[Redditolavoro] paderno dugnano - non se parla più

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Thu Nov 11 17:24:55 CET 2010


Da: www.operaicontro.it

 la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro nel quadro della 
settimana nazionale di mobilitazione  dal 4 all'11 dicembre in tutta italia
promuove una manifestazione a Paderno per  il 4 dicembre
un appello sarà realizzato agli inizi della prossima settimana per una 
assemblea territoriale , che deciderà le forme della manifestazione

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro - nodo Milano bergamo
cobasint at tiscali.it
cobasdalmine at infinito.it

Da Terra News

Paderno Dugnano: la dinamica non torna

Di Anna Pellizzone e Emanuele Bompan

MILANO. Due degli operai rimasti feriti nell' esplosione all' Eureco di 
Paderno Dugnano sono in pericolo di vita. La Cgil denuncia: "Tanti aspetti 
contradditori". I Verdi: "Il Piano regolatore non prevede impianti di quel 
tipo".

Restano in pericolo di vita due dei sette feriti a seguito dell' esplosione 
di una bombola di gas avvenuta giovedì all' Eureco di Paderno Dugnano 
(Milano). I medici dell' ospedale Niguarda, dove sono ricoverati, spiegano 
che Sergio Scapolan, 65 anni, ha riportato ustioni di terzo grado su circa 
il 95 % del corpo. Anche Salvatore Catalano, 55 anni, è in condizioni 
critiche. Avrebbe riportato ustioni superiori al 75%. Sul fronte 
investigativo, le indagini sono in corso. Sarà la Procura di Monza, titolare 
dell' inchiesta sull' esplosione all' Eureco, ad accertare eventuali 
problemi di sicurezza sul luogo di lavoro o possibili procedure anomale 
nello stoccaggio dei rifiuti dentro lo stabilimento lombardo.

Per ora tutta l' area rimane sotto sequestro. E al momento non dovrebbe 
esserci nessun pericolo per le falde acquifere e il territorio circostante. 
BrianzaAcque, la società responsabile della gestione degli acquedotti e 
delle fognature, ha deciso comunque di bloccare, per motivi di sicurezza, i 
condotti fognari della zona per convogliare i reflui contaminati in apposite 
vasche di accumulo. Ma per capire se sono avvenute eventuali contaminazioni 
bisognerà comunque attendere i risultati dell' Agenzia regionale per la 
protezione dell' ambiente (Arpa).

Il titolare dell' Eureco, il 59enne Giovanni Merlino, è stato subito 
interrogato dagli inquirenti ma al momento ha preferito non rilasciare 
dichiarazioni alla stampa. Merlino era già noto alle forze
dell' ordine: nel 2003 finì agli arresti domiciliari per una serie di 
irregolarità nelle bolle per lo smaltimento dei rifiuti, mentre nel luglio 
scorso venne rinviato a giudizio nell' ambito di un' indagine della Procura 
di Lodi su oli smaltiti, da un' altra ditta, senza rispettare le procedure.

Molte le incongruenze sulla dinamica dell' incidente. Oriella Savoldi, 
responsabile della Sicurezza sul lavoro della Cgil-Lombardia, denuncia a 
Terra News, "l' esplosione della bombola incriminata è avvenuta nell' 
officina, ma gli operai feriti non erano addetti all' officina. Inoltre 
Eureco è classificata come impresa commerciale e quindi soggetta a controlli 
e normative meno cogenti e restrittive di quelle classificate come 
industriali a rischio e quindi soggette alla normativa Seveso".
Poco chiara anche la questione degli appalti. "Gran parte dei lavoratori 
facevano parte di una cooperativa esterna. E laddove ci sono più appalti e 
più aziende è maggiore il rischio di irregolarità".

"In passato c' erano già state segnalazioni" - aggiunge ancora Oriella 
Savoldi - "quindi ora si deve verificare se ci sono state delle inadempienze 
che avrebbero potuto evitare l' incidente".

A denunciare le condizioni dell' Eureco di Paderno Dugnano, in passato ci 
aveva pensato anche la sezione locale Verdi. In un comunicato rilasciato 
ieri denunciano che "quell' area sul Piano regolatore non prevede l' 
installazione di impianti di quel genere, essendo a ridosso del canale 
Villoresi e della superstrada Milano-Meda, nonché nel perimetro del Parco 
del Grugnotorto".


