano o europeo.
Purtroppo ciò che denunciamo da tempo è confermato da quanto continua ad 
accadere: incidenti che solo per la buona sorte non causano altri disastri, 
morti e feriti.
Sia l'Organismo Investigativo austriaco (BMVIT) che l'Agenzia francese EPSF 
solo dopo il mancato disastro hanno provveduto, dopo l'incidente in Austria, 
a inviare "raccomandazioni di sicurezza" per il controllo di quel tipo di 
carri, e dopo l'incidente in Francia, a bloccare la circolazione dei carri. 
La stessa Agenzia Nazionale per la Sicurezza (ANSF) è intervenuta presso le 
imprese ferroviarie italiane e Rete Ferroviaria Italiana per applicare i 
provvedimenti su quei carri anche nel territorio nazionale.
Dunque in Italia, come in Europa, continuano a viaggiare carri e cisterne, 
anche di merci pericolose, di tanti tipi, di decine di imprese, di decine di 
proprietari, di detentori, di responsabili privati della manutenzione su cui 
non vengono effettuati meticolosi controlli, la necessaria manutenzione, la 
dovuta prevenzione;  ci si limita a "intervenire" invece via via solo su 
quelli che stavano per provocare o hanno provocato qualcosa di gravissimo! 
Ma di quale sicurezza stiamo parlando?
Sicuramente non siamo i soli a denunciare queste cose, ma per noi i "mancati 
incidenti" allargano una ferita che non potrà rimarginarsi: tengano bene 
presente questo tutti coloro che o giocano con la sicurezza o la considerano 
un investimento a perdere contando sull'impunità o sulla stampella del 
"processo breve".
Come familiari, cittadini e lavoratori continueremo, con maggior forza la 
nostra battaglia per la cultura della sicurezza e quindi della prevenzione, 
insieme a quella per la verità e la giustizia.

Viareggio, 1° aprile 2011                  - Associazione "Il mondo che 
vorrei"
                                                           - Assemblea 29 
giugno



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