[Redditolavoro] Uno sguardo sulla militarizzazione del mondo
clochard
spartacok at alice.it
Sat Oct 30 01:30:39 CEST 2010
Uno sguardo sulla militarizzazione del mondo
----- Original Message -----
From: "rossana" <rossana at comodinoposta.org>
To: <neurogreen at liste.comodino.org>
Sent: Saturday, October 30, 2010 12:33 AM
Subject: [neurogreen] Cultures of Resistance: A Look at Global Militarization
Uno sguardo sulla militarizzazione del mondo.
Culture della Resistenza volge uno sguardo alla situazione attuale di
ciò che il presidente Eisenhower definì il "complesso militare industriale".
Gli Stati Uniti combattono guerre mentre milioni di persone sono senza
lavoro e senza casa, sarebbe opportuno guardare con attenzione alla
spesa militare.
http://vimeo.com/16103280
Appello per una giornata antimilitarista a Novara/Cameri il 6 novembre 2010
Siamo nel bel mezzo di una crisi economica la cui fine non si intravede
affatto, dove la maggioranza delle famiglie fatica o non ce la fa ad
arrivare alla fine del mese. Tante fabbriche chiudono i battenti
lasciando a casa operai e dipendenti, spesso senza alcuna alternativa di
reddito.
Il governo taglia soprattutto nel settore scuola/università e nella
ricerca, insomma là dove sta il futuro di una società.
Nello stesso tempo i dati macroscopici evidenziati dalle grandi agenzie
internazionali di calcolo economico ci parlano delle industrie armiere
come uniche capaci di chiudere con attivi di bilancio annuali
astronomici. Finmeccanica, holding italiana al 37% pubblica, è tra i
colossi mondiali di questo commercio di morte.
Le missioni militari all’estero continuano a produrre debito pubblico (3
milioni di euro al giorno per l’erario italiano) e guadagni privati per
i soliti noti, morte e distruzione per i paesi aggrediti.
Si tengono in piedi progetti multimiliardari per la costruzione e
l’acquisto di cacciabombardieri ed altri strumenti di morte così come
per la costruzione e l’allargamento di basi militari (Vicenza, Pisa,
Livorno, Sigonella).
La società nel suo complesso sta subendo un processo di militarizzazione
che arriva, con il protocollo La Russa-Gelmini per i corsi paramilitari
nelle scuole, a investire direttamente la formazione delle future
generazioni.
Quindi, raccogliamo l’indicazione degli organismi NO WAR di promuovere
una settimana di iniziative, dibattiti, conferenze e mobilitazioni per
contrastare le celebrazioni militariste del governo, del ceto politico
istituzionale e delle lobby degli armamenti, arrivando a una giornata di
mobilitazione interregionale per ribadire il nostro NO ALLA GUERRA, ALLE
SPESE MILITARI, ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ E DELLA CULTURA.
PER IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN E DA TUTTI I CONFLITTI BELLICI.
Invitiamo tutte le realtà sociali, culturali, sindacali e politiche che
si muovono sul terreno di un’alternativa radicale al modello sociale
dominante a partecipare attivamente al percorso con iniziative nei
propri territori per arrivare alla mobilitazione comune il 6 novembre
2010 a Novara/Cameri.
7 ottobre 2010
Assemblea Permanente No F-35
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