[Redditolavoro] venezia contro i licenziamenti antisindacali: il caso ASL 13 e il licenziamento di Ulisse Fiolo
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Fri Jan 22 07:38:10 CET 2010
COBAS per il sindacato di classe ASL 13 - Dolo-Mirano-Noale (VE)
22 gennaio 2010
COMUNICATO STAMPA
LICENZIAMENTO POLITICO SELETTIVO DI UN LAVORATORE DELLA COOPERATIVA SARHA
S.L.A.I. Cobas per il sindacato di classe porta a conoscenza dell'opinione
pubblica la convocazione d'una conferenza stampa, prevista per il giorno
25/01/2010 alle ore 12:30 presso la ns.sede a Mira in via Pascoli 5,
riguardo il licenziamento e l'impugnazione dello stesso da parte d'un nostro
iscritto (ex) socio-lavoratore della cooperativa sociale Sarha presso l'ULSS
13 sede di Dolo, Ulisse Fiolo.
In tale occasione verranno illustrate le ragioni del lavoratore e quelle
opposte dalla sua (ex) cooperativa in merito al licenziamento, ma
soprattutto circa la vertenza che si sta aprendo per il reintegro immediato
in servizio e la somministrazione di manodopera (come da precedente nota
legale dell'Avv. Drago).
1
La cooperativa sociale Sarha, occupa alcune decine di lavoratori, soci e
non, dipendenti, impiegati in vari servizi all'utenza presso la ASL 13
all'interno
dei capitolati di appalto da essa stabiliti con il Consorzio Zorzetto di cui
detta cooperativa fa parte.
Nei mesi scorsi si erano svolte diverse riunioni sindacali da noi
organizzate, con vari lavoratori di questo Consorzio, anche alla presenza di
legali impegnati nel campo del diritto del lavoro e della evidenziazione
delle violazioni che vengono operate nel campo delle Cooperative di tipo B,
"per l'inserimento dei soggetti disagiati", dai loro titolari, riunioni atte
ad individuare se e laddove erano violati i diritti fondamentali loro e
contrattuali, in relazione sia alle attività svolte all'interno degli
ospedali di Dolo, Mirano e Noale.
Successivamente c'è stata da parte della Rete per la sicurezza sui posti di
lavoro di Venezia, cui aderiamo sin dalla sua fondazione due anni fa, una
presa di posizione in relazione alle condizioni di lavoro di un operatore di
detta Cooperativa, che soffre di handicap e di malattia degenerativa. Questa
presa di posizione è stata ripresa in un articolo di un giornale locale,
dopo un volantinaggio alla cittadinanza di Dolo.
Un mese dopo, un nostro iscritto, Ulisse Fiolo, occupato e socio della
Cooperativa, è stato dimesso da socio durante una assemblea dei soci e di
conseguenza a questa decisione, motivata sulla base della circolazione di
detto volantino della Rete stessa, cui noi avevamo dato adesione, è stato
licenziato in tronco. Assemblea che era stata improvvisamente convocata per
discutere di "gravi motivi" in relazione alla sua persona, discussione della
quale aveva chiesto il rinvio in quanto non poteva partecipare perché
colpito dalla nota influenza stagionale. Certamente anche la Rete per la
sicurezza sui posti di lavoro prenderà posizione nel merito. Noi lo facciamo
per intanto nell'immediatezza, riservandoci ulteriori notizie nel prossimo
futuro.
Va detto che questo nostro iscritto non ha direttamente partecipato alla
stesura ed alla diffusione del volantino, e che l'Assemblea si è svolta a
quanto ne sappiamo, in un clima da caccia alle streghe, onde "cauterizzare"
il rischio sindacale, spacciando la attività sindacale e l'esercizio del
diritto di critica, per attività ILLECITE all'interno della Cooperativa
stessa, al pari di precedenti richieste di Ulisse, tuttora disattese dai
titolari, di conoscere i dettagli del capitolato d'appalto e del bilancio
della Cooperativa.
Il licenziamento in tronco, avviene dando oltretutto per scontato che un
ex-socio non possa continuare nella semplice veste di lavoratore dipendente.
