[Redditolavoro] Ravenna, manifestazione contro il pacchetto sicurezza antimmigrati

cobas sc ravenna cobasravenna at libero.it
Tue Jan 12 16:33:49 CET 2010


Unità di classe operai italiani e immigrati

 

Costruire lo sciopero nazionale degli immigrati del 1° marzo

 

Con gli immigrati di Rosarno: prima sfruttati, poi sparati, ora deportati

 

Questa città e anche le sue istituzioni dichiarino apertamente che non
applicheranno il “pacchetto sicurezza” del governo

 

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe aderisce e partecipa alla
manifestazione antirazzista cittadina a Ravenna del 16 gennaio.

Va proseguita la mobilitazione a fianco dei lavoratori immigrati che ha
avuto il suo punto più alto con la manifestazione di 100 mila immigrati il
17 ottobre a Roma.

Padroni sempre più arroganti, razzismo di Stato e razzismo criminale e
fascista che si è dispiegato a Rosarno oggi e ieri a Castelvolturno,
respingimenti e aggressioni xenofobe attaccano pesantemente la condizione di
vita degli immigrati. Servono manifestazioni ovunque contro il governo e il
Ministero degli Interni , le sedi leghiste e razziste, servono iniziative ai
CIE dove i proletari immigrati sono stati deportati, serve organizzare nel
territorio una rete di contrasto e solidarietà contro il razzismo.

La vicenda di Niang Mor, e come lui tanti immigrati, che si è visto revocare
il permesso di soggiorno dalla Questura, nonostante fosse in Italia da
vent'anni, per la mancanza dei requisiti di reddito (non può stare in Italia
un immigrato con un salario da 610 euro!), incarcerato a Gorizia ed espulso,
è una vergogna di cui si è reso responsabile questo governo con il pacchetto
sicurezza. 

Come non bastasse, citiamo anche il caso di Ibrahim M'bodi, operaio 35enne
in un cantiere edile, che è stato ucciso nel Biellese dal datore di lavoro
con 9 coltellate perchè reclamava lo stipendio che da tre mesi non gli
veniva pagato.

Dopo essere sfruttati, sottopagati, dopo avere dato persino la vita per il
profitto dei padroni italiani (ormai sono moltissime le vittime di omicidi
bianchi nei luoghi di lavoro proprio tra i lavoratori immigrati, regolari e
non, e molti di essi vengono buttati per strada come bestie), secondo questo
governo, ma anche secondo le politiche securitarie, la cosiddetta lotta agli
"abusivi" dei sindaci-sceriffo come Matteucci a Ravenna (di “sinistra”) per
esempio, le sue dichiarazioni di apprezzamento delle decisioni del governo e
della ministra Gelmini sul limite del 30% per i figli degli immigrati nelle
scuole, i lavoratori immigrati vengono condannati alla paura e
all’invisibilità, ad una condizione di schiavitù disumana. 

Per questo il pacchetto sicurezza con l’odioso reato di clandestinità
costituisce un salto di qualità nell’attacco ai diritti degli immigrati e
dev’essere abolito. 

Così come è arrivato il momento di portare apertamente in piazza la parola
d’ordine della chiusura dei CIE, veri e propri lager di Stato.

Sosteniamo la Rete per la sicurezza sul lavoro e partecipiamo alla riunione
nazionale del 16 gennaio a Roma per preparare iniziative e la manifestazione
nazionale con al centro la lotta contro le morti sul lavoro degli operai
immigrati. Costruiamo assieme lo sciopero nazionale del 1 marzo.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe sostiene la piattaforma della
manifestazione del 17 ottobre a Roma ed invita i lavoratori immigrati ad
autoorganizzarsi in comitati di lotta, e mette a disposizione la propria
sede per uno sportello immigrati.

 

 

SLAI Cobas  per il sindacato di classe Ravenna  v. G. Di Vittorio,32.  

Tel: 339/8911853 e mail: cobasravenna at libero.it

 

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