[Redditolavoro] Lavoratori cooperative sociali di Palermo: una battaglia vinta!

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Tue Jul 13 13:03:47 CEST 2010



Le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali, organizzati nello 
Slai Cobas per il sindacato di classe, vincono a Palermo una prima battaglia 
contro l'ACCREDITAMENTO!

Dopo l'invasione di Palazzo Comitini a fine giugno in cui, determinati e 
combattivi, le lavoratrici e i lavoratori in lotta delle Cooperative Sociali 
hanno occupato il salone antistante l'ufficio del Presidente della Provincia 
Avanti, costringendolo a presentarsi al loro cospetto e a firmare un 
documento ufficiale di incontro, alle stesse lavoratrici e lavoratori è 
stato poi comunicato ufficialmente ai primi di Luglio dallo stesso Avanti, 
che in questi giorni rifiuta paradossalmente di incontrare i sindacati Cgil, 
Cisl, Uil, che la procedura di accreditamento per il prossimo anno 
scolastico non sarà messa in più in atto ma che si procederà di nuovo con il 
bando di appalto per un altro anno di lavoro.

L'azzeramento del cosiddetto "accreditamento" è una prima battaglia vinta da 
queste lavoratrici e  lavoratori che da mesi lottano in difesa del posto di 
lavoro esercitando una pressione non indifferente nei confronti delle 
istituzioni.

In servizio nelle scuole superiori di Palermo e provincia come assistenti 
igienico/sanitari agli studenti disabili, per mesi queste lavoratrici e 
lavoratori hanno messo in campo diverse azioni di lotta e da una iniziale 
battaglia per rivendicare il pagamento puntuale dello stipendio da parte dei 
padroncini delle cooperative di cui sono dipendenti, che li ha spinti nel 
mese di  novembre ad organizzarsi sindacalmente nello Slai Cobas per il 
sindacato di classe, sono passati dopo qualche mese ad una lotta più 
generale in difesa del posto di lavoro.

Sfruttati e mal pagati da sempre, senza riconoscimento in alcuni casi di 
diritti basilari come la malattia o la legge 104,  ricattati e minacciati di 
licenziamento, per non parlare delle lettere di dimissioni in bianco che 
alcune lavoratrici sono state costrette a firmare prima dell'assunzione, 
sempre frenati nelle azioni di lotta dai sindacati di cui precedentemente 
facevano parte in larga misura, come la Cgil, hanno subito per anni una 
condizione di precarietà  e sfruttamento sancita anche da un capitolato di 
appalto della Provincia che prevede contratti di lavoro "a tempo 
indeterminato" ma solo sulla carta perché impediscono alle lavoratrici e ai 
lavoratori di lavorare ed essere pagati tutto l'anno costringendoli a 
rimanere "sospesi" senza stipendio nei tre mesi estivi e durante le vacanze 
natalizie e pasquali.