Da: www.operaicontro.it
sab, 06 nov @ 21:39

INCIDENTE EURECO HOLDING: I COMITATI "NO INCENERITORE" ESPRIMONO 
SOLIDARIETA' AI LAVORATORI E PREOCCUPAZIONE PER IL TERRITORIO

Comunicato stampa

Esprimiamo vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie per il gravissimo 
incidente avvenuto ieri pomeriggio presso l' azienda Eureco Holding, che si 
occupa di stoccaggio e trattamento di rifiuti industriali e pericolosi (tra 
cui amianto).

Il coordinamento intercomunale dei Comitati cittadini "NO INCENERITORE" che 
da mesi si batte contro la costruzione di un impianto per lo stoccaggio  e l' 
incenerimento di rifiuti speciali, pericolosi tossico-nocivi presso il 
Villaggio Ambrosiano di Paderno Dugnano, esprime viva preoccupazione per le 
analogie tra il sito incidentato e quello su cui dovrebbe sorgere il 
suddetto Inceneritore (via Beccaria),  adiacente a ECOBAT, classificata come 
azienda a Rischio Incidente Rilevante (RIR), e inserito in un' area 
densamente abitata.

Quanto avvenuto deve ancor più sensibilizzare i cittadini e gli 
Amministratori Pubblici ad una maggiore attenzione verso la sicurezza e la 
tutela della salute e dell' ambiente.

Di tutto questo si parlerà durante l' Assemblea, da tempo stabilita, che si 
terrà Giovedì 11 novembre alle ore 21 presso il Centro Falcone e Borsellino 
(piazza Falcone e Borsellino, 3 a Paderno Dugnano).

I Comitati "NO INCENERITORE" di Paderno Dugnano, Bollate, Cormano, Novate 
Milanese, Senago

5 novembre 2010


GIULIETTI E DAMIANO: "SU INCIDENTE PADERNO SCARSA ATTENZIONE"

Da: http://www.articolo21.org

05/11/10

"La maggior parte dei telegiornali ieri sera [04/11/10] hanno scelto di 
aprire i propri servizi con il dibattito politico piuttosto che con un 
incidente in una fabbrica il cui responso provvisorio è di sette ustionati 
gravi". Lo rivela l'osservatorio dei TG di Articolo21 che quotidianamente 
monitora i temi scelti dalle edizioni serali dei TG.

"E' una storia antica, purtroppo." - afferma l' ex ministro del Lavoro 
Cesare Damiano commentando i dati - "Spesso la costanza dell' informazione 
sul lavoro non c' è. E' dall'inizio degli anni Ottanta che dura questa 
storia, dal capovolgimento dei rapporti di forza all' interno delle imprese 
tra capitali e lavoro a vantaggio del capitale; dal momento in cui si è 
affermato un vento neo-liberista a livello globale, con l' informazione che 
ubbidisce a questa regola. E così il lavoro viene oscurato".

"Gli infortuni sul lavoro non servono all' industria della paura." - afferma 
il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - "Non richiamano pullman né 
frotte di inviati. E in questa vicenda, lo diciamo provocatoriamente, c' è 
l'aggravante dei 5 feriti albanesi, una nazionalità che torna utile solo per 
la cronaca nera. A questo proposito ci auguriamo che anche a questi 5 
lavoratori sia concesso l' indennizzo pieno perché una recente sentenza ha 
stabilito che ai lavoratori stranieri in Italia, e si trattava proprio di un 
operaio albanese morto in un cantiere, sia corretto applicare un indennizzo 
parametrato sulle condizioni socio economiche del paese di origine, con 
tagli pari ad oltre il 50% del dovuto secondo la normativa italiana.

"Potrebbe essere il tema per un' inchiesta, magari in prima serata. Con un 
centesimo, non di più, del tempo dedicato alla vicenda di Avetrana," - 
conclude Giulietti - "sarebbe possibile promuovere una grande e civile 
campagna contro questa strage".

la Redazione 


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