[Redditolavoro] H come Hiati ma sarà lo stesso una bomba
Vittoria OLIVA
huambos at virgilio.it
Fri Jan 15 15:46:05 CET 2010
H come Haiti ma sarà lo stesso una bomba
Noi umani abitiamo sulle delle zattere tettoniche che sono destinate a scontrarsi... nell' incontro, sospinte nel loro muoversi da un ribollire sottostante: un'energia che vuole e deve esplodere.
Questo a livello geologico.
Stessa cosa a livello politico e sociale.
Di Haiti tutti sappiamo della sua rivoluzione, di Toussaint Louvertur, rivoluzionario haitiano afroamericano, ex schiavo che guidò la rivolta egli schiavi in Haiti e nella repubblica Dominicana,rivolte che erano conseguenze della rivoluzione Francese: la dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino della rivoluzione borghese abolì la DISCRIMINAZIONE RAZZIALE E LA SCHIAVITU', sulla carta; vediamo che l'una e l'altra sussistono in diversi modi e forme.
Il problema si pose ai rivoluzionari borghesi francesi in relazione ai loro possedimenti coloniali, i più importanti : Antille le isole della Martinica e della Guadalupa e Saint-Domingue (l'attuale Haiti).
Le motivazioni di questa liberazione, dichiarata, sono bene esposte non solo da testi storici e politici in merito, ma anche dal bel film di Pontecorvo Queimada : per l'economia borghese erano più funzionali dei salariati che degli schiavi: i passaggi di questo processo non furono lineari e neanche indolori per gli schiavi.
Riporto queste brevi note che, però, possono essere illuminanti anche in merito alla questione delle migrazioni di oggi in Italia e in Europa in generale, dove vediamo che si scontrano due "linee di pensiero" in merito ai migranti : osserviamo come le motivazioni sussistono, al di là delle condizioni specifiche dei tempi.
Durante la rivoluzioni Francese si confrontavano due fazioni:
"La Société des Amis des Noirs, fondata nel febbraio 1788, contava tra i suoi aderenti l'abbé Grégoire, La Fayette Mirabeau, Sonthonax, Brissot e il Marchese di Condorcet. Si proponevano come scopo ultimo l'abolizione della schiavitù, ma ritenevano che si dovesse procedere per gradi: prima dell'emancipazione prospettavano un miglioramento delle condizioni di vita degli schiavi, che li avrebbe dovuti preparare all'ingresso da liberi nella società civile. Lo scopo più immediato era l'abolizione della tratta. Nemici della tratta e dello schiavismo, gli Amis des Noirs non erano, però, contrari al possesso di colonie"(nessun dubbio in merito!)
"Sul versante opposto agiva una lobby schiavista, i cui esponenti si riunivano all'Hotel Massiac. Era guidata da Moreau de Saint-Méry, un piantatore della Martinica, e contava tra i suoi sostenitori politici soprattutto Barnave(esponente di spicco dell'Assemblea Nazionale Costituente e fondatore del Club dei foglianti)." :una costola dei Giacobini , ultramoderata , si chiamavano così dato che si riunivano al convento della congregazione cistercense dei Foglianti in Rue Saint-Honoré. Sotto la guida di Gilbert du Motier de La Fayette.
Quasi quasi pare di sentire Fini- D'Alema da una parte e Bossi Borghezio dall'altra!
il resto su
http://controappunto.splinder.com/
doc politici
http://www.youtube.com/watch?v=jeRifo7o1uw&feature=related
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