[Redditolavoro] taranto somministrati ilva- parole-promesse zero fatti

cobasta cobasta at fastwebnet.it
Tue Mar 9 07:59:09 CET 2010


In occasione dell'assemblea convocata dalle segreterie confederali per la 
vicenda del riconoscimento benefici amianto, era finalmente venuta allo 
scoperto, grazie alla loro massiccia presenza al Salone della Provincia, la 
vicenda dei licenziamenti sviluppatisi in questi mesi e ancora in corso di 
diverse centinaia di lavoratori somministrati
Operai giovani e meno giovani, alcuni da mesi, altri da anni con contratti 
di somministrazione previsti dalla Legge Biagi, presi e ampiamente 
utilizzati da Padron Riva, con il silenzio-assenso dei sindacati confederali 
che a parole si dicevano contro la precarietà, ma che poi nei fatti ne 
favorivano l'estensione diventando spesso essi stessi l'ufficio di 
collocamento dei somministrati e facendo accordi peggiorativi della stessa 
legge.
All'assemblea questi lavoratori hanno scelto la via di un "silenzio 
 rumoroso", fatto di cartelli di denuncia e di bocche imbavagliate.
Ma non appena hanno potuto parlare, la loro rabbia, protesta si è fatta 
sentire.
Palombella e Lazzaro, ben coperti dalla nuova politica cosiddetta "unitaria" 
del nuovo segretario della Fiom, Rappa, si sono arrampicati sugli specchi 
per giustificare la loro posizione tenuta finora - Fim e Uilm firmatari di 
un accordo che ne ha provocato la fuoruscita dei somministrati; la Fiom 
compartecipe del clima generale di accettazione della cassintegrazione 
straordinaria che fa da sfondo e da 'madre' del licenziamento dei 
somministrati - annunciando all'assemblea di aver già inoltrato richiesta 
all'Ilva di un incontro specifico sulla materia, anticipando la discussione 
sull'integrativo.
Una proposta accolta naturalmente positivamente
lavoratori somministrati, ma che doveva passare al vaglio dei fatti: i tempi 
di questo incontro, le posizioni dei 3 sindacati in merito che, al di là 
delle posizioni generiche, restano ancora oscure, e i risultati dell'incontro 
stesso.
sono infatti passate due settimane e i fatti sono lì a dimostrare che niente 
è stato fatto

L'opinione dello Slai cobas, fondata sull'analisi concreta della situazione 
concreta, è che i sindacati confederali non andranno al di là di un rientro 
per poche decine ed esprimeranno il loro maggiore impegno, insieme ai 
parlamentari, nel cercare di ottenere ammortizzatori sociali e future 
ricollocazioni fuori dall'Ilva.
Per questo noi riteniamo, invece, che bisogna aprire lo scontro con l'Ilva 
attraverso il blocco delle portinerie e un presidio permanente fino alla 
riassunzione di tutti gli operai e il blocco dei licenziamenti di chi ancora 
sta lavorando.

La scelta dell'autorganizzazione che gli operai hanno fatto deve essere VERA 
e trasformarsi in LOTTA AUTORGANIZZATA che in questa città è praticata e 
garantita solo dallo slai cobas.
E' molto positivo che i lavoratori in assemblea abbianmo detto che senza 
soluzione alla loro vertenza non avrebbero votato in massa alle prossime 
elezioni regionali. Riteniamo questa una giusta forma di protesta, sia per 
tenere viva la loro lotta durante questo mese di campagna elettorale, sia 
per evitare a questo nuovo Comitato dei lavoratori di fare la fine del 
precedente, partito bene con centinaia di operai e proseguito invece come 
puro strumento di pressione, collaterale alla Fiom, e finito nella campagna 
elettorale delle politiche.

slai cobas per il sindacato di classe
taranto
cobasta at fastwebnet.it
347-1102638





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