[Redditolavoro] ESPROPRIARE LO IOR
Partito Comunista dei Lavoratori
pclavoratoribologna at gmail.com
Thu Sep 23 12:58:05 CEST 2010
La violazione delle norme antiriciclaggio da parte della banca IOR è
solo la punta dell’iceberg del malaffare vaticano e del capitalismo
cattolico.
Il vero scandalo non sta nell’indagine- per “atto dovuto”- della
Procura di Roma, come vorrebbe la Segreteria di Stato pontificia. Sta
nell’impunità e nella copertura politica bipartisan di cui continua a
godere un istituto finanziario da sempre crocevia di affari oscuri e
criminali, sin dai tempi di Marcinkus, di Sindona, del Banco
Ambrosiano.
Solo l’esproprio dello IOR, sotto controllo popolare, può consentire
il disvelamento degli inconfessabili segreti di un’associazione a
delinquere.
E’ ora che tutte le sinistre, e l’intero associazionismo
anticlericale, si battano con noi per questa rivendicazione
elementare.
Contro una politica dominante- di centrodestra e di centrosinistra-
che addirittura affida al cardinal Bertone, grande amico dei vertici
IOR, la commemorazione della presa di Porta Pia.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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info at pclavoratori.it
Segue:
Comunicato del Coordinamento regionale PCL Abruzzo
Una classe politica “affogata” nell'immondizia.
Se ne vadano tutti, governino i lavoratori!
Siamo convinti, che primo o poi qualche criminologo scriverà un saggio
sul “lavoro” a maggior rischio di devianza criminale al mondo:
l'assessore alla sanità della Regione Abruzzo. In venti anni in
quell'assessorato si sono susseguiti politici di schieramenti
apparentemente contrapposti, con storie personali e politiche diverse,
tutti accomunati però da un medesimo destino: il furto e la
conseguente (breve) detenzione. Ora è la volta di Venturoni (Pdl)
inquisito in verità per fatti che non riguardano la sua attuale
attività di assessore regionale alla sanità ma per presunte tangenti
prese nella sua precedente attività politica nella città di Teramo. I
fatti contestati, riguardano la costruzione di un inceneritore sito
nelle vicinanze del capoluogo teramano ed oltre a Venturoni,
coinvolgono il gotha del centro-destra abruzzese. Ciò che emerge è il
solito squallido scenario fatto di padroni che comprano politici e li
mettono dentro le istituzioni a fare i loro esclusivi interessi a
danno della collettività. La politica ormai, in Abruzzo e in Italia
non è altro che questo. Non è qualunquismo, ma la semplice
osservazione della realtà. La degenerazione totale della finta
democrazia borghese, determina una situazione nella quale i gruppi
economici si trovano i loro referenti politici in tutti i partiti e
attraverso di loro controllano e orientano le scelte delle istituzioni
a tutti i livelli. In definitiva si tratta della dittatura del
capitale sotto mentite spoglie.
L'Abruzzo ormai è dal punto di vista della degenerazione del sistema
un caso da manuale, scandali su scandali, processi che non si capisce
che fine faranno, un fiume di soldi sottratti illecitamente e una
situazione sociale che dalla sanità fino alle migliaia di posti di
lavoro a rischio diventa ogni giorno più drammatica. La giunta Chiodi,
dopo la vicenda Stati e la tragicomica elezione del commissario alla
ricostruzione (tanto per restare alla stretta attualità), perde ora un
altro pezzo e con esso ogni residua credibilità politica. Le
dimissioni del Presidente della Giunta e di tutti gli assessori
superstiti è ormai un fatto inevitabile e il Partito Comunista dei
Lavoratori che fu presente con le sue liste e la sua candidata in
maniera autonoma alle scorse regionali, le invoca quale misura di
minima decenza politica. Stiano certi i lavoratori che da
centro-destra e centro-sinistra non arriverà nessun rinnovamento ma
solo l'ulteriore aggravarsi del disastro in corso. Non ci sono
salvatori all'orizzonte ma invece urge una risposta d'orgoglio
dell'intero mondo del lavoro. Possiamo fare a meno di politicanti
corrotti e se mandiamo avanti lavorando il mondo intero, saremo pur
capaci di governare. Basta con i politici borghesi al servizio dei
padroni, governino i lavoratori per i lavoratori.
Messaggio inoltrato da
PCL sez. di Bologna
http://sites.google.com/site/pclbologna
pcl.bologna at virgilio.it
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