[Redditolavoro] Fw: ***materiali resistenti

clochard spartacok at alice.it
Mon Sep 6 00:14:03 CEST 2010


----- Original Message ----- 
From: "singolarità qualunque" <claudio.tullii at alice.it>
To: <ListaSinistra at yahoogroups.com>
Sent: Saturday, September 04, 2010 11:07 AM
Subject: [ListaSinistra] ***materiali resistenti


Cr*,


1) 
http://materialiresistenti.blog.dada.net/post/1207163780/documentabilit%C3%A0#more

documentabilità
by materialiresistenti (04/09/2010 - 11:02)

            A partire da Documentalità # 6
            di Claudio La Rocca



     In questo contributo scelgo di concentrarmi su alcune tesi di fondo, 
che sono quelle che costituiscono l'impianto più generale del catalogo del 
mondo che Ferraris intende offrire con la sua teoria della documentalità. 
Resisto alla tentazione di discutere dell'ontologia del mondo naturale, e 
dunque della "fallacia trascendentale" che il Ferraris torna ad attaccare - 
sia perché di questo si è parlato ed ho parlato in altre occasioni, sia 
perché non mi pare vi siano né posizioni né argomentazioni sostanzialmente 
nuove, in una opzione teorica che si sta rivelando, nei suoi argomenti prima 
che nelle sue tesi, un po' "inemendabile".


      2) 
http://materialiresistenti.blog.dada.net/post/1207163703/Le+ipocrisie+del+filantrocapitalismo#more

      Le ipocrisie del filantrocapitalismo
      by materialiresistenti (01/09/2010 - 20:20)

      Gates, Buffet, Skoll, Bloomberg, Rockfeller, Turner lanciano 
l'iniziativa Giving Pledge: puó "l'impegno a donare" dei miliardari 
filantropi aiutare il mondo?


      3) 
http://materialiresistenti.blog.dada.net/post/1207162961/Toni+Negri#more

      Toni Negri
      by materialiresistenti (30/07/2010 - 19:44)






                        Antonio Negri

                  Dentro/contro il diritto sovrano
                  Dallo Stato dei partiti ai movimenti della governance

                  pp. 240
                  ? 20,00
                  isbn 978-88-95366-69-2

                  il libro
                  "Il governo sovrano sul terreno nazionale non funziona più 
da decenni: per ristabilire un'effettività si affida allora a procedure di 
governance. Ma anche questo è insufficiente - lo stesso governo locale esige 
ormai qualcosa che vada al di là di uno Stato territoriale, qualcosa che 
sostituisca l'esclusività sovrana che lo Stato-nazione possedeva altrimenti. 
E quindi le forme di sovranità e di normatività che si producono non 
rispondono più a criteri di esclusività e di gerarchia; piuttosto troviamo 
delle procedure di governance che si determinano di volta in volta. Con 
capacità di innovazione costituente? Può essere immaginata la governance 
come capacità di creare potenze costituenti? È questa la questione su cui 
ragionare. Di contro, l'istituzionalismo pensato dentro la sovranità non ha 
più senso; come del resto non hanno più senso tutte le alternative 
normativiste e gerarchico-piramidali, tanto nella produzione del diritto, 
quanto nell'organizzazione dei poteri e nella difesa delle istituzioni. Ciò 
detto, siamo tuttavia consapevoli che la governance diffusa rappresenta un 
orizzonte tanto più oscuro quanto meno la sovranità è capace di agire; ed 
essa è assai frammentata: permetterà questo di trovarsi di fronte (quando ci 
si apra ad ipotesi innovative del diritto) ad una maggiore capacità di 
rivendicare autonomia, giustizia, libertà, o ad una più limitata espressione 
di queste? Pur mantenendo un approccio prudente nell'indagare questi 
meccanismi, si deve studiare la governance come pratica di trasformazione, 
tra comando tecnocratico, parziale inclusione nei procedimenti giuridici e 
spazi che si possono attraversare efficacemente da parte dell'autonomia 
sociale. La governance è divenuta probabilmente il terreno sul quale 
dobbiamo confrontarci e lottare". Tuttavia, "i movimenti reali possono 
imporre nuovi paradigmi e ampie trasformazioni giuridiche solo se esprimono 
una grande e originale potenza autonoma di trasformazione sul piano sociale, 
dentro le maglie del lavoro sfruttato - piuttosto che dentro la gabbia delle 
norme giuridiche" (Antonio Negri nella conversazione con il curatore).

                  l'autore
                  Antonio Negri, già docente di Dottrina dello stato 
all'Università di Padova, ha insegnato in diverse Università europee. La sua 
ricca produzione teorica ha avuto riconoscimenti in vari ambiti 
internazionali. Tra i suoi lavori più recenti: Goodye Mr Socialis 
(Feltrinelli, 2007), Fabbrica di porcellana (Feltrinelli, 2008) e, in 
collaborazione con Michael Hardt, Impero (Rizzoli, 2004), Moltitudine 
(Rizzoli, 2004) e Commenwealth (Belknap Press, 2009). Per i nostri tipi, la 
nuova edizione di Dall'operaio massa all'operaio sociale e Il lavoro nella 
costituzione.









singolarità qualunque
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