[Redditolavoro] taranto emergenza pulizia piazzali Ilva

[cobasta]

AGLI ORGANI DI STAMPA

Questa mattina abbiamo raccolto, come slai cobas, una forte denuncia di
gruppi di operai dell'Ilva, davanti alle portinerie A e D e davanti alle
imprese, circa la situazione veramente inaccettabile di sporcizia, rifiuti
che esiste davanti a queste portinerie.

Gli operai chiedono che vada la televisione, i giornalisti a mostrare in che
condizioni sono ridotti i piazzali e in che condizioni devono andare a
lavorare gli operai.

Si tratta di discariche a cielo aperto: c'è di tutto; in particolare vi sono
montagnette, cumuli sparsi un pò dovunque di centinaia e centinaia di
lattine, bottigliette, rifiuti organici, carte, cartoni buttati. Queste
cumuli di spazzatura in questi giorni con l'uso più elevato di bibite,
lattine, stanno aumentando a vista d'occhio, stanno diventando delle vere e
proprie montagnette di spazzatura.
Questi rifiuti si trovano proprio davanti ai cancelli delle portinerie,
nelle scale della port. A, cioè proprio nei posti dove ogni giorno migliaia
di lavoratori devono passare a piedi.
Con il caldo la situazione, hanno protestato gli operai, sta diventando
pericolosa: si vedono insetti di ogni tipo e c'è chi ha detto di aver visto
anche topi. C'è il rischio concreto di prendersi anche delle malattie. "Non
basta l'attacco grave alla salute che c'è all'interno dell'Ilva, ci dobbiamo
preoccupare anche di non prendere malattie anche uscendo o entrando dalle
portinerie", hanno detto i lavoratori.
"chi pensasse subito che è colpa anche degli operai - ci hanno detto - ci
dicesse anche dove possiamo buttare lattine, bottiglie, carte, ecc., c'è
davanti ad ogni portineria solo un bidoncino che si riempie immediatamente".
"a seguito nostra richiesta alla Direzione - hanno aggiunto gli operai -
questa ci ha risposto dicendo che i piazzali davanti alle portinerie non
sono dell'Ilva e quindi non è l'Ilva che deve occuparsi della loro pulizia".

Fin qui è quanto hanno detto a noi gli operai e quello che abbiamo visto,
non certo da oggi, è sicuramente peggio!
Non c'è nessuna altra fabbrica in Italia in cui vi sono discariche a cielo
aperto come all'Ilva!
NEI PROSSIMI GIORNI PUBBLICHEREMO LE FOTO DI TUTTO QUESTO!
Ma invitiamo tutti ad andare a rendersi conto di persona, invitiamo il
Sindaco Stefano a venire con noi a vedere.

Ma c'è da dire che questa situazione già nei mesi passati è stata da noi
portata al Sindaco di Taranto, nel quadro della vertenza dei Disoccupati
Organizzati e del loro impiego in lavori di pulizia ambientale. Il Sindaco
allora ci ha semplicemente risposto che i piazzali erano di proprietà di
Riva e quindi il Comune non poteva entrarci.
Noi e i lavoratori dell'Ilva pensiamo invece che il Comune non può
disinteressarsene, tenuto conto che in Ilva vanno a lavorare migliaia di
persone anche di Taranto e che se, come è possibile in questi giorni con il
gran caldo, i piazzali esterni dell'Ilva diventano un ricettacolo di topi,
c'è un rischio concreto anche per le zone abitate vicine della città.

Per cui delle due l'una: o il Sindaco impone con un'ordinanza a Riva di
pulire e disinfestare zone che sono di passaggio pubblico (non certo
private), o vi provvede direttamente, anche addebitando i costi all'Ilva.
Questo lavoro che è necessario, che ora è una vera e propria emergenza e che
però deve essere continuo, altrimenti in un giorno si ripresentano nuovi
cumuli di spazzatura, PUO' ESSERE FATTO BENISSIMO DAI DISOCCUPATI
ORGANIZZATI!


Per Slai cobas per il sindacato di classe
Calderazzi Margherita

TA. 16.7.07

per com. 099/4792086 - 3475301704 - cobasta at libero.it


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