[Redditolavoro] UNA MARCIA OPERAIA A POMIGLIANO

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Tue Jun 15 15:16:47 CEST 2010


PER IL 25 GIUGNO, UNA MARCIA OPERAIA NAZIONALE A POMIGLIANO (15 Giugno 2010)

Lo sciopero nazionale convocato dalla Cgil il 25 Giugno può e deve
combinarsi con una grande manifestazione nazionale a Pomigliano contro
il piano Marchionne, che colpisce e ricatta gli operai italiani e
polacchi. Solo un’aperta rivolta operaia, che renda socialmente
ingovernabile il piano Fiat, può tutelare la dignità dei lavoratori di
Pomigliano e sottrarli a un futuro di servitù. Solo una mobilitazione
generale del mondo del lavoro, al fianco dei lavoratori della Fiat,
può rovesciare i rapporti di forza e aprire uno scenario nuovo per
tutti i lavoratori. Per questo lo sciopero del 25 deve trasformarsi
nell’inizio di una mobilitazione continuativa e radicale, sostenuta da
tutte le sinistre politiche e sindacali, che ricomponga l’unità tra
lavoratori pubblici e privati. Deve rivendicare la difesa dei diritti
sindacali, il blocco dei licenziamenti, la ripartizione fra tutti del
lavoro esistente, il ritiro della manovra Tremonti. E può anche
ricordare a Bonanni che nel 1962 la rivolta operaia di Piazza Statuto
a Torino contro un sindacato giallo, preparò la svolta dell’autunno
caldo.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

RESPINGERE L’ATTACCO FIAT A POMIGLIANO (14 Giugno 2010)

L’attacco Fiat a Pomigliano, con la benedizione del governo, prefigura
la distruzione del contratto nazionale di lavoro e dei diritti
democratici in fabbrica per l’insieme dei lavoratori italiani. Per
questo richiede una risposta generale dell’intero movimento operaio, a
partire dall’insieme degli stabilimenti Fiat: con la più ampia unità
di lotta fra tutte le sinistre sindacali e politiche, superando
definitivamente ritardi e resistenze.
Il sostegno che Marchionne riceve dal PD rivela una volta di più la
natura confindustriale di questo partito, con cui tutte le sinistre
hanno il dovere di rompere. Il lasciapassare di Epifani a Marchionne,
a rimorchio del PD, è un “segnale” a Confindustria e un tradimento dei
lavoratori. La FIOM- che ha giustamente respinto l’accordo- ha ora la
responsabilità di promuovere e guidare una ribellione operaia
nazionale contro padronato e governo. Senza la quale, la morsa cinica
del ricatto Fiat rischia di produrre effetti devastanti, per l’oggi e
per il domani, ben al di là di Pomigliano.

MARCO FERRANDO- PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

http://www.pclavoratori.it
info at pclavoratori.it
Sez. di Bologna
http://sites.google.com/site/pclbologna
pcl.bologna at virgilio.it



More information about the Redditolavoro mailing list