[Redditolavoro] fondamentali per l'occupazione e il sostegno in mancanza di lavoro

matilde matilde at inventati.org
Fri Nov 19 10:31:31 CET 2010


Fondamentali per l'occupazione e il sostegno in mancanza di lavoro

1) concentrare in uno stesso luogo tutti gli aiuti per trovare lavoro: assistenza, orientamento, formazione, collocamento delle persone in cerca d'occupazione e erogazione di retribuzione sostitutiva

2) finanziamento del regime d'assicurazione disoccupazione garantito dai contributi calcolati in base allo stipendio/compenso di qualsiasi genere: 3% (il 2% a carico del datore di lavoro e  1% a carico del dipendente/collaboratore in monocommittenza, l'intero 3% a carico del lavoratore autonomo). Il contributo ha un significato solidaristico, quindi chi ha più mezzi maggiormente contribuisce per aiutare tutti nei momenti di difficoltà

3) importo dell'indennità giornaliera 20 euro netti, uguale per tutti in quanto garanzia di sopravvivenza, non vincolabile a tenore di vita precedente

4) la persona in cerca d'occupazione deve accettare le offerte di lavoro/percorsi formativi ragionevoli. In caso di rifiuto di due offerte ragionevoli, può essere sanzionata.

Esempio lavoratore dipendente/collaboratore che perde l'impiego: nel corso di un decennio poniamo versi,  su un reddito IRPEF di 15.000 euro l'anno, 150 euro (1%) e resti disoccupato per 2 anni, l'accantonamento sarebbe di 1.500 euro, mentre l'indennità ricevuta ammonterebbe a 14.600 euro. La differenza, 13.100 euro, sarebbe coperta da chi continua a lavorare ininterrottamente, ma poichè il concentramento in unico luogo di assistenza, orientamento, collocamento e erogazione della retribuzione sostitutiva garantisce che venga avviato ad altro lavoro dipendente o autonomo richiesto dal mercato, il sistema complessivo dovrebbe reggere molto meglio di quanto regge ora.

Esempio lavoratore autonomo che perde mercato: nel corso di un decennio poniamo versi,  su un reddito IRPEF di 15.000 euro l'anno, 450 euro (3% intero) e abbia un periodo di crisi per 2 anni, l'accantonamento sarebbe di 4.500 euro, mentre l'indennità ricevuta ammonterebbe a 14.600 euro. La differenza, 10.100 euro, sarebbe coperta da chi continua a lavorare ininterrottamente, ma poichè il concentramento in unico luogo di assistenza, orientamento, collocamento e erogazione della retribuzione sostitutiva garantisce che venga avviato ad altro lavoro dipendente o autonomo richiesto dal mercato, il sistema complessivo dovrebbe reggere molto meglio di quanto regge ora. 

Nota bene: sia i lavoratori autonomi che quelli dipendenti vengono tutelati, ed entrambi sono incoraggiati sia a mobilità interprofessionale che territoriale, non essendovi disparità di trattamento a livello regionale. 

vi sembra proposta insostenibile? ne avete una migliore? si potrebbe sperimentare in un piccolo comune virtuoso per cominciare?
laura
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