[Redditolavoro] dalle fabbriche per il sindacalismo di classe

Mon May 10 19:21:46 CEST 2010

Bollettino slai cobas per il sindacato di classe fabbriche  

N° 1  10 maggio - cobasta at libero.it

Interinali Ilva Taranto - se si vuol vincere bisogna lottare per davvero !

La lotta degli operai interinali dell'Ilva deve andare avanti nello scontro diretto con padron Riva e di portare la lotta all'Ilva.dopo vari giorni e settimane, col blocco della portineria C della fabbrica e quindi dei camion in entrata e in uscita, fatto il 26 aprile si è giustamente cominciato a fare. Non bastava certo la pressione verso le istituzioni, lasciando oggettivamente in pace l'azienda.

Certo gli operai davanti alla portineria erano solo una parte dei 600 interinali licenziati e l'azione di pressione e intimidatoria della polizia via via si è fatta più pressante; ma ciò che è in gioco è un diritto sacrosanto: il posto di lavoro; chi è illegale è l'Ilva che usa gli operai come carne da macello "usa e getta" a rischio vita in una fabbrica come l'Ilva; che mentre licenzia gli interinali dopo 3, 4 anche 5 contratti e vari anni di lavoro, ne assume di nuovi sempre a termine e fa fare straordinari.

Le istituzioni non sono certo coerenti nel sostenere i lavoratori e intanto quando ogni giorno consentono a padron Riva di violare leggi, contratti. Rispetto alla vertenza degli interinali: il Sindaco Stefano ha scritto 5 lettere a Riva, questi ha risposto "per cortesia" e le lettere vengono rimandate al mittente, mentre non si usa neanche un'ordinanza viene fatta dal Comune di fronte alleviolazioni dell'azienda delle norme per la sicurezza, salute e inquinamenti

Ma l'altro scoglio che non va aggirato o soltanto denunciato nei discorsi tra gli operai i è costituito dai sindacati confederali; questi sono un ostacolo ad una lotta vincente degli operai Ilva; Uilm e Fim hanno fatto accordi e permesso a Riva questi contratti usa e getta e ora insieme alla Fiom (che in passato si è limitata solo a non firmare quegli accordi) cercano di metterci delle toppe. Ma anche su questo gli operai interinali devono essere più chiari e decisi, imporre ai sindacati confederali le loro condizioni in termini di linea di trattativa e di pratica di azione. Noi ribadiamo: occorre portare lo scontro all'Ilva, bloccare le portinerie, chiamare gli altri operai dell'Ilva (che neanche stanno troppo bene: prima cassintegrazione e salari bassissimi, ora più sfruttamento in fabbrica, riprendono gli infortuni gravi e inizia la riduzione degli organici con la "mobilità lunga") a sostenere questa lotta;

slai cobas per il sindacato di classe ilva appalto taranto

Fiat termini Imerese

Riunione del Comitato di sostegno alla lotta degli operai Fiat
Sabato 15 maggio 2010 ore 10,30
Appuntamento davanti ai cancelli dello stabilimento

Fiat di Termini Imerese
Conferenza stampa di presentazione del comitato e del suo programma di iniziative in preparazione della manifestazione nazionale

