[Redditolavoro] tarantoFw: udienza processo Mingolla

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Wed Nov 24 17:42:18 CET 2010




24 novembre 2010,
seconda udienza del processo per la morte i Ilva di Antonino Mingolla


Si è tenuta oggi a taranto la seconda udienza del processo contro l'Ilva
e i responsabili della ditta d'appalto per cui lavorava Antonino
Mingolla, ucciso sul lavoro nell'aprile di 4 anni fa.
Si è tenuta all'indomani della vergognosa cerimonia in cui allo stesso
Riva, padrone dell'Ilva, presente Marcegaglia e stuolo di sutorità
osannanti è stato assegnato il premo per la sicurezza e ambiente.
Si e tenutà con ben altra eco su stampa e mezzi di informazione, che
ancor oggi spendono pagine e servizi video celebrativi di padron Riva,
ma tacciono su questo processo come sulle decine di operai uccisi dalla
fabbrica assassina di sua proprietà.
Come sempre, anche oggi a sostenere i famigliari dell'operaio ucciso dal
lavoro che da quattro anni aspettano giustizia, c'erano i compagni della
rete nazionale per la sicurezza, che hanno presidiato l'entrata del
tribunale con striscioni e volantini e hanno poi seguito il dibattimento.
Come sempre, mancava l'Ilva, che ha fatto pervenire tre sue memorie
difensive ma non ha inviato i suoi legali.
L'udienza, iniziata con oltre un'ora di ritardo, è ruotata intorno alla
testimonianza del medico legale che effettuò l'autopsia.
La parte civile si è impegnata per far emergere come il ritardo dei
soccorsi sia stata causa rilevante nella morte del lavoratore, spirato
dopo un paio di giorni di agonia per intossicazione da monossido di
carbonio presente nelle tubazioni su cui stava effettuando la
manuntenzione, mentre la difesa, con ripetute opposizoni, ha cercato di
tenere fuori dal processo questa circostanza come "irrilevante" o
"puramente ipotetica".
Al termine del breve e serrato contraddittorio, la seduta si è chiusa
con un imbarazzante tira e molla sulla data in cui fissare la prossima
udienza, tra pubblica accusa e difesa che si rimpallavano proposte e
contro-proposte compatibili coi rispettivi altri impegni.
Alla fine si è concordato il 19 gennaio, tra quasi due mesi, con il
giudice che ha pure apertamente esclamato "tutti potete vedere come
funziona la giustizia".
Lo vediammo  fin troppo bene come NON funziona quando si tratta di
processare i responsabili delle assassini da lavoro, il che rende ancora
più necessaria e lunga la battaglia per cui la Rete è nata e per cui il
prossimo mese torna in campo con una settimana di mobilitazioni in tutta
Italia dal 5 all'11 docembre.

Per finire, all'uscita dal tribunale abbiamo scoperto che qualcuno aveva
vogliaccamente approfittato della nostra assenza per strappare alcuni
pannelli di carta che avevamo attaccato all'inferriata.
A quanto pare, dire la verità su Riva e la sua fabbrica assassina alzare
la voce contro le morti da lavoro e non lavoro a Taranto, dà fastidio, e
molto.


Rete Nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro Taranto.
Via rintone 22, cobasta at libero.it 3471102638
mailing-list bastamortesullavoro at domeus.it

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