[Redditolavoro] Fw: [BSF] per l'astensione alle regionali in Emilia-Romagna

Massimo Reggiani remax1961 at libero.it
Fri Mar 26 18:49:47 CET 2010


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Sent: Friday, March 26, 2010 5:40 PM
Subject: [BSF] per l'astensione alle regionali in Emilia-Romagna


IL PCL ESCLUSO DA UNA LEGGE TRUFFA VOLUTA DA TUTTI

CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA SI CONTENDONO LA RAPPRESENTANZA DEGLI STESSI
POTERI FORTI

PER UN PROGRAMMA OPERAIO INDIPENDENTE
COSTRUIAMO IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Centrodestra e centrosinistra si contendono i governi delle Regioni, veri
comitati d'affari dei poteri forti: industriali, banchieri, affaristi,
speculatori. Non a caso le politiche delle giunte di ogni colore sono
difficilmente distinguibili: soldi alle imprese, alle scuole confessionali,
alle cliniche private; tagli agli ospedali e alle scuole pubbliche,
precarizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione, saccheggio del
territorio e dell'ambiente, misure antimigranti. Il famoso Federalismo,
votato o avallato quasi da tutti (Lega, Pdl, Idv, Pd), rafforzerà queste
politiche antioperaie e antipopolari: aumenterà i soldi per industriali e
cliniche nel Nord, li diminuirà per sussidi e ammortizzatori sociali nel
Sud; nell'uno e nell'altro caso a vantaggio dei poteri forti e a danno di
lavoratori, precari, disoccupati.

Purtroppo tutte le sinistre (PRC, PDCI, SEL), invece di porsi come polo
alternativo ai due schieramenti in difesa dei lavoratori, sono parte
integrante delle coalizioni di centrosinistra. In cambio di assessori, o con
la speranza di ottenerne. Giungendo oggi, in molti casi, ad allearsi persino
con la UDC. In ogni caso subordinandosi a programmi e interessi della classe
dominante contro il proprio popolo. E' il riflesso locale di una politica
nazionale che negli anni passati ha visto le sinistre votare "guerre e
sacrifici" in cambio di ministri. Col risultato di colpire i lavoratori e di
spianare la strada ogni volta al ritorno di Berlusconi. Ogni volta
rafforzato, non a caso, dai disastri del centrosinistra.

Berlusconi e i suoi governatori vanno certo cacciati, con tutta la loro
corte di faccendieri e rampanti. Ma vanno cacciati nella prospettiva di
un'alternativa vera, che ponga i lavoratori al posto di comando. Non a
favore di coalizioni di governo confindustriali, nazionali e locali, che
ogni volta finiscono col riportarlo in sella. E' ora di finirla con
l'alternanza tra la padella e la brace o viceversa. E' ora di contrapporsi
alle classi dirigenti del paese nella prospettiva di un governo dei
lavoratori, quale unica vera alternativa. Questo è il programma del Partito
Comunista dei Lavoratori. E' la proposta che avanziamo a tutte le sinistre
italiane.

Questa proposta e il nostro partito sono stati esclusi dal voto nella larga
maggioranza delle Regioni per opera di una legge elettorale assurda e
discriminatoria. Una legge elettorale che impone un numero di firme talmente
enorme per la presentazione delle liste da costringere gli stessi partiti
che l'hanno voluta a raggiri di ogni tipo, sia nel centrodestra che nel
centrosinistra. Con la differenza che i partiti dominanti possono aggirare
la propria legge. Un partito operaio indipendente come il nostro no.

Ma non ci faranno indietreggiare di un metro. Le classi dominanti non hanno
niente da offrire alla maggioranza della società. Il pendolo tra
centrosinistra e centrodestra su cui hanno costruito per 20 anni le proprie
fortune ha usurato la propria credibilità, agli occhi di milioni di
lavoratori disillusi. La cosiddetta seconda Repubblica affoga negli scandali
di corte, nella corruzione dilagante e bipartisan, nella guerra tra poteri e
consorterie.

La risposta a tutto questo non sta nel populismo di Di Pietro, già ministro
di ripetuti governi confindustriali e oggi unicamente a caccia di voti e
assessorati. Sta nella ribellione sociale. Nella prospettiva del
rovesciamento della dittatura degli industriali, dei banchieri, dei loro
partiti. Nella costruzione di un ordine nuovo in cui siano i lavoratori a
comandare. Nella costruzione del partito che si basa su questo programma di
liberazione: il Partito Comunista dei Lavoratori. Possono escludere il
nostro partito dal voto. Non possono escluderlo dalle lotte di emancipazione
e liberazione di tutti gli sfruttati.

NESSUN VOTO ALLE COALIZIONI DI CENTRODESTRA E DI CENTROSINISTRA.
VIA LA SECONDA REPUBBLICA DELLE TANGENTI, DELL'ARBITRIO, DELLA TRUFFA.
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI, QUALE UNICA ALTERNATIVA
COSTRUIAMO IL PCL: LA SINISTRA CHE NON TRADISCE


Contatti : Info at pclavoratori.it ; www.pclavoratori.it
Partito Comunista dei Lavoratori
Info at pclavoratori.it




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