[Redditolavoro] Fwd: [Epicentro-solidale] ROMA3-Appello per il sit-in di controinaugurazione di martedì 16 febbraio-

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Sat Feb 13 09:39:26 CET 2010


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Subject: Fwd: [Epicentro-solidale] ROMA3-Appello per il sit-in di
controinaugurazione di martedì 16 febbraio-
From:    telviola_t28 at inventati.org
Date:    Sat, February 13, 2010 9:21 am
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-------- Original Message --------
Subject: [Epicentro-solidale] ROMA3-Appello per il sit-in di
controinaugurazione di martedì 16 febbraio-
Date: Fri, 12 Feb 2010 14:38:11 +0000
From: <angeltom at paranoici.org>
To: <epicentro-solidale at autistici.org>
Reply-To: epicentro-solidale at autistici.org



-Appello per il sit-in di controinaugurazione di martedì 16 febbraio-

Martedì 16 febbraio, presso la facoltà di Economia di Roma3, si terrà
l'inaugurazione dell'anno accademico, alla presenza del presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano. Questa celebrazione a nostro avviso è
totalmente fuori luogo: perchè l'università pubblica è a un passo
dall'affossamento, perchè il nostro ateneo calpesta i diritti dei/lle
lavorat* e degli/lle student* e perchè le nostre facoltà sono
continuamente
teatro di provocazioni e aggressioni da parte di fascisti di ogni risma.
In un contesto simile, ci domandiamo che senso abbia festeggiare l'inizio
di un nuovo anno accademico che potrebbe rivelarsi l'anno decisivo per il
passaggio verso la privatizzazione della nostra università, e invitiamo
per
questo gli studenti e le studentesse a partecipare al sit-in che si terrà
lo stesso 16 febbraio a partire dalle ore 8.30 davanti la facoltà di
Scienze Politiche di via Chiabrera.


-Privatizzazione e Fondazione Roma3-

L'Università italiana è sotto attacco da parte del governo che, per
fronteggiare la crisi, ha deciso di risparmiare sull'istruzione pubblica.
I
tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario hanno costretto gli Atenei
italiani a diminuire la qualità e la quantità dei servizi, che già in
precedenza non sono mai state brillanti. Il governo ha offerto una
scappatoia agli atenei: se non sono sufficienti i fondi pubblici
stanziati,
c'è la possibilità di costituire delle fondazioni private per intercettare
i finanziamenti da banche e imprese.
Roma3, che in materia di privatizzazioni è sempre all'avanguardia, ha già
pianificato il percorso da seguire. Il Consiglio di Amministrazione di
Roma3, infatti, in totale sintonia con la linea aziendalista e
privatizzatrice del governo, ha decretato che uno dei modi per limitare i
danni dovuti ai tagli all'FFO sarà la costituzione di una Fondazione
Roma3,
capace di ricevere i finanziamenti da parte dei privati. Ovviamente questi
finanziatori non sono enti di beneficenza, ma agiscono secondo la logica
del profitto: io do qualcosa per ottenere qualcos'altro. Un esempio di
tutto questo lo abbiamo visto con la questione della fondazione
Roma3-Maruffi: i fratelli Maruffi hanno sì donato “gratuitamente”
all'ateneo un casale del '600, ma in compenso hanno ottenuto un vitalizio
di circa 120.000 euro all'anno. Se a ciò si aggiungono le disposizioni
della futura riforma Gelmini, che prevedono che la metà del Consiglio
d'Amministrazione degli atenei dovrà essere costituito da privati, il
risultato è facilmente prevedibile: coloro che finanzieranno l'Ateneo
saranno gli stessi che siederanno al tavolo del CdA. Una privatizzazione
mascherata del nostro ateneo pubblico.

-Diritti dei lavoratori e i servizi agli studenti-

Nonostante gli ingenti tagli imposti dal governo, non possiamo dire che
Roma3 stia conducendo una seria politica di risparmio. Recentemente
l'ateneo ha mobilitato ingenti risorse finanziarie volte all'acquisizione
di una serie di stabili dentro e fuori Roma. Inoltre, l'Ateneo ha avviato
un processo di esternalizzazione dei servizi con esiti disastrosi tanto
per
gli studenti e le studentesse, quanto per i lavoratori e le lavoratrici.
Sinteticamente, prima dell'esternalizazzione l'ateneo pagava direttamente
i
lavoratori per offrire un certo servizio; dopo l'esternalizzazione
l'ateneo
paga una cooperativa affinchè eroghi quello stesso servizio; il problema è
che l'ateneo non solo non paga una cifra significativamente inferiore, ma
il servizio è stato notevolmente ridimensionato, qualitativamente e
quantitativamente. Il peggioramento del servizio è dato sia dalla
diminuzione del monte ore dei lavoratori, sia dal licenziamento o dal
trasferimento degli stessi in altre strutture. Il risultato: meno diritti
per lavoratori/trici e peggioramento del servizio offerto a studenti e
studentesse.
Siamo convinti che sia necessario unire le lotte dei lavoratori/trici e
degli studenti/esse, gli uni per tutelare il proprio diritto al lavoro,
gli
altri per difendere la qualità del servizio.

-Derive neofasciste-

Da sempre Roma3 è stata il laboratorio della destra radicale romana e i
gruppi universitari di destra (come ad esempio azione universitaria) sono
l'anello di congiunzione tra estrema destra e destra istituzionale. Tale
contesto ha fornito la cornice ideale a un'organizzazione neo-fascista
come
Blocco Studentesco per un tentativo di radicamento nell'ambiente
universitario e territoriale e per ottenere a Roma Tre quell'agibilità
politica che gli è stata negata nel resto degli atenei italiani grazie
all'azione degli/lle student* democratic* e antifascist*.
Blocco Studentesco è un'organizzazione studentesca neofascista che fa capo
a Casa Pound Italia, che si è resa nota in tutta Italia per episodi di
violenza, razzismo e criminalità comune. La nostra università non è immune
da questo fenomeno: dopo un anno passato ad aggredire ed intimidire gli/le
studenti/esse dell'ateneo, questi soggetti ora tentano di ripulire la
propria immagine mascherando la loro indole violenta e autoritaria dietro
una veste democratica. Tutto questo al fine di presentarsi alle prossime
elezioni studentesche e conquistare una carica istituzionale. Riconoscere
a
questi individui spazi di agibilità politica tali da permettergli di
organizzarsi e agire politicamente in questa università e quindi in questo
territorio costituisce un problema non solo per gli studenti ma anche per
la Roma democratica e antifascista.

Ci appelliamo quindi agli studenti e alle studentesse, ai lavoratori e
alle lavoratrici, alle associazioni, ai sindacati alle realtà
autorganizzate e a tutte le forze democratiche e antifasciste affinchè
partecipino a questo sit in per:

•	difendere il carattere pubblico e la qualità dell'istruzione contro le
logiche aziendaliste del governo nazionale e d'ateneo

•	lottare per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di Roma3,
contro le esternalizzazioni e a tutela della continuità occupazionale

•	difendere gli spazi di democrazia e di agibilità politica
nell'università e nel territorio contro il dilagare delle organizzazioni
neo, nazi e post fasciste


•        chiedere che venga rispettato il divieto costituzionale di
ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma



Assemblea Permanente Studenti/esse e Lavoratori/trici di Roma Tre contro
la riforma Gelmini

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