Oltretutto Ulisse era divenuto socio quasi per obbligo, diventandolo
allorquando passò a lavorare non più con contratto a tempo determinato, ma
con contratto a tempo indeterminato. Ulisse adesso, dopo 4 anni e mezzo di
lavoro, è disoccupato, sino a diversa decisione delle Autorità competenti.
Denunciamo con forza questa azione repressiva da anni cinquanta, esprimendo
solidarietà pratica ed appoggio concreto al lavoratore Ulisse Fiolo, e
denunciamo che questo licenziamento intenda in realtà nascondere i timori di
doversi misurare con le nostre rivendicazioni e necessari adeguamenti
contrattuali. Ricorriamo con urgenza agli organi competenti chiedendo alla
Cooperativa Sarha ed al Consorzio Zorzetto di recedere da questa
pesantissima e crediamo del tutto dannosa decisione, anche per chi la ha
presa, e rivendichiamo che il diritto del lavoro sia di casa anche nelle
Cooperative di tipo B. Chiediamo alle Amministrazioni locali di esprimersi
sui diritti sindacali dei lavoratori nelle Cooperative.
2
Si danno inoltre qui gli ultimi aggiornamenti, portando a conoscenza
dell'esito
negativo del tentativo di conciliazione avvenuto presso il Tribunale del
Lavoro di Mestre il 13/01/2010; in tale occasione il presidente della
cooperativa Sarha, Pietro Pistolato, ed il suo assistente legale hanno
dovuto sentire le osservazioni non solo del Sindacato e del lavoratore, ma
anche della stessa Commissione Provinciale di Conciliazione.
In tale occasione si è anche provato, ma la controparte non s'è detta
disponibile, a unificare alla stessa seduta sia la discussione sulle ferie
non godute che sul licenziamento in tronco, su alcuni elementi del quale si
è comunque dovuto già iniziare a intervenire, perché correlati; si è quindi
rinviata al 26/01/2010 questa seconda discussione.
Con l'argomento delle ferie che Ulisse non ha potuto fare l'anno oramai
passato, è stato anche "ammesso" dallo stesso Pistolato (allo scopo di
ridimensionare la questione, facendo così un clamoroso autogol) che, tra i
lavoratori della cooperativa, quelli dell'ufficio delle CUP-telefonico non
avevano potuto fruire delle dovute ferie annuali, a motivo d'una contingenza
di lavoro posta dall'ULSS 13 (migrazione dei dati su un nuovo programma, che
è tuttavia stato riferito sempre da Pistolato a tutt'oggi non essere ancora
conclusa, come invece preventivato).
Un fatto rilevante è stato l'intervento di uno dei giudici della
Commissione, che ha fatto presente che, essendo peraltro emerso che a non
fruire delle ferie sono stati diversi lavoratori, si constata una
organizzazione del lavoro non conforme alle necessità. Da parte del
Sindacato si è sottolineato che questo particolare comporta anche una minore
occupazione. Su questi rilievi Pistolato non ha opposto reazioni.
Il lavoratore ha fatto anche presente che nessuna comunicazione ufficiale
era stata fatta circa questo blocco delle ferie, che anzi non avendo ancora
risposte alle richieste nel merito inoltrate già in primavera, lui stesso a
metà dicembre dovette andare a chiedere informazioni alla responsabile della
turnistica, ricevendone risposta negativa.
Altro dato emerso, è che la notizia di queste necessità era in possesso
della direzione già da novembre, e ancora una volta il lavoratore ha fatto
rilevare la disparità del fatto che proprio gli impiegati della direzione,
che appunto sapevano, si sono presi le ferie per tempo fruendone in
novembre.
Il rappresentate legale della cooperativa Sarha ha comunque minimizzato su
tutti questi fatti e relativi rilievi, anche della stessa Commissione, con
costante atteggiamento di arrogante superiorità; noi si è replicato punto su
punto sia sul diritto alle ferie in relazione al diritto alla salute e vita
personale, sia sulla mancanza di disponibilità al confronto sindacale da
parte della "cooperativa", prima che si giungesse al licenziamento.
Coordinamento provinciale Sindacato Lavoratori Autorganizzati
Intercategoriale
SLAI Cobas per il sindacato di classe - Venezia - Cobas appalti Ulss 13
SLAI Cobas per il sindacato di classe Riviera del Brenta
riferimenti: coord.prov. 334-3657064 fax 041-5625372
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