[Redditolavoro] Fw: QUESTA SOTTO E' LA STORIA DI UNA RAGAZZO MORTO SUL LAVORO
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Sat May 22 18:04:36 CEST 2010
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Sent: Friday, May 21, 2010 10:12 PM
Subject: QUESTA SOTTO E' LA STORIA DI UNA RAGAZZO MORTO SUL LAVORO
Da Sara Lupo di Facebook
giovedì 25 marzo 2010
Appello alla Rete! Basta un attimo, non lasciatela sola! Non vi costa nulla!
Vorrei il vostro aiuto perché a distanza di 4 anni non riesco a dare degna
sepoltura al mio Andrea.
Andrea Gagliardoni aveva 23 anni.
Ogni giorno partiva da Porto Sant' Elpidio (AP) per recarsi al lavoro.
Il 20 giugno 2006, Andrea si alza alle tre e quarantacinque del mattino per
essere sul posto di lavoro alle cinque. Alle sei e dieci la macchina
tampografica comincia a dare problemi, come già più volte era accaduto.
Allora, mio figlio, cerca di risolvere il problema come facevano anche gli
altri operai. Mette la macchina in "stand-by" (usando il pannello dei
comandi che si trova lontano dal piano di lavoro e deve essere azionato con
entrambe le mani) e controlla.
In quel momento la pressa riparte da sola lasciando ad Andrea il tempo di
lanciare un urlo lancinante e la testa viene colpita da due tamponi che gli
spezzano l' osso del collo in pochi secondi. L' hanno trovato così i
compagni di lavoro in una pozza di sangue che usciva copioso da un orecchio.
Tutto ciò è accaduto perché quella macchina assassina era priva di mezzi di
sicurezza.
Sono trascorsi quattro anni da quando il mio angelo se ne è andato. Da quel
giorno, la nostra famiglia è distrutta. Nessun aiuto da parte di nessuno; né
dai proprietari della fabbrica, che io definisco uomini senza cuore né
cervello, né da parte delle istituzioni.
La tragedia è così grande che non si ha la lucidità per pensare, né per
riflettere.
Bisogna trovare un loculo per Andrea. Viene proposto da una signora che
abita nello stesso palazzo di tumulare Andrea nel loculo che lei ha comprato
qualche anno prima.
Poi arriva la beffa da parte del comune di Porto Sant' Elpidio e in
particolare del sindaco Mario Andrenacci: quando i familiari vanno a
chiedere di poter dare degna sepoltura ad Andrea si sentono rispondere che
questo non può avvenire per un regolamento interno e cioè bisogna aspettare
la morte della signora, proprietaria del loculo, e contestualmente traslare
Andrea.
Tutto ciò è irriverente e irrispettoso nei confronti di chi è morto e di chi
è rimasto.
Vi chiedo di aiutarmi perché se dovessi mancare io chi penserà al mio povero
Andrea?
Scriviamo tutti al sindaco di Porto Sant'Elpidio (psesindaco at elpinet.it):
"Chiedo degna sepoltura per Andrea Gagliardoni ! ! ! ! "
Graziella Marota, madre di Andrea Gagliardoni
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