[Redditolavoro] Fw: immigrati - morti si- cittadini NO a roma il 16 la rete

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Wed Jan 13 07:47:55 CET 2010






alla assemblea nazionale della rete del 16 gennaio a roma
ore 9.30 stazione termini sala dopolavoro ferroviario Pettinelli -in fondo
binario 22 scendere-
la costruzione dell'iniziativa nazionale sugli immigrati e morti sul lavoro

la rete
invitiamo a moltiplicare avvisi e contatti
bastamortesullavoro at gmail.com

dal comunicato dopo la manifestazione del 10 dicembre a torino

.....Nella manifestazione grande peso è stato dato negli interventi
all'emergenza
nell'emergenza data dalle morti degli immigrati sui posti di lavoro che
subiscono clandestinità, precarietà, lavoro nero, schiavitù nei cantieri,
nei laboratori, nelle fabbriche. La giornata è stata dedicata all'ultima
vittima di questi crimini del capitale, crimini anche contro i diritti
umani, la morte di una giovanissima operaia cinese di 13 anni, ma anche
dell'operaio senegalese ucciso dal padrone e buttato in una campagna,
semplicemente perchè pretendeva il suo salario.
Per questo la Rete ha deciso di lavorare ad una nuova manifestazione
nazionale da realizzarsi in collaborazione con comitati e associazione degli
immigrati - scesi in piazza in maniera così impetuosa e massiccia il 17
novembre scorso......


il comunicato integrale


COMUNICATO  della rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro SUL 10
DICEMBRE.

