[Redditolavoro] brindisi nuovo pericolo incendio al petrolchimico di brindisi
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cobasta at libero.it
Mon Nov 22 12:08:38 CET 2010
Notte agitata in città: il centralino dei vigili del fuoco è stato
tempestato da non poche chiamate che segnalavano sfiammate al Petrolchimico.
Le fiamme alte della torcia hanno richiamato alla mente vecchi problemi e i
cittadini non hanno potuto non fare ciò che hanno fatto: dare l'allarme
perchè i soccorritori intervenissero. E i vigili del fuoco sono stati
davvero solerti nell'intervenire, anche se - come concordano tutte le
testimonianze raccolte da varie fonti - la situazione è stata sempre sotto
controllo senza che ci fosse bisogno di interventi di soccorso e di aiuto
ulteriori.
In buona sostanza ci sarebbe stato un problema al compressore di processo
all'impianto «+1 CR» un impianto del cracking e per «abbassare il carico di
produzione, gli idrocarburi in esubero sono stati mandati in torcia». Da qui
le sfiammate alte ed insistenti che hanno illuminato il buio della notte.
Ieri mattina, il tutto ha iniziato a tornare alla normalità, con l'impianto
che, pieno piano, ha portato tutto a norma, ma sembra che la produzione
tornerà a norma solo nella tarda mattinata di oggi. Ieri, insomma, dopo aver
abbassato il carico di produzione, si è pensato soprattutto a riparare il
guasto all'impianto di compressione ed è stata, dunque, una domenica di
lavoro straordinario.
È una storia, purtroppo che va ripetendosi e che ultimamente ha determinato
anche provvedimenti cautelativi della magistratura inquirente, dettati dalla
circostanza di fare chiarezza e determinare nella proprietà degli impianti l'urgenza
di intervenire. «Il periodico ripetersi di sfiammate dalle torce del
petrolchimico è un fenomeno particolarmente evidente da circa un anno e
mezzo», si poteva leggere sulla "Gaz - z etta" già ad inizi di quest'anno e
si ricordava come «le sue manifestazioni più intense e preoccupanti in due
circostanze: la sera del 18 agosto 2008 e la sera del 23 febbraio 2009».
18 AGOSTO 2008 - La prima data segna l'inizio della nuova teoria di
sfiammate a causa di problemi nell'alimentazione eletterica degli impianti:
quel primo incidente provocò la combustione, in poche ore, di ben 250mila
tonnellate di propilene oltre ad un principio di incendio all'inter no degli
stessi impianti, che fu domato in extremis dai lavoratori in servizio in
quel turno.
23 FEBBRAIO 2009 - L'altro grosso inconveniente, invece, fu quello del
febbraio 2009. Fu causato dalla rottura di un trasformatore presso una
sottostazione elettrica di smistamento da cui scaturirono violenti sbalzi di
tensione, con conseguente blocco della centrale elettrica (Enipower) che
alimenta il petrolchimico. Anche in quel l'effetto ultimo del black-out fu
il blocco della produzione chimica con sfiammate analoghe (per intensità ed
estensione ma fortunatamente non per durata) a quelle gigantesche del 18
agosto 2008. In mezzo ai due episodi - e fino a oggi - una serie di
emissioni per così dire «minori » seguite da fumi tutt'altro che
rassicuranti.
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