[Redditolavoro] Fw: il signor castelli è un bugiardo

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Sun Jan 10 07:28:42 CET 2010


signor castelli è un bugiardo


IL SIGNOR CASTELLI E’ UN BUGIARDO

Il signor Castelli, noto esponente del
partito dei legaioli ed ex ministro della Giustizia, è un bugiardo: se fino 
al
pomeriggio di giovedì 7 gennaio avevamo qualche dubbio, con la sua 
apparizione
alla puntata, la stessa sera, di “Annozero” lo ha fugato totalmente.
Questo
ignobile personaggio, nel tentativo di rispondere agli attacchi che gli
provenivano da tutte le parti, ad un certo punto dice una cosa assolutamente
falsa, mascherandola alla meno peggio per farla passare come cosa giusta.
Ad un
certo punto, infatti, si inalbera per quanto sostenuto da Marco Travaglio 
circa
i rimborsi elettorali, per i partiti, a seguito delle elezioni: la tesi del
noto giornalista torinese è che tali rimborsi, che poi in realtà non sono 
altro
che una forma di finanziamento ai partiti (abolito da un referendum popolare
circa venti anni fa), vengono calcolati sul totale degli iscritti alle liste
elettorali, mentre secondo il parlamentare legaiolo questo non è vero, 
essendo
calcolati sulla percentuale dei voti ottenuta da ciascuna lista.
Siccome di
Castelli si può dire di tutto ma non che sia uno sprovveduto, non può 
sfuggire,
a chi è attento, che l’ignobile politicante razzista e xenofobo non 
smentisce
affatto l’affermazione del giornalista, si limita a specificare i criteri di
assegnazione dei rimborsi.
In effetti, è vero che i rimborsi vengono calcolati
in base alla percentuale ottenuta da ciascuna lista, ma è altrettanto vero 
che
il computo degli stessi è sul totale degli iscritti alle liste elettorali, 
non
sul totale dei voti espressi.
Per essere più chiari: in Italia ci sono circa 56
milioni di iscritti alle liste elettorali; per legge ogni partito ha diritto 
a
ben quattro Euro di rimborso per ogni voto espresso - sia esso valido, nullo 
o
bianco - ma, e qui sta l’inghippo, calcolato in percentuale.
Questo molto
semplicemente significa che chi non ha votato, o non ha espresso alcuna
preferenza, paga il rimborso ai partiti esattamente come gli altri.
Vediamo una
tabella ipotetica per esplicitare ancora meglio il nostro discorso.

Iscritti
alle liste elettorali: 56 milioni
Votanti: 40 milioni (il 71,43 per cento del
totale)
Voti validi: 33.000.000 (58,93 per cento del totale degli iscritti alle
liste elettorali, lo 82,5 per cento dei votanti)
Schede bianche: 2.000.000

Schede nulle: 5.000.000
Percentuali di voti alle liste:

Popolo delle libertà
30%
Lega Nord 15%
Partito democratico 18%
Unione democratici cristiani
  9%
Sinistra ecologia e libertà   6%
Rifondazione comunisti italiani   8%

Italia dei valori 10%
Altri   4%

Questa situazione dovrebbe, per
logica, portare alla suddivisione dei rimborsi elettorali, considerando 
tutti
coloro che si sono recati al seggio, in questi termini.

Popolo delle libertà
Euro   48.000.000 (4 Euro moltiplicati per il 30 per cento di 40.000.000, 
ossia
12.000.000)

Lega Nord        Euro 24.000.000

Partito democratico Euro
28.800.000

Unione democratici cristiani Euro 14.400.000

Sinistra ecologia e
libertà Euro   9.600.000

Rifondazione comunisti italiani Euro 12.800.000


Italia dei valori Euro 16.000.000

Altri Euro   6.400.000

TOTALE Euro
160.000.000

Nella realtà i conteggi andrebbero effettuati sul totale di coloro
che hanno realmente espresso un loro voto valido, cioè su 33.000.000, il che
porterebbe a tutte altre cifre, che riassumiamo qui sotto.

Popolo delle
libertà Euro   39.600.000 (4 Euro moltiplicati per il 30 per cento di
33.000.000, ossia 9.900.000)

Lega Nord Euro 19.800.000

Partito democratico
Euro 23.760.000

Unione democratici cristiani Euro 11.880.000

Sinistra
ecologia e libertà Euro   7.920.000

Rifondazione comunisti italiani Euro
10.560.000

Italia dei valori Euro 13.200.000

Altri Euro   5.280.000


TOTALE Euro 132.000.000

Ma questi signori si accaparrano in realtà molto
di più, grazie al trucco di cui abbiamo spiegato la dinamica poco sopra.


Popolo delle Libertà Euro 67.200.000 (4 Euro moltiplicati per il 30 per 
cento
di 56.000.000, ossia 16.800.000)

Lega Nord Euro 33.600.000

Partito
democratico Euro 40.320.000

Unione democratici cristiani Euro 20.160.000


Sinistra ecologia e libertà Euro 13.440.000

Rifondazione comunisti italiani
Euro 17.920.000

Altri Euro 31.360.000

TOTALE Euro 224.000.000

Insomma:
tutte le volte che si vota (ossia praticamente tutti gli anni), questa
gentaglia si infila in tasca - assolutamente indebitamente - secondo la 
tabella
di cui sopra che consideriamo abbastanza realistica, la bella cifra di
92.000.000 di Euro.
Il tutto nella più assoluta legalità: d’altronde le leggi
le fanno “pro domo loro”, mica per il popolo.

Torino, 09 gennaio 2010



Stefano Ghio - Torino

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