[Redditolavoro] Fw: udienza fiat sata

cobasta cobasta at libero.it
Wed Oct 6 20:18:36 CEST 2010


Un centinaio di operai e operaie della Fiat Sata, di delegati Fiom,anche di
altre fabbriche dell'indotto Sata, delle Ferriere ecc. ha partecipato con
calore alla udienza di oggi al Tribunale di Melfi sul ricorso della Fiat
contro la sentenza di reintegro al lavoro dei 3 operai licenziati, Giovanni
Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli.
Ancora una volta operai e operaie della Sata si sono stretti intorno ai loro
compagni di lavoro, ai loro due delegati e all'operaio colpiti, perchè, come
diceva un'operaia,
"sono stati licenziati perchè lottavano per tutti noi e quindi è un problema
di coscienza essere qui".
E ci sono stati, nonostante che ogni giorno in fabbrica va avanti una
campagna (questa sì terrorista) fatta da capi, da sindacalisti dei sindacati
di regime, con  spostamenti di reparto  dei lavoratori che hanno scioperato,
degli iscritti fiom, di provvedimenti disciplinari e demansionamenti, e un
clima di costante intimidazione, del tipo "attenzione, poi potrebbe toccare
a te...", di capi che seguono a vista gli operai più combattivi,
controllandoli durante le pause per vedere con chi parlano, che cosa
dicono...di sindacalisti di fismic, fim, uilm che girano nelle linee
contribuendo al clima di paura, ecc.
E' stata presente la rappresentanza dello slai cobas per il sindacato di
classe di taranto con un volantino di solidarietà e i compagni di proletari
comunisti.
Abbiamo parlato con tanti operai e operaie, con i tre licenziati, abbiamo
fatto inchiesta, abbiamo portato lo 'Speciale Fiat - le armi della critica
contro il fascismo padronale", della rivista "La Nuova Bandiera" in uscita,
che segue tutta la vicenda Fiat da giugno a settembre, trovando spesso
consenso alla nostra puntuale denuncia e riconoscimento per il valore della
nostra solidarietà di classe.
Particolarmente centrato è apparso il confronto Fiat Sata-Ilva di taranto,
dove alcune delle azioni fiat hanno avuto una sorta di anticipazione, non
solo da parte padronale, Padron Riva-Marchionne, ma anche di parte
sindacale, il sindacalista del padrone segr.naz UILM Palombella, viene
appunto dalla fucina siderurgia- Ilva Taranto.
L'udienza attesa con interesse, calma e determinazione dai dirigenti Fiom
locali, dai delegati, dai loro avvocati e naturalmente da un vasto stuolo di
giornali e TV, ha visto una provocatoria manovra della Fiat: prima ha
deposto come prova a suo favore il famigerato articolo numero di Panorama,
contenente la cronaca infame e criminalizzante oltre che non veritiera sulla
giornata dello sciopero e il blocco dei cosiddetti carrellini; poi ha
chiesto di ascoltare come testimone il segr. nazionale della FISMIC Di
Maulo, che si è autoproposto, come testimone a favore della azienda, per
rendere testimonianza dei fatti raccontati da Panorama, dato che a suo dire
i sindacalisti anonimi denuncianti, non potrebbero testimoniare perchè non
hanno garanzie circa rappresaglie che potrebbero avere dalla FIOM..., una
richiesta ridicola e assolutamente ingiustificata dato che il Di Maulo non
era presente ai fatti e non c'entra niente con lo sciopero, i sindacalisti
anche Fismic presenti agli eventi non sono affatto anonimi, ma citati come
testi nell'elenco presentato dalla stessa Fiom.. è evidente che si vuole
imbastire una provocazione anche mediatica che punta a falsare il clima del
processo e a dare una immagine della Fiat Sata, come nelle mani di operai
violenti Fiom che intimidirebbero e eserciterebbero rappresaglia verso chi
testimoniasse a favore della fiat..
Questa richiesta dimostra inoltre che la Fiat non ha niente in mano se non
questi  risibili e assurdi 'testimoni anonimi'
I legali Fiom hanno immediatamente respinto questa richiesta, il giudice si
è a questo punto riservato di decidere e l'udienza è stata sospesa.
I legali Fiom hanno ribadito che continueranno a chiedere comunque
l'immediata esatta esecuzione della sentenza che stabilisce il rientro degli
operai al lavoro.
I delegati e operai interessati hanno ribadito la loro fiducia nella
magistratura ma anche la rabbia per l'azione ostruzionistica e provocatoria
della Fiat.
La lotta continua con assemblee per la riapertura della lotta in fabbrica
sui temi dei diktat-piano della fiat, il piano industriale con gli effetti
nella fiat sata, la campagna di intimidazione antisindacale che prosegue...

i compagni presenti alla udienza di oggi alla fiat sata dello slai cobas per
il sindacato di classe taranto e di proletari comunisti .. cobasta at libero.it
ro.red at libero.it   347-5301704  6 ottobre

il volantino distribuito

Solidarieta' e lotta di tutti
per i diritti di tutti


Gli operai, precari, disoccupati dello Slai cobas per il sindacato di classe
di Taranto esprimono la massima solidarietà ai tre delegati operai della
Fiom della Fiat Sata, licenziati e poi reintegrati da giudice ma non ancora
rientrati al lavoro.
Si tratta di una pesante violazione del diritto di sciopero, delle libertà
sindacali, delle prerogative degli operai e lavoratori, attraverso i loro
delegati rappresentativi, di poter svolgere le loro funzioni sancite dallo
statuto dei lavoratori e da leggi e contratti regolarmente firmati. Subire
l'attacco e le violazioni, anche in una sola fabbrica, significa ledere
questi diritti in tutto il mondo del lavoro. E' inutile ricordare che questo
avviene per imporre il piano Marchionne come nuova legge in tutto i posti di
lavoro, e che la disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici è un
attacco al contratto nazionale in generale.
Tutti siamo chiamati a mobilitarci contro questo, Come operai dell'Ilva di
Taranto, conosciamo questo atteggiamento da parte dei padroni, ne siamo
colpiti e a volte vittime, e all'Ilva vittime significa vittime di morte sul
lavoro e da inquinamento.
Come precari e disoccupati impegnarti nella lotta per il lavoro nella nostra
città sappiamo bene che se passa questo attacco al lavoro, aumentano
licenziamenti, precarietà e disoccupazione e quindi diventa ancora più
difficile per noi portare a dei risultati la nostra lotta.
Per questo una nostra rappresentanza, con i nostri coordinatori provinciali,
sono qui oggi per portare solidarietà e interesse di classe comune.

I licenziati reintegrati Fiat devono rientrare!
Libertà di sciopero e contratto nazionale devono essere difesi!
Il lavoro e i diritti prima di tutto!

6.10.2010
fip via rintone 22 ta

Operai, precari, disoccupati Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
via rintone 22 taranto - cobasta at libero.it  347 -5301704




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