[Redditolavoro] ieri sciopero, oggi manifestazione alla fiat termoli
CobasSindacatodiClasse
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Sat Jul 24 11:00:28 CEST 2010
FIAT POWERTRAIN: 40% DI ADESIONI ALLA GIORNATA DI SCIOPERO PROCLAMATO DAL
SOLO SLAI COBAS CONTRO I LICENZIAMENTI POLITICI ED I RICATTI DEL FACCENDIERE
MARCHIONNE
FIAT POWERTRAIN: 40% DI ADESIONI ALLA GIORNATA DI SCIOPERO PROCLAMATO DAL
SOLO SLAI COBAS CONTRO I LICENZIAMENTI POLITICI ED I RICATTI DEL
FACCENDIERE MARCHIONNE, I REPARTI CONFINO, IL MANCATO PAGAMENTO DEL PDR ED
IL MANCATO RINNOVO DELLE RSU DECADUTE DA PIU' DI UN ANNO A POMIGLIANO
oggi MANIFESTAZIONE CON CORTEO A TERMOLI
Si è attestata al 40% la partecipazione dei lavoratori del 1° e del 2°
turno alla Fiat Powertrain di Termoli dove nei giorni scorsi è stato
licenziato Giovanni Musacchio militante del coordinamento provinciale dello
Slai Cobas di Campobasso reo, secondo l'azienda, di avere portato
solidarietà al "fronte del NO" ai cancelli di Pomigliano in occasione del
referendum del 22 giugno. Un'alta adesione contro l'attacco di matrice
eversiva con la quale la Fiat vorrebbe controriformare tutti i diritti dei
lavoratori e quelli sindacali all'interno della fabbriche del gruppo e dell'indotto.
Risale infatti a solo qualche giorno fa l'ennesima provocazione di
Marchionne che ha fatto recapitare a molti lavoratori della SEVEL DI VAL
DI SANGRO una lettera con la quale minaccia di licenziamento i lavoratori
ammalati benché giustificati da certificazione medica secondo le vigenti
normative legali e contrattuali. Una provocazione già respinta a Pomigliano
dove sono stati reintegrati proprio recentemente con sentenza della
magistratura ed assistiti dall'ufficio legale dello Slai cobas due
lavoratori licenziati con analoghe e strumentali motivazioni nel 2006.
Una campagna intimidatoria, quella di Marchionne, che attraverso gravi
provvedimenti repressivi diversificati tra le fabbriche: dai licenziamenti
politici di Termoli, Melfi e Torino ai reparti confino come quello di nola
dal taglio dei diritti al "furto" del premio di risultato e al mancato
rinnovo delle RSU dimostra la pretesa della trasformazione autoritaria del
rapporto di lavoro.
Ma le lotte dei lavoratori per la tutela della democrazia dei loro diritti
e di quelli sindacali hanno costretto Marchionne a togliersi la maschera e
rivelare tutto quanto il disprezzo della Fiat per le normative di legge ,
contrattuali e costituzionali. La fiat osa chiedere le leggi di mercato
per i diritti dei lavoratori e l'assistenza di stato per sé, sia a livello
internazionale che in Italia dove oggi giunge addirittura a ricattare lo
Stato, le forze politiche e i sindacati chiedendo nuove multimilionarie
prebende pubbliche per tenere le residue produzioni in Italia. Grave è che
nessuno, ad oggi, intende chiedere conto alla fiat dei 500 miliardi di euro
di finanziamenti pubblici erogatigli negli ultimi 30 anni e usati dall'azienda
in violazione dell'art. 41 della costituzione per chiudere le fabbriche,
licenziare e delocalizzare all'estero. Il faccendiere Marchionne restituisse
questi soldi allo Stato invece di continuare nelle sue politiche
parassitarie !
oggi MANIFESTAZIONE CON CORTEO A TERMOLI
CONCENTRAMENTO: PIAZZA DONATORI DI SANGUE ORE 17.00
Hanno aderito e/o dato solidarietà: RSU Fim Fiom Uilm Fiat Powertrain
Termoli - CGIL Regione Molise - UIL provinciale - USB nazionale - IdV, PRC,
PdCI, Sinistra e Libertà, regionali - Michele Petraroia c.reg.PD - Comitato
Precari scuola Molise - FGCI Molise.
Slai Cobas Coordinamento Nazionale
www.coordinamento.nazionale at slaicobas.it Questo indirizzo e-mail è protetto
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23/07/2010
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