Partecipa, contribuisci, scrivi, organizza, aderisci

http://lafiatditerminiimeresenondevechiudere.blogspot.com/

comitatosostegnooperaifiat at gmail.com

Nel piano tanto atteso sulla Fiat presentato da Marchionne il 21 aprile si conferma la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese per il 31 dicembre del 2011. Senza peli sulla lingua Marchionne non lascia speranze, coerente con quanto dichiara già da tempo, sostenuto da Montezemolo e dal nuovo presidente Elkann.
Mentre dichiara di voler rilanciare tutti gli stabilimenti e raddoppiare la produzione investendo circa 30 miliardi, 700 milioni solo a Pomigliano per la ristrutturazione, su Termini è stato categorico, quindi, i 2200 operai circa tra fiat e indotto secondo Marchionne dovrebbero farsene una ragione.
Gli operai nel frattempo continuano a subire la cassa integrazione: sono stati fermi fino al 30 di aprile e sono rientrati al lavoro lunedì 3. Se non ci saranno sorprese da parte dell'azienda si lavorerà fino al 18 maggio e poi comincerà un altro periodo di cassa, per ora di altre due settimane.
Dopo l'ultimo incontro ritenuto inconcludente da parte di tutti gli operai a Termini hanno assistito ad una sfilata di visitatori italiani e stranieri. Di queste famose proposte finora non si sa niente di preciso così come del bando di gara internazionale promesso dal governo che pensiamo stia prendendo tempo.
Mentre gli operai sono in attesa del prossimo incontro che si terrà il 3 giugno (bisognerà vedere chi sarà il prossimo interlocutore viste le dimissioni di Scajola) lo stabilimento Fiat di Termini Imerese diventa il simbolo di uno smantellamento continuo delle realtà produttive industriali della Sicilia, proprio per questo l'attenzione di tutti coloro che si vogliono opporre alla crescente desertificazione industriale deve essere più tenace e ancora più forte diventa l'appello agli operai, ai lavoratori, ai disoccupati, ai delegati e a tutti coloro che non si rassegnano ad unirsi in una battaglia seria per fermare la chiusura delle fabbriche a partire dalla Fiat di Termini.

Dalmine  bergamoSlai COBAS per il sindacato di classe sede Bergamo via Bonomelli 9 

cobasdalmine at infinito.it   335 5244902   

 guarda il video su: http://www.youtube.com/user/cobasinforma 

MERCOLEDÌ 12 MAGGIO 2010 PRESENTAZIONE VADEMECUM SUI DIRITTI DEI LAVORATORI E CONTRO IL COLLEGATO LAVORO DEL GOVERNO

 presso Sportello Sindacale Aperto 

INFORMA COBAS                     

tutti i mercoledi ore15-18 via Bonomelli 9 Bergamo (vicino stazione treni)

 Bergamo

Technymon: dalla cigs alla mobilità.ai prossimi licenziamenti!!! 

 guarda il video su: http://www.youtube.com/user/cobasinforma

Gli operai del Cobas Technymon oggi sono in presidio all'Imps per sollecitare risposte in merito all'esposto sulle irregolarità nell'utilizzo della cig e cigs alla technymon di castelli calepio, presentato il 25 febbraio alla direzione provinciale del lavoro, alla procura della repubblica e all'imps che ci aveva confermato che dal 26 marzo la pratica era "in lavorazione presso un loro ispettore".

La situazione in fabbrica nel frattempo è peggiorata in quanto l'azienda il 23 marzo  ha comunicato la volontà di riduzione del personale con l'apertura della procedura di mobilità per 5 operai, Inoltre per una parte dei 48 dipendenti posti in cigs dal 01-01-2010 non c'è mai stata la rotazione prevista, per cui ci sono casi di operai che addirittura dall'apertura della cigo il 11-02-2009 non sono più rientrati in azienda e stanno a casa con 500 euro al mese!!! 

Così dalla Technymon alla Tenaris Dalmine, passando per tante altre fabbriche della provincia, si vuole utilizzare la crisi per scaricarla sui lavoratori, prima con la cassa ordinaria e in deroga e ora con la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, ossia i licenziamenti.

In pratica si utilizzano i soldi pubblici per licenziare gli operai mentre ad esempio dopo la firma dell'accordo sugli esuberi, nei reparti della Dalmine si è ripreso a lavorare 6 giorni alla settimana. Le aziende usano la crisi per riorganizzare la produzione e mantenere alti i loro guadagni sulla pelle dei lavoratori.

Ricordiamo i dati Istat (30 aprile) dove la disoccupazione nazionale è salita al 8,8% e dove nella bergamasca si contano 12000 lavoratori in cigs e mobilità, 18000 disoccupati (10000 uomini e 8000 donne), l'aumento allarmante della disoccupazione giovanile quasi il 12%.

La lotta degli operai del  Cobas Technymon vuole essere un piccolo esempio per tutti i lavoratori per unirsi dal basso e costruire il sindacato di classe e con questa iniziativa vogliamo rilanciare la necessità per tutti i lavoratori di organizzarsi in un comitato di lotta contro i licenziamenti e per il lavoro della provincia per contrastare questa situazione che peggiorerà nei prossimi mesi con migliaia di licenziamenti, e che in più per i lavoratori immigrati comporterà la perdita del permesso di soggiorno. 

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