[Redditolavoro] Fw: necessità impellente

[CobasSindacatodiClasse]

NECESSITA' IMPELLENTE
Continua l'attacco forsennato dei padroni ai lavoratori che non piegano la 
testa; è di mercoledì 21 luglio la notizia di 19 avvisi di garanzia, 
recapitati a 12 lavoratori - di cui due della Fim-Cisl - e quattro delegati 
sindacali Fiom-Cgil della Fincantieri di Genova - più il segretario 
provinciale, Francesco Grondona, il responsabile organizzativo, Bruno 
Manganaro, ed il membro della segreteria provinciale della Fiom, Antongiulio 
Mannoni - a seguito della denuncia da parte dell'azienda per danneggiamenti 
durante l'occupazione, del 14 dicembre 2009, attuata per vedersi corrisposto 
il premio di produzione, negato dal padrone perché l'efficienza era 
leggermente peggiorata.
I fatti sono questi: quella mattina, davanti all'ingresso dei cantieri, vi 
erano delle transenne, che furono rimosse per poter entrare e fare 
l'assemblea che ha poi portato alla risoluzione in senso positivo della 
vicenda.
Appare semnpre più evidente come, per i padroni, i lavoratori debbano avere 
solo doveri, scordandosi i diritti: per chi alza la testa c'è solo 
repressione e ricatto occupazionale.
A palesare ancora una volta ciò, arriva - il giorno successivo - l'ennesima 
dimostrazione; dopo il diktat di Pomigliano d'Arco, la Fiat - per bocca 
dell'ad Sergio Marchionne - annuncia che produrrà la nuova monovolume alla 
Zastava di Kragujevac, motivando questa scelta con la scarsa disponibilità 
di una parte del sindacato ad accettare le condizioni capestro imposte per 
evitare la chiusura dello stabilimento campano.
E' appena il caso di far notare come la casa automobilistica torinese alzi 
sempre di più le sue pretese, sapendo di poter contare su: dei governi - di 
qualunque colore siano - fin troppo amici, un'opposizione parlamentare 
inesistente, una stampa borghese e reazionaria da sempre schierata dalla sua 
parte, dei sindacati collaborazionisti se non peggio (la Fismic è la nuova 
Sida di vallettiana memoria).
Per tutti questi motivi ci vuole un sindacato di classe nelle mani dei 
lavoratori che permetta loro di difendere le conquiste fatte nei decenni 
passati, e di riottenere quelle perdute negli ultimi anni.
Torino, 23 luglio 2010


Stefano Ghio - Slai Cobas per il sindacato di classe - Torino



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