[Redditolavoro] NO all’intitolazione di una via di Parma ai “martiri delle foibe”

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Thu Nov 18 07:00:49 CET 2010




Da: Comitato antifascista e per la memoria storica - Parma 
<comitatoantifasc_pr @ alice.it>
Oggetto: Comunicato Stampa.  NO  a via 'martiri delle foibe' , SI a una via 
ai partigiani italiani all'estero
Data: 17 novembre 2010 22.52.09 GMT+01.00

NO  all’intitolazione di una via di Parma ai “martiri delle foibe”
SI    all’intitolazione di una via di Parma ai partigiani italiani all’estero

Il Comune di Parma, con la riunione di lunedì 15 novembre ‘10 della 
Commissione Toponomastica presieduta dall’assessore Fecci, ha deciso l’intitolazione 
di una via della città ai cosiddetti “martiri delle foibe”.
Esprimiamo la nostra netta contrarietà di democratici antifascisti di Parma 
a questa scelta.
Vittime delle foibe, al confine nordorientale dell’Italia con l’allora 
Jugoslavia, sono stati nel settembre-ottobre 1943 e nel maggio 1945 alcune 
centinaia di italiani in gran parte militari, capi fascisti, dirigenti e 
funzionari dell’amministrazione dell’Italia occupante la Jugoslavia, 
collaborazionisti. Si è trattato nel complesso di circa seicento vittime 
(escludendo dispersi e fucilati in guerra, deportati e morti in campi di 
concentramento, ecc.) per mano di partigiani jugoslavi, conseguenza dell’odio 
popolare e della rivolta nei confronti dell’Italia fascista che aveva dagli 
anni ’20 sottomesso e oppresso le popolazioni slave delle zone di confine e 
poi aggredito militarmente e occupato interi territori della Jugoslavia fino 
a fare della slovena Lubiana una provincia d’Italia.
Dalla foiba di Basovizza, assunta a simbolo di tutte le foibe, sono state 
rinvenute le spoglie di una decina di uomini soltanto, e tutti militari 
tedeschi.
Riportiamo alcuni nominativi di italiani  riconosciuti  quali “martiri delle 
foibe”.
- Cossetto Giuseppe, infoibato nel ’43 a Treghelizza, possidente, segretario 
del fascio a S. Domenica di Visinada, capomanipolo MVSN (Milizia Volontaria 
Sicurezza Nazionale, sottoposta direttamente ai tedeschi), già squadrista 
sciarpa Littorio;
-  Morassi Giovanni, arrestato a Gorizia nel maggio ’45 e scomparso, 
Vicepodestà e Presidente della Provincia di Gorizia;
- Muiesan Domenico, ucciso nel ’45 a Trieste, irredentista, legionario 
fiumano, volontario della guerra d’Africa, squadrista delle squadre d’azione 
a Pirano;
- Nardini Mario, ucciso nel ’45 a Trieste, capitano della MDT (Milizia 
Difesa Territoriale, sottoposta direttamente ai tedeschi), già XI Legione 
MACA (milizia fascista speciale di artiglieria controaerei);
- Patti Egidio, ucciso nel ’45, pare infoibato presso Opicina, 
vicebrigadiere del 2° Reggimento MDT, già MVSN, GNR (Guardia Nazionale 
Repubblicana), squadrista;
- Polonio Balbi Michele, scomparso a Fiume il 3 maggio ’45, sottocapo 
manipolo del 3° Reggimento MDT;
- Ponzo Mario, morto nel ‘45 in prigionia, colonnello del Genio Navale, poi 
inquadrato nel Corpo Volontari della Libertà del Comitato di Liberazione 
Nazionale (antifascista) di Trieste, arrestato per spionaggio sul movimento 
partigiano jugoslavo in favore del fascista Ispettorato Speciale di PS 
(Pubblica Sicurezza, sottoposta direttamente ai tedeschi);
- Sorrentino Vincenzo, arrestato nel maggio ’45 a Trieste, condannato a 
morte da tribunale jugoslavo e fucilato nel ’47, ultimo prefetto di Zara 
italiana, membro del Tribunale Speciale della Dalmazia che comminava 
condanne a morte con eccessiva facilità secondo gli stessi comandanti 
militari italiani (“girava per la Dalmazia, e dove si fermava le poche ore 
strettamente indispensabili per un frettoloso giudizio, pronunciava sentenze 
di morte; e queste erano senz’altro eseguite”).
E’ assolutamente grave, mistificatorio, e inaccettabile che persone come 
queste, fascisti e criminali fascisti, vengano ricordate definendole 
“martiri” e attribuendo loro riconoscimenti come l’intitolazione di una via 
cittadina.
Chiediamo alla Giunta Comunale di Parma città delle Barricate antifasciste 
del ’22 e medaglia d’oro della Resistenza di desistere dal proposito di 
realizzare “via martiri delle foibe”.
Chiediamo al Comune di Parma di dedicare una via ai quarantamila soldati 
italiani che l’indomani dell’8 settembre ’43 si unirono alla Resistenza 
jugoslava e combatterono insieme con l’Esercito Popolare di Liberazione 
Jugoslavo, la metà di loro dando la vita in quell’epica lotta nei Balcani, 
per
la liberazione  dal nazifascismo e il riscatto dell’Italia dell’onta in cui 
il fascismo l’aveva gettata.

COMITATO ANTIFASCISTA  E  PER LA MEMORIA STORICA – PARMA




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