[Redditolavoro] liberi i compagni di palermo
procomta
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Mon Oct 11 16:25:43 CEST 2010
Scontri al liceo Umberto I
liberi gli studenti fermatiRimessi in libertà i tre ragazzi fermati sabato
dalla polizia davanti al liceo classico Umberto I dove avevano organizzato
un volantinaggio. Il giudice Lorenzo Chiaramonte non ha convalidato
l'arresto. Stamattina centinaia di studenti hanno organizzato un sit-in
davanti al tribunale e un'assemblea a scuola
Tornano liberi i tre ragazzi fermati sabato dalla polizia davanti al liceo
classico Umberto I dove avevano organizzato un sit-in. Il giudice Lorenzo
Chiaramonte non ha convalidato l'arresto dei tre studenti, Francesco
Mascolino, Ruggero Mascazzini e Cesare Casarino. I tre sono accusati di
resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, manifestazione non autorizzata e
rifiuto di fornire le generalità. I ragazzi sono stati subito liberati. Gli
indagati sono difesi dall'avvocato Fabio Lanfranca. Il pm Ennio Petrigni
aveva chiesto la convalida dell'arresto e il divieto di dimora davanti al
liceo. Assieme ai tre sono stati denunciati altri tre giovani (tra i quali
un minorenne) per resistenza a pubblico ufficiale e partecipazione a
manifestazione non preavvisata.
"Il giudice ha ritenuto l'arresto illegittimo perché deciso in assenza dei
presupposti della gravità del fatto e della pericolosità sociale degli
arrestati", ha detto l'avvocato Lanfranca. "Non essendoci stata la
onvalida - ha aggiunto il legale - il processo per direttissima,
prescritto in caso di arresto in flagranza, non è stato celebrato e gli atti
sono tornati al pubblico ministero perché valuti la posizione degli
indagati".
Cesare, Ruggero e Francesco sono stati avvolti dall'abbraccio dei familiari
e degli amici. L'udienza era iniziata circa venti minuti dopo mezzogiorno:
erano entrati in aula senza manette e i poliziotti stavano a distanza.
Intanto, all'esterno circa cinquecento studenti e appartenenti a sigle di
sinistra e antifasciste, in presidio nello spazio tra piazza della Memoria e
il nuovo Palazzo di giustizia, non hanno mai smesso di protestare e di
chiedere la liberazione dei compagni, contestando le modalità
dell'intervento della Digos di sabato scorso e scandendo lo slogan: "Tutti
liberi, tutti liberi". A loro si sono uniti i liceali dell'Umberto giunti in
corteo al termine di un'assemblea, ai quali si sono aggiunti gli studenti
del Garibaldi e del Cannizzaro. Presenti anche sindacalisti e docenti che
giudicano sproporzionata la risposta degli agenti a quanto accaduto due
giorni fa.
La Digos sabato era intervenuta su richiesta del preside dell'Umberto
Antonino Raffaele che temeva scontri davanti all'istituto dove era in corso
il presidio organizzato dalla rete "Red block". La tensione tra i
manifestanti e la polizia è salita dopo che gli agenti hanno chiesto ai
ragazzi i documenti e la consegna degli striscioni, in quanto la
manifestazione non era autorizzata. Al rifiuto dei ragazzi c'è stato il
parapiglia, alcuni agenti si sono fatti refertare per contusioni.
Un gruppo di avvocati ha annunciato che sarà creato un «soccorso
giudiziario» per la difesa degli tre studenti arrestati davanti al liceo
Umberto «vittime di soprusi». «E' arrivato il momento - dice il penalista
Armando Sorrentino - che la nostra categoria faccia la sua parte davanti a
una situazione che, sul fronte dei diritti civili, sta diventando
insostenibile. Ho parlato con altri colleghi e nei prossimi giorni, se non
nelle prossime ore, daremo un nome più preciso a questa idea che è, appunto,
quella del soccorso giudiziario».
(11 ottobre 2010)
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