[Redditolavoro] milano -assemblea al Vittoria

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Tue Nov 9 17:17:48 CET 2010


un passo in avanti - ma il cammino è ancora lungo nei contenuti e nelle 
forme
che vengono tuttora racchiuse nell'appello  nazionale - ripubblicato in coda 
al comunicato



All'incontro nazionale tenutosi al Csa Vittoria di Milano domenica 7 
novembre 2010 alla quale hanno partecipato le seguenti realtà:


Coordinamento di sostegno alle lotte delle cooperative

Si.Cobas e lavoratori cooperative di Lacchiarella, Caleppio di Settala, 
Liscate, Cerro al Lambro, Santa Cristina e Bissone, Varedo, Origgio, ecc.

Csa Vittoria

Comitato Antirazzista Milanese

Cpo La Fucina

Coord. Lavoratori Uniti San Giuliano

Mov. Disoccupati  Organizzati Banchi nuovi - Napoli

Sin.base Genova

Coll. Area Vesuviana

Area Anticapitalista Campana

Usi - Milano

Lavoratori Coop. Alfa - Nerviano

CoordinamentoLavoratori Uniti contro la crisi

Slai Cobas per il Sindacato di classe

Collettivo territoriale Baruda - Napoli

Compagni  di movimento di Milano, Novara, Firenze, Modena Torino, Genova, 
Roma e Napoli

Partito Comunista Lavoratori



che promuovono la seguente



MOZIONE CONCLUSIVA



L'assemblea odierna, che ha visto una partecipazione numerosa e  l'espressione 
di un interessante livello qualitativo, giudica molto positivo il confronto 
tra le diverse realtà nazionali presenti e rivendica la condivisione 
politica, come segno di solidarietà di classe internazionalista, con il 
comunicato che il sindacato di classe basco Lab ha inviato per consolidare 
il filo rosso che unisce i popoli in lotta in tutto il mondo.



Il coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori delle cooperative ha 
introdotto l'assemblea facendo il punto sull'evoluzione positiva di questo 
percorso autorganizzato che ha visto crescere nel settore della logistica, 
un elevato livello di partecipazione dei lavoratori (per la grossa parte 
forza lavoro immigrata), il porre obbiettivi anche politici oltre che 
strettamente sindacali e l'affermarsi del principio della solidarietà di 
classe tra i lavoratori delle diverse cooperative con uno sforzo di 
reciproco sostegno ai singoli picchetti.



L'incontro ha visto la partecipazione dei compagni e delle compagne dei 
movimenti anticapitalisti campani, dei disoccupati organizzati Banchi Nuovi 
di Napoli e di una delegazione da Terzigno che ha sottolineato le 
problematiche particolari di quel territorio.



Gli interventi dei compagni sono andati oltre ogni loro specificità cercando 
di coniugare la difesa del territorio, il diritto alla salute, il diritto al 
salario e ad una diversa e superiore qualità della vita, con la capacità di 
inserire questi elementi di battaglia sociale all'interno di un quadro più 
complessivo di lotta politica, da un punto di vista anticapitalista, per un 
superamento della situazione di precarietà e sfruttamento.



L'assemblea ha sottolineato l'importanza di uscire da una logica di 
specificità d'intervento economico vertenziale, sindacale e sociale per 
porre concretamente sul terreno delle lotte e a partire dalla materialità 
dei bisogni, un livello di confronto politico più generale che ponga tutti i 
conflitti all'interno di una prospettiva di ricomposizione di classe 
indicando un'alternativa possibile e necessaria di trasformazione radicale 
dell'esistente.



L'assemblea decide di estendere questo momento di confronto e questa 
proposta di possibili percorsi unitari a tutte le strutture politiche e 
sindacali, le realtà di lotta nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nel 
territorio che scelgano di porsi sul terreno dello scontro di classe.

Con l'intento di allargare questa prospettiva su scala nazionale, 
incentrando il confronto sulla condivisione della pratica del conflitto e 
sugli obbiettivi del lavoro stabile, del salario, della difesa del 
territorio e della salute, dei diritti per tutti i proletari italiani e 
immigrati.





Decide di farsi carico di una partecipazione al corteo del 13 novembre a 
Nerviano per la difesa dei diritti dei lavoratori della cooperativa Alfa 
(ore 14,30 via Marzorati davanti al Comune di Nerviano) e lancia una 
mobilitazione per il 20 novembre ore 15,30 a Cerro al Lambro davanti ai 
cancelli della Gls Executive contro i licenziamenti politici dei lavoratori 
immigrati della cooperativa Papavero, nonché di continuare le mobilitazioni 
in sostegno dei lavoratori della coop. Clo partecipando alle prossime 
iniziative.