A fine gennaio si apre il coperchio di una pentola che da parte della 
Provincia voleva mettere sul piatto, già misero e precario delle lavoratrici 
e lavoratori, al posto del bando di appalto la scelta diretta degli 
operatori da parte delle famiglie, il famoso "accreditamento" secondo un 
orientamento nazionale che via via sta prendendo piede anche in altri 
settori pubblici, che non avrebbe fatto che creare maggiore precarietà  e 
allontanare del tutto la possibilità della continuità lavorativa perché se 
"la famiglia non ti sceglie" si corre seriamente il rischio di non lavorare 
più  rimanendo nel limbo di una lista di attesa nella speranza che qualche 
famiglia prima o poi si decida a fare la fatidica scelta! con il serio 
rischio dell'innescarsi di meccanismi clientelari e di vera e propria 
sudditanza.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno dunque iniziato un percorso fatto di 
assemblee sindacali, le prime dopo dieci o più anni di lavoro,  presidi di 
protesta al palazzo della provincia, alla Rai, alla sede del Giornale di 
Sicilia, che hanno iniziato a far preoccupare seriamente Avanti e compagnia, 
il quale al primo incontro con le lavoratrici e i lavoratori aveva tenuto a 
dire di "avere impiegato anni per costruire l'immagine di un palazzo in cui 
non ci sono rimostranze di alcun genere" e di essere invece "molto 
disponibile alla risoluzione dei problemi".
Peccato che alle parole non sono seguiti i fatti, perché dopo le prime 
richieste dei lavoratori a che fossero date garanzie sul loro futuro, la 
Provincia ha provato a chiudere le porte rinviando o facendo saltare gli 
incontri previsti, ma alimentando di contro la rabbia delle lavoratrici, 
sempre determinate e in prima linea nella lotta,  e dei lavoratori che non 
si sono affatto arresi ma anzi hanno trovato la spinta per continuare nella 
lotta: si è deciso pertanto all'unanimità di scioperare!
Il 27 maggio le lavoratrici e i lavoratori hanno scioperato, anche in questo 
caso per  la prima volta, in particolare contro la procedura di 
accreditamento, sfilando in un corteo molto animato e colorato per le tante 
bandiere rosse, dalle vie del centro fino al Palazzo della Provincia: IL 
SOLO "ACCREDITAMENTO" CHE VOGLIAMO E' LAVORO SICURO E STABILE PER TUTTO L'ANNO!!!
Alquanto arrabbiati hanno anche denunciato e rinfacciato al Presidente 
Avanti e a tutti i dirigenti della Provincia, la grande "solerzia" delle 
istituzioni in tempi elettorali verso le esigenze dei lavoratori, il loro 
essere trattati come "voti in carne e ossa" in cambio di uno straccio di 
lavoro ma oggi che fine hanno fatto le tante promesse di stabilizzazione, 
internalizzazione, ecc. ecc??? GOVERNI NAZIONALI E LOCALI VI CACCEREMO 
VIA!!! hanno gridato i lavoratori allo sciopero.
La delegittimazione di sé che le Istituzioni mettono in atto con le loro 
stesse azioni contro i lavoratori e i loro diritti ha fatto scoprire di 
fatto a questi lavoratori la natura dei personaggi che compongono tali 
istituzioni e degli interessi che servono, non senza difficoltà però se 
guardiamo a lavoratrici e lavoratori invischiati in questi anni nel gioco 
elettorale dei  politici che ti "fanno il favore del lavoro" chiedendoti  il 
voto di scambio. Ciò ha portato anche all'oggettiva impossibilità di 
coinvolgere il gruppo dei lavoratori nel suo complesso.

"Stare con i piedi per terra" e "né trionfalismi né scoramento" sono state 
alcune parole d'ordine che hanno accompagnato tutto il percorso di lotta 
delle lavoratrici e lavoratori fino ad oggi, lotta alla quale si è cercato 
di dare un respiro più ampio, allargandone la visuale con lo scambio di 
informazioni e solidarietà con altri lavoratori di cooperative sociali di 
Roma e Bologna e la partecipazione a iniziative nazionali come l'assemblea 
dei disoccupati e precari del 21 maggio a Napoli organizzata dai disoccupati 
Banchi nuovi di Napoli e dai disoccupati organizzati di Taranto dello Slai 
Cobas per il sindacato di classe e la giornata nazionale di lotta del 14 
Giugno che ne è scaturita "contro licenziamenti, precarietà e 
disoccupazione".

In un quadro generale di licenziamenti, cassa integrazione a non finire, 
privatizzazioni e indebolimento delle condizioni dei lavoratori, questa 
prima battaglia contro l'accreditamento vinta dalle lavoratrici e lavoratori 
delle coop sociali non era scontata, ha pagato la determinazione, la tattica 
"dell'assedio" alle istituzioni tenendo costantemente il fiato sul collo dei 
politici che vivono fondamentalmente di immagine e corruzione.

Si aprono ora altri fronti per nuove battaglie: i pesanti tagli agli enti 
locali previsti dalla manovra finanziaria del governo, l'annuncio dell'abolizione 
delle province rendono ancora più complessa la lotta per un lavoro stabile

La lotta continua.

13/07/2010

Do237





----- Original Message ----- 
From: <donatella237 at interfree.it>
To: <ro.red at libero.it>
Sent: Tuesday, July 13, 2010 8:04 AM
Subject: articolo



-------------------------------------------------------------------------------
Valore legale alle tue mail
InterfreePEC - la tua Posta Elettronica Certificata
http://pec.interfree.it
-------------------------------------------------------------------------------


-- 
Io utilizzo la versione gratuita di SPAMfighter. Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam. 
Sino ad ora
 ha rimosso 4776 mail spam. 
 Gli utenti paganti non hanno questo messaggio nelle loro email .
 Prova gratuitamente SPAMfighter qui:http://www.spamfighter.com/lit




More information about the Redditolavoro mailing list