Oltre un migliaio ha partecipato al presidio al Tribunale di Torino in
occasione dell'apertura del processo Eternit. Molto forte la partecipazione
di lavoratori, familiari interessati al processo,organizzata dal Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Associazione Esposti Amianto e altre associazioni amianto di Sesto San
Giovanni, Trieste, Roma, Taranto, Broni, Latina, Importante anche una forte
rappresentanza delle associazioni francesi.
La Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro che aveva lanciato
l'appello per far diventare questa scadenza una manifestazione nazionale ha
portato al presidio decine e decine di rappresentanti di lavoratori,
associazioni familiari, comitati, provenienti da diverse città italiane. Da
Trento a Palermo, da Napoli a Marghera, da Roma a Milano, Bergamo, Bologna,
Ravenna; molto consistente e rappresentativa la delegazione della Rete di
Taranto con operai, familiari di operai Ilva e un contingente di Disoccupati
Organizzati in lotta anche in questi giorni per il lavoro, la salute e
l'ambiente, e che ha portato anche l'adesione di "Alta Marea" che
raccogliendo numerose associazioni ambientaliste a Taranto il 28 nov. ha
portato in piazza oltre 20 mila persone; molto significativa infine la
presenza dell'associazione 29 giugno vittime della strage del treno di
Viareggio.
Naturalmente folta la rappresentanza di operai e familiari Thyssenkrupp
dell'associazione legami d'acciaio e dei rappresentanti del comitato
milanese 'dalla parte dei lavoratori'- presenti un gruppo di operai della
fiat mirafiori e rappresentato il Comitato 5 aprile di Roma
Presenti  collettivi di  studenti oltre che da torino anche da Venezia e
marghera
In tutta la mattinata si sono susseguiti gli interventi di tutte le
associazioni presenti che hanno unito la denuncia alle proposte e hanno
fornito un quadro delle emergenze e drammaticità delle questioni delle morti
sul lavoro e da lavoro, le dimensioni vaste della questione amianto e
l'impegno a sviluppare la lotta dentro e fuori i Tribunali.
Alla manifestazione della Rete hanno aderito organizzazioni sindacali di
base e confederali, Slai cobas per il sindacato di classe, Sindacato
Lavoratori in Lotta napoli, Usi, Fiom/Cgil, ecc.; forze politiche con
rappresentanti, Rifondazione, Sinistra critica, Pdci, Sinistra popolare,
ecc.; e delegazioni di Proletari comunisti, Carc, Coordinamento dei
collettivi comunisti, Piattaforma comunista ed altri.
Sull'andamento del processo che ha visto la massiccia partecipazione dei
familiari e delle associazioni che hanno chiesto la 'partecipazione di parte
civile' rimandiamo al comunicato degli stessi, - le udienze riprenderanno
ogni lunedì a partire dal 25 gennaio -quello che conta segnalare è che la
Rete ha rappresentato, come era già stato per la Thyssen di Torino il 6
dicembre 2008, per l'Ilva Taranto il 18 aprile, l'unica forza nazionale
capace di associare le energie e trasformare anche questa occasione in
movimento di lotta, fuori dai Tribunali, nelle strade nelle fabbriche e
posti di lavoro
Certamente questa scadenza richiedeva una partecipazione di massa più
consistente. Tanti che avrebbero potuto esserci, sia pure nelle difficoltà
di un giorno feriale e in coincidenza con un periodo pieno di manifestazioni
nazionali, non hanno fatto tutto lo sforzo necessario per esserci realmente.
Questo dimostra quanto lavoro sia ancora da fare da parte della Rete.
La manifestazione ha portato in piazza a Torino non solo solidarietà e
denuncia ma anche le numerose proposte provenienti dalla piattaforma della
Rete, come da convegni che ci sono stati nelle passate settimane, Orvieto
tra questi, e dal fronte delle associazioni amianto che avevano tenuto un
mese prima un ricco convegno nazionale sempre a Torino.
Ora, però, anche da Torino viene l'appello a fare un salto di qualità e un
nuovo sforzo unitario, perchè il movimento cresca, influenzi la battaglia
per lo sciopero generale, per la lotta contro il governo Berlusconi che su
questo fronte tutela sempre più gli interessi dei padroni, ostacola i
processi, risponde negativamente alle richieste che vengono dagli operai,
dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni.
La manifestazione di Torino ha riportato anche l'attenzione sulla
repressione, licenziamenti fatti dai padroni nei confronti di lavoratori e
Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza, questioni che vanno ben oltre
il caso esemplare Dante De Angelis: dai cantieri navali di Palermo, all'ATM
di Milano, alle fabbriche bergamasche, agli attivisti denunciati, processati
e in alcuni casi già condannati, come a Ravenna, tutte battaglie che
richiedono il rafforzamento della Rete e l'azione diretta.
Nella manifestazione grande peso è stato dato negli interventi all'emergenza
nell'emergenza data dalle morti degli immigrati sui posti di lavoro che
subiscono clandestinità, precarietà, lavoro nero, schiavitù nei cantieri,
nei laboratori, nelle fabbriche. La giornata è stata dedicata all'ultima
vittima di questi crimini del capitale, crimini anche contro i diritti
umani, la morte di una giovanissima operaia cinese di 13 anni, ma anche
dell'operaio senegalese ucciso dal padrone e buttato in una campagna,
semplicemente perchè pretendeva il suo salario.
Per questo la Rete ha deciso di lavorare ad una nuova manifestazione
nazionale da realizzarsi in collaborazione con comitati e associazione degli
immigrati - scesi in piazza in maniera così impetuosa e massiccia il 17
novembre scorso.
Tutti questi temi - l'unità, le nuove campagne, la manifestazione degli
immigrati, insieme al potenziamento dell'ufficio legale, la partecipazione
ai processi,- primo fra tutti quello della Umbria Olii in cui sono attivi
l'associazione familiari Colletti e la rete umbra- la lotta contro la
repressione a dei lavoratori e rls -la ricerca di proposte mirate e
unificanti da proporre anche nella forma di leggi di iniziative popolari -
sono al centro dell'assemblea nazionale che la rete promuove per il 16
gennaio 2010 a Roma.

Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamorte at gmail.com
mailing list
bastamortesullavoro at domeus.it

15.12.09


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