[Redditolavoro] Fw: alla tenaris dalmine: contro Bonanni e Ichino
cobas dalmine
cobasdalmine at infinito.it
Thu Sep 16 12:03:32 CEST 2010
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
> sede via bonomelli 9 bergamo cobasdalmine at infinito.it 335 5244902
>
> comunicato stampa
>
> In occasione della venuta di Bonanni e Ichino a Bergamo, per il 60
> anniversario della cisl, che si terrà giovedì 16 settembre alle ore 14.30
> presso la sala conferenze
> di S. Agostino alla Fara, in via Fara, dal titolo: "Partecipazione dei
> lavoratori e democrazia economica. Una sfida da vincere"
>
> lo slai cobas dalmine organizza volantinaggi di denuncia e protesta
> (volantino allegato sotto)
> mercoledì 15 ore 13.30 portineria treno medio e acciaieria
> venerdì 17 ore 13.30 portineria centrale
>
> contro la disdetta del contratto nazionale, contro le deroghe al contratto
> che riducono diritti e salario, nel corso dell'iniziativa sarà disponibile
> un dossier sul piano fiat da cui parte un attacco generale che si vorrebbe
> estendere a tutti i lavoratori, ma anche contro i peggioramenti che gli
> operai stanno subendo nei reparti della tenaris dalmine.
> Infatti da gennaio 2010 dopo la firma unitaria di fim-fiom-uilm
> dell'accordo dei 741 "esuberi", per soddisfare le esigenze produttive ci
> sono conseguenze pesanti per gli operai, che vanno ad intaccare i diritti
> di ogni lavoratore di avere orari certi, turnazioni regolari, oltre ad
> intaccare il salario con l'uso della cassa integrazione straordinaria che
> bypass la rotazione prevista per legge, ma anche la mobilità
> interfunzionale all'interno dei siti e interaziendale, cambio di mansione
> in deroghe al codice civile. E' questa la partecipazione che la cisl e il
> governo chiede ai lavoratori? Socializzare le perdite e i sacrifici e
> privatizzare i profitti e gli utili, con il ricatto della crisi e del
> posto di lavoro ci vorrebbero schiavi. Per quanto ci riguarda questo tipo
> di "democrazia" economica se la possono tenere.
>
> Ma la cosa più paradossale è che a fronte di questa situazione che è
> fotografata anche dal periodico della fiom di bergamo di giugno 2010,
> invece di mettere in pratica quello che lei stessa propaganda a livello
> nazionale ossia la difesa dei diritti e delle libertà sindacali dei
> lavoratori messe in discussione da federmeccanica con la disdetta del
> contratto del 2008, alla tenaris dalmine non solo non sono ancora stati
> programmati le 4 ore di sciopero per questo mese, in vista della
> manifestazione nazionale del 16 ottobre a roma, ma anzi si guarda bene dal
> legare queste mobilitazioni alla situazione di peggioramento in fabbrica,
> unico modo per far si che questi scioperi non finiscano solo per essere di
> bandiera e quindi scaramente seguiti dagli operai, ma anzi non si
> differenzia minimamente in fabbrica dalla linea e prassi dei sindacati
> filopadronali, tanto è che a fronte del rinnovo del contratto aziendale
> scaduto nel 2009, ripropone l'azione unitaria con fim e uilm che è quella
> di accetare e di gestire la situazione attuale dell'azienda di massima
> flessibilità e ritmi più alti, nel quadro del suo piano da qui al 2012 di
> massimo sfruttamento per aumentare la produttività.
> Infatti su "fiominforma" si scrive: "In questi mesi inoltre, i volumi
> degli ordinativi sono in ripresa poiché Tenaris, oltre a beneficiare
> dell'andamento del petrolio, è avvantaggiata anche dai dazi antidumping,
> imposti da una serie di paesi (Europa,Usa, Messico) sulle importazioni di
> tubi dalla Cina. È intervenuta nel frattempo anche una diversa divisione
> del lavoro tra le varie unità produttive del gruppo Tenaris a livello
> mondiale, differenziate per prodotti/mercati. In questa situazione vengono
> chiesti ai lavoratori maggiori sforzi sia in termini di flessibilità degli
> orari, sia in termini di disponibilità alla mobilità interna e di
> polivalenza/polifunzionalità: temi che dovranno trovare nuova
> regolamentazione e riconoscimento. La piattaforma unitaria, in discussione
> tra FIOMFIM-UILM nel coordinamento nazionale delle Rsu Dalmine, dovrà
> partire perciò da una situazione già in parte cambiata in conseguenza
> della crisi mondiale e soggetta ad ulteriori futuri cambiamenti dopo gli
> investimenti previsti dal piano industriale."
>
> volantino diffuso:
>
> La disdetta del contratto metalmeccanico del 2008 da parte della
> Federmeccanica realizza l'unità dei padroni intorno al fascismo padronale
> della Fiat e costituisce il più grave attacco degli ultimi decenni ai
> diritti e alla libertà sindacale nel nostro paese.
> I padroni metalmeccanici si mettono sulla strada del neo corporativismo
> fascista contro le stesse leggi, contratti, statuto dei lavoratori,
> Costituzione.
> A questo attacco si risponde con lo sciopero!
> A questa guerra si risponde con la guerra di classe prolungata!
>
> Ma nella risposta a questo attacco esistono quattro esigenze:
>
> Primo. L'esigenza del fronte unito di tutte le organizzazioni sindacali,
> dalla Fiom ai sindacati di base e di classe che sono contro questa
> disdetta
> e questo attacco generale.
> In questo quadro, lo Slai cobas per il sindacato di classe aderisce allo
> sciopero della Fiom indetto nella giornata odierna e alla manifestazione
> nazionale del 16 ottobre.
>
> Secondo. Questo attacco è costruito su scala nazionale e aziendale sulla
> base del patto neo corporativo con Fim, Uilm, Fismic, Ugl.
> Per cui è assolutamente necessario rompere a tutti i livelli con queste
> organizzazioni sindacali, compreso il non riconoscimento dei loro delegati
> Rsu che perdono le caratteristiche di rappresentanti dei lavoratori.
> Bisogna dare vita a coordinamenti in fabbrica e sul territorio che
> rappresentino realmente i lavoratori.
> Le sedi dei sindacati collaborazionisti devono essere fatte segno di
> iniziative di lotta dei lavoratori, chiamando alla mobilitazione i
> lavoratori indipendentemente dalla loro tessera sindacale.
>
> Terzo. L'attacco padronale è stato preparato da anni di concertazione e da
> accordi sindacali che hanno indebolito i lavoratori e rafforzato i
> padroni,
> di cui il gruppo dirigente e gli apparati della Fiom sono responsabili.
> La ricostruzione del sindacato di classe nelle fabbriche non può quindi
> che
> basarsi sui cobas, che fuori da ogni diatriba e divisione sindacale sono
> lo
> strumento in cui i lavoratori possono riorganizzarsi e difendere realmente
> lavoro, salari, diritti in fabbrica.
>
> Quarto. Il governo Berlusconi e il ministro Sacconi sono anello
> fondamentale
> del nuovo fascismo padronale; il PD e la maggioranza confederale si
> riconoscono negli interessi generali del piano Marchionne.
> Per questo le lotte operaie devono necessariamente unire la lotta contro i
> padroni alla lotta contro il governo e la falsa opposizione.
>
> La manifestazione del 16 ottobre non avrebbe né senso né coerenza se non
> fosse su questa linea.
>
> SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
> ilva appalto taranto
> .11.9.10
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