[Redditolavoro] Ma quale accreditamento! I lavoratori delle cooperative sociali contestano la Provincia

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 Comunicato stampa							Palermo, 06/03/2010
					       

Manifestazione giovedì 11 marzo 2010 ore 15
davanti la sede della Provincia
Via Maqueda 100

Per un lavoro sicuro tutto l’anno
Contro l’accreditamento che crea nuova precarietà

Le lavoratrici e i Lavoratori delle Cooperative sociali “Azione Sociale”, 
“Amanthea”, “La Città del sole” non hanno ancora ricevuto risposte alle loro 
richieste di incontro con il presidente della Provincia Regionale di Palermo 
che aveva promesso di incontrarli per discutere delle eventuali modifiche da 
apportare al prossimo capitolato d’appalto, in scadenza a giugno, che 
garantiscano meglio tutti i lavoratori per l’intero anno lavorativo.

Queste le prime richieste che saranno fatte:

- così come viene applicato dalle cooperative il capitolato impedisce ai 
lavoratori di lavorare tutto l’anno costringendoli a stare inattivi, senza 
stipendio, nei tre mesi estivi e durante le vacanze natalizie e pasquali. E 
questo viene ritenuto dalle lavoratrici e dai lavoratori il punto più 
importante da trattare per la garanzia di avere 12 mesi retribuiti utilizzando 
i periodi di sospensione delle attività didattiche con l’avvio di progetti 
alternativi.
- inoltre si sottolinea anche la questione dell’eventuale assenza dello 
studente che prevede solo il pagamento di un’ora di lavoro; ciò provoca un 
ulteriore danno economico. 
- le lavoratrici e i lavoratori richiedono un aumento delle ore settimanali, 
meglio ancora il tempo pieno, visto purtroppo il livello retributivo cui si 
arriva con l’attuale numero di ore lavorative.
- snellimento delle procedure burocratiche per permettere ai lavoratori di 
ricevere lo stipendio entro la prima settimana del mese successivo al mese 
lavorato.
- necessità di adeguare le strutture degli Istituti Scolastici. 

I lavoratori hanno discusso anche dell’eventuale procedura di accreditamento 
per la fornitura del servizio che il Presidente Giovanni Avanti aveva detto di 
voler privilegiare, al posto del bando di gara, e hanno fermamente rigettato 
questa eventualità perché si verrebbe a creare una situazione di maggiore 
precarietà e non invece di maggiore stabilità lavorativa.
					       
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