[Redditolavoro] Fw: taranto boicotta !

cobasta cobasta at fastwebnet.it
Mon Mar 29 12:22:02 CEST 2010









i dati del primo giorno di elezioni dimostrano che a taranto sta accadendo
qualcosa di importante

il primo giorno ha votato in città il 34% degli aventi diritto al voto -meno
24% rispetto alle precedenti elezioni -

pensiamo che sia utile riflettere anche attraverso la lettura dei due
comunicati
che raccontano il boicottaggio elettorale a taranto


comunicato 27-3-2010


Anche se la stampa e soprattutto le tv hanno ignorato la questione,
il fenomeno più importante e significativo che ha caratterizzato
l'attuale campagna elettorale a taranto è l'emergere crescente del
boicottaggio delle
elezioni,
che nelle forme dell'astensionismo, annullamento, caratterizzerà
le elezioni regionali del 28-29 marzo.
La campagna 'niente lavoro - niente voto' lanciata dai Disoccupati
Organizzati dello Slai cobas per il sindacato di classe
ha progressivamente raggiunto in termini attivi non solo tanti disoccupati,
ma soprattutto
i quartieri più disagiati della città che vi hanno aderito in mille forme,
invisibili ai mass media a caccia e al seguito dei candidati,
ma ben visibili se si fosse fatto del giornalismo di inchiesta tra la gente.
Ai disoccupati organizzati si sono aggiunti esplicitamente i lavoratori
somministrati Ilva che
sia nelle assemblee sindacali, sia con dichiarazioni, sia nel corso di
iniziative di lotta
al Comune come al ponte hanno ribadito e comunicato la loro intenzione di
boicottare il voto.
Ampissimo è il rifiuto del voto nei settori della sanità, dei malati, dei
cittadini, dei medici
che rifiutano il progetto S.Raffaele.
E un vero boom attraversa gli operai Ilva, appalto, arsenale
per niente incantati anzi disgustati della campagna elettorale nazionale e
locale.
Anche in provincia nei settori in lotta contro discariche, depuratori,
termovalorizzatori il NO al voto è esteso e massiccio.
A Taranto nelle ultime settimane è uscito un foglio gratuito "U' VURP"
creato dalla redazione di Proletari comunisti di Taranto,
che con ironia e durezza ha attaccato i candidati alle elezioni e le loro
dispendiose e truffaldine campagne elettorali, l'uso di potere e soldi e di
funzioni pubbliche per pilotare il voto; un foglio circolato diffusamente e
capillarmete in bar, luoghi di ritrovo, caseggiati.
Per buona pace degli stessi candidati, molti che hanno dovuto partecipare
per bisogno a queste campagne, nel segreto dell'urna esprimeranno il loro no
a questi sistemi e metodi.

Tutta la campagna ha la sua voce organizzazzione  e centro di raccolta nello
Slai cobas  per il sindacato di classe di Taranto
con la parola d'ordine "la lotta e non il voto".
Un modo alternativo di promuovere la partecipazione e il peso politico dei
settori più disagiati del popolo e strapparli alla demagogia
di partiti che si ricordano di loro solo alle elezioni, o non sono mai a
fianco delle loro lotte, o di gente, come Cito, ingannapopolo e servo dei
potenti di turno.

Slai cobas per il sindacato di classe
3475301704










boicottaggio delle elezioni a taranto


la campagna di massa lanciata da proletari comunisti, sostenuta
autonomamente dallo slai cobas per il sindacato di classe
a taranto è stata davvero ampia e ha raggiunta tutti i settori della classe
operaia e delle masse popolari
non è stato affatto una generica campagna astensionista ma una vera iniziati
va di lotta
partita dai disoccupati organizzati che con lo striscione niente lavoro
niente voto ha toccato oltre che i disoccupati, i quartieri più disagiati
della città, è apparsa per questo diverse volte nei telegiornali locali
subito dopo sono stati gli operai ilva somministrati licenziati 750 che
hanno cominciato hanno partecipato ad assemblee sindacali
cgil-cisl-uil e qui invitato massicciamente alla protesta del voto, anche
qui la stampa locale ha dovuto dare molto spazio alla campagna
che è arrivata in fabbrica e sul territorio a taranto e provincia - dove
altre realtà hanno protestato in questo modo
qui proletari comunisti ha deciso di dare vita a un giornalino locale U'Vurp
che ha amplificato con denuncia e ironia il messaggio che così è arrivato
nei bar, nei luoghi di ritrovo, diffuso capillarmente ovunque
infine un massiccio volantinaggio fatto da numerosi compagni operai,
disoccupati a battuto a tappeto le fabbriche ilva dando un ulteriore
sostegno e orientamento politico al composrtamento spontaneo delle masse
operaie
il boicottaggio cos ì è divenuto di fatto un orientamento operaio e popolare
di massa
un modo attivo di fare politica del proletariato alternativo alla demagocia
dei candidati e alla povertà politica e sociale della falsa sinistra
in questo senso da taranto viene una indicazione che va estesa e
generalizzata


proletari comunisti
ro.red at fastwebnet.it
slai cobas per il sindacato di classe
cobasta at fastwebnet.it

27-3-2010


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