[Redditolavoro] I: processo eternit: udienza del 19 luglio

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Mon Jul 19 17:33:19 CEST 2010







PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 19 LUGLIO

Quella odierna, che ha inizio alle ore 9:20, è l'ultima udienza prima della pausa estiva - si riprenderà il 20 settembre con l'audizione dei consulenti sulla parte societaria - e prevede l'ascolto degli ultimi otto testimoni delle parti civili (in realtà saranno poi solo sette, avendo l'avvocato Bonetto, su invito del giudice,  rinunciato ad interrogare il casalese rifondarolo Deambrogio).

Nell'ordine vengono citati: il signor Scudiere, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ex segretario regionale piemontese; il signor De Micheli, direttore del dipartimento Sanità della regione Piemonte; l'ingegner Rigatelli, direttore regionale del servizio Grandi rischi ambientali; il signor Oggero; il signor Corsato, sindaco di Cavagnolo dal 1990 al 2004, in precedenza ed attualmente consigliere comunale di minoranza; il signor Busto, di Casale Monferrato, cofondatore dell'Associazione italiana esposti amianto; il signor Giordano, maestro elementare di Casale Monferrato, cofondatore di Legambiente.

I rappresentanti istituzionali espongono alla Corte, integrandoli con ulteriori particolari rispetto alle testimonianze già raccolte, le attività svolte dagli enti per i quali lavorano: non aggiungono molto di significativo alle conoscenze ottenute fin qui, se non una maggiore precisione relativamente ai costi sostenuti per bonificare le aree e monitorare la salute pubblica - ai quali i padroni genocidi non hanno mai dato segno di voler partecipare.

Le due deposizioni più interessanti, dopo quella del signor Oggero, sono quelle del Busto e del Giordano, ossia le due che chiudono la giornata.

Busto è il fratello di un bancario morto all'età di 33 anni di mestelioma pleurico: era un amante dell'atletica leggera - camera sua è tuttora piena di trofei - ed andava ad allenarsi lungo la via dove transitavano i camion che portavano i manufatti di cemento-amianto dal luogo di produzione al magazzino.

Quando morì la famiglia fece un manifesto con scritto 'morto per inquinamento da amianto' ed andò alla ricerca di altri casi simili in Italia; nacque così l'Aiea, nel marzo 1989: tutto perché la sua morte fece scalpore per non aver mai lavorato all'Eternit.

Per ultimo viene ascoltato il Giordano, il quale espone l'attività dell'associazione di cui fa parte in relazione alla battaglia contro l'inquinamento da amianto; questo oltre a far presente che già nel 1987 Legambiente aveva chiesto, inascoltata, al Comune che fosse l'azienda a farsi carico dei costi della bonifica ambientale, secondo l'elementare principio del 'chi inquina paga'.

Torino, 19 luglio 2010

 

Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino



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