Milano 07.11.2010

comunicato






appello

Per l'allargamento della lotta e l'unificazione di operai, precari,
disoccupati, studenti, colpiti dalla crisi

 per il coordinamento delle realtà di lotta autorganizzate per il lavoro e
il salario garantito

Governi, padroni e banche stanno scaricando sui lavoratori, sui disoccupati,
sui precari, i costi di una crisi di cui non sembra prossima la fine.
Licenziamenti, cassa integrazione, abbassamento dei salari, aumento di
precarietà e disoccupazione, difficoltà a  farsi o mantenere una famiglia,
mettere su una casa, taglio alle spese sociali, dalla scuola alla sanità,
sono diventati una dura realtà per milioni di proletari, strangolati anche
da tasse, mutui multe e bollette.
Padroni e governo usano la crisi come una clava contro i diritti dei
lavoratori. Non solo l'attacco allo statuto dei lavoratori attraverso il
cosiddetto "collegato lavoro" ma lo smantellamento dello stesso contratto
nazionale. Il senso del ricatto della Fiat, capofila del fronte padronale,
sta tutto qui: non si tratta solo dell'aumento della produttività,
dell'orario
di lavoro, dei 18 turni. La posta in gioco è ancora più alta: è l'abolizione
del contratto nazionale (quello metalmeccanico è stato già disdetto da
Confindustria),  è la capacità di difesa collettiva e sindacale dei
lavoratori, è il diritto allo sciopero e alla resistenza contro l'arroganza
e lo strapotere del padrone.
Di fronte a tutto questo manca una risposta generale e decisa dei lavoratori
e di tutti quelli che subiscono le conseguenze della crisi.
La politica dei sacrifici, della compatibilità-concertazione con gli
interessi delle aziende e della cosiddetta 'economia nazionale', i cedimenti
da parte dei sindacati concertativi in tutti questi anni, hanno determinato
un arretramento non solo nelle condizioni salariali e di lavoro ma
soprattutto sul piano dell'unità e della tenuta di tutta la classe operaia e
le masse proletarie.
Padroni, governo, partiti parlamentari, mass media cercano di sviluppare la
contrapposizione e la concorrenza tra lavoratori e tra precari e si
approfondiscono le spinte xenofobe, contro i lavoratori immigrati, e quelle
leghiste, a Nord ma anche al Sud. Le lotte, che pure ci sono, su tutti i
terreni non riescono ancora a superare la frantumazione e la divisione per
diventare lotta unitaria e generale.
Come si esce da queste difficoltà?
Siamo convinti che la ripresa, l'intensificazione e l'allargamento della
lotta autorganizzata per la difesa intransigente degli interessi di classe,
l'unificazione di operai, lavoratori, disoccupati, precari, studenti e di
tutti i soggetti colpiti dalla crisi, sono l'unica via per fronteggiare gli
attacchi di padroni e governo.
Come realtà autorganizzate di disoccupati e di precari di Napoli, Taranto,
Palermo, abbiamo chiamato ad un primo confronto su questi temi a Napoli il
21 maggio. La riuscita di questa assemblea nazionale e delle successive
iniziative unitarie, la crescita di adesioni di altre realtà in lotta, non
solo meridionali, sono indicative di una diffusa consapevolezza a dover
superare l'inadeguatezza dell'attuale risposta  nostra agli attacchi della
controparte. Dalla consapevolezza e dal disagio bisogna passare ai fatti.
Per questo, proponiamo a tutte le realtà di disoccupati, lavoratori,
precari, che, come noi, sono impegnati nelle proprie aziende e sul proprio
territorio a difendere o a rivendicare un lavoro e le proprie condizioni di
vita, a rafforzare questo sforzo a partire da una campagna di
incontri/assemblee in tutto il paese per cominciare a ragionare ed a
costruire un movimento generale intorno a parole d'ordine unificanti per
tutti i proletari:
lavoro per i disoccupati, difesa del posto di lavoro e blocco dei
licenziamenti, fine della precarietà,  drastica riduzione dell'orario di
lavoro a parità di salario, salario/reddito garantito con o senza lavoro,
tutela della salute e sicurezza sui posti di lavoro, più servizi sociali a
partire da scuola e sanità gratuita, vivere in un ambiente non devastato da
produzioni e rifiuti tossici, dalla lobby inceneritorista, nucleare e del
cemento, dagli accaparratori di risorse (v. privatizzazione dell'acqua).
Su questi contenuti punteremo a costruire una prima manifestazione nazionale
autorganizzata a Roma.
Non facciamoci intimidire dalla repressione delle lotte e dalla
criminalizzazione del dissenso. Diciamo no a qualsiasi "patto tra
 produttori": i proletari non hanno nessun interesse in comune con il
padronato.
Costruiamo un fronte ampio di tutti gli sfruttati per respingere insieme
l'attacco
di governo e padroni e ribaltare gli attuali rapporti di forza in favore dei
proletari.

Le prime assemblee costruite in forma autorganizzata dalle realtà di lotta e
da tutti coloro che ne condividono gli obiettivi  si terranno a Torino,
Milano, Marghera, Palermo, Napoli,Taranto a partire dalla fine di ottobre.
Facciamo appello a tutti a organizzarle con noi


COORDINAMENTO REALTà AUTORGANIZZATE di lotta
PER IL LAVORO E IL SALARIO GARANTITO


Per contatti: assemblea.21maggio at yahoo.it











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