[Redditolavoro] dopo avere avvelenato tutti i pozzi della convivenza sociale ora passeranno alle singole persone?
marku at inventati.org
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Sat Feb 6 13:56:21 CET 2010
e quello non ha preso un euro e fortunartamente non ha licenziato nessuno
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2010/02/05/AMZ8mpLD-montezemolo_preso_dallo.shtml
e l'altro ci ha abbassato le tasse e sparso generosi aiuti a pioggia e
creato lavoro lautamente pagato
http://www.ilgiornale.it/interni/berlusconi_abbiamo_doppio_voti_crisi_noi_abbiamo_abbassato_tasse/politica-governo-berlusconi-elezioni-pdl-tasse-premier-consenso-aiuti_famiglie-lavoratori-crisi/06-02-2010/articolo-id=419810-page=0-comments=1
ma allora che cazzo volete
sempre a lamentarvi
e la scuola tagliata
e la disoccupazione
e la precarietà
e i redditi giù
e i mutui da pagare
ma non vi rendete di vivere nel paese più democratico ed egualitarista del
globo?
abbiamo (è il caso di dirlo) la classe dirigente che ci meritiamo
o no?
la cosa che più mi dispiace è che si dovrà versare altro sangue non per
avere sempre migliori condizioni generali di vita, ma solo per tentare di
recuperare quei diritti che giorno dopo giorno vegono bipartisanamente e
concertativamente distrutti a colpi di leggi
Giriamo le seguenti valutazioni in prima battuta. Sempre pù difficile...
Raccogliamo e rilanciamo l'appello di strutture del sindacalismo di base
per una mobilitazione generale e uno stato di agitazione nazionale e
intercategoriale, da costruire sui territori e nelle categorie
congiuntamente
Saluti ORA E SEMPRE RESISTENZA E LOTTA - Unione Sindacale Italiana
Un attacco devastante ai diritti dei lavoratori
Approvata dalla Camera la Proposta di Legge “Collegato Lavoro” ora passa
al Senato
Il Disegno di Legge “Collegato Lavoro” garantisce nuove tutele per le
aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro,
impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti.
Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo
sfruttamento del lavoro precario.
Diventerebbe legge la possibilità di derogare ai CCNL, “certificando”,
tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole
peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il
ricorso all’arbitrato.
Certificazione dei contratti e arbitrato: vi è la possibilità di assumere
lavoratori con il ricatto di sottoscrivere un contratto individuale
“certificato”, dove si certifica la “libera volontà” del lavoratore di
accettare deroghe peggiorative a norme di legge e di contratto collettivo,
e dove il lavoratore rinuncia preventivamente, in caso di controversia o
licenziamento, ad andare davanti al magistrato (rinunciando alla piena
tutela delle leggi): in questo caso, il giudice viene sostituito da un
collegio arbitrale che può decidere a prescindere dalle leggi e dai
contratti collettivi; massima discrezionalità, da parte del collegio
arbitrale, nei casi di vertenza per i lavoratori assunti con contratti
precari e atipici (determinati, cocopro ecc
).
Processo del lavoro: il giudice non può entrare nel merito delle scelte
organizzative e produttive poste dal datore di lavoro, non può più
contestare la sostanza, le ragioni più o meno giuste delle scelte
dell’azienda, ma deve limitarsi alla verifica dei requisiti formali delle
azioni aziendali: questo limite si rafforza soprattutto nei casi di
contratti di lavoro “certificati”, dove in giudice non può contestare le
deroghe peggiorative contenute negli accordi individuali; abolito l’obbligo
del tentativo di conciliazione prima del ricorso al giudice.
Licenziamenti: il giudice, nelle cause di licenziamento, deve “tener
conto” di quanto stabilito nei contratti individuali e collettivi come
motivi di licenziamento per “giusta causa” o “giustificato motivo”, deve
considerare, più che il diritto, la situazione dell’azienda, la situazione
del mercato del lavoro, il comportamento del lavoratore negli anni, ecc;
tramite i contratti “certificati” si possono certificare e rendere legali
motivi aggiuntivi (non previsti dalla legge e dai contratti collettivi) per
licenziare liberamente il lavoratore.
Impugnazione dei licenziamenti: per i licenziamenti invalidi o inefficaci,
per i contratti a tempo determinato, contratti cococo e a progetto, per i
lavoratori coinvolti nei trasferimenti di ramo d’azienda, per i lavoratori
che contestano forme di intermediazione del rapporto di lavoro (appalti e
somministrazione), a tutti questi è introdotta, per i tempi
dell’impugnazione, la prescrizione di 60 giorni a cui deve seguire, pena
nullità dell’impugnazione, il ricorso o la richiesta di conciliazione entro
i successivi 180 giorni. La nuova procedura ha effetto retroattivo.
Risarcimento per lavoratori a termine irregolari: nei casi di conversione
del contratto a tempo determinato, il risarcimento onnicomprensivo è
limitato tra 2,5 e 12 mensilità, il risarcimento può essere ridotto alla
metà se nel CCNL di riferimento è prevista una qualsivoglia procedura o
graduatoria di stabilizzazione. La norma ha effetto retroattivo.
Risarcimento per i contratti di collaborazione irregolari: il datore di
lavoro che, entro il 30.09.2008, abbia fatto una qualsiasi offerta di
assunzione al lavoratore in collaborazione, è tenuto unicamente a un
indennizzo limitato tra 2,5 e 6 mensilità.
Attività usuranti: per salvaguardare i “conti pubblici” si introduce tra
gli aventi diritto una ulteriore selezione per l’accesso alla pensione dei
lavoratori esposti ad attività usuranti (graduatoria in base ai contributi
versati).
Riforma degli ammortizzatori sociali: già “pagata” con l’ultima
contro-riforma previdenziale, il tempo concesso al Governo, per attuare la
riforma, slitta di 24 mesi.
Riordino enti previdenziali: delega al Governo per semplificare, snellire
gli enti previdenziali, con un rafforzamento delle competenze dei Ministeri
del Lavoro e della Sanità sugli stessi enti.
Riordino della normativa sui congedi e permessi di lavoro: a costo zero si
prevede una stretta sulle norme che regolano la materia, compresi i
premessi per handicap già in parte resi operativi.
Mobilità ed esuberi dei dipendenti pubblici: le procedure di messa in
mobilità e di esubero dei dipendenti pubblici si estendono anche nei casi
di trasferimento delle competenze dalla Stato agli enti locali o in caso di
esternalizzazione dei servizi.
Part time per i dipendenti pubblici: le amministrazioni possono revocare
la concessione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a
tempo parziale già adottati.
Aspettativa per i dipendenti pubblici: a richiesta possono essere
collocati in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza dell'anzianità
di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, ora anche per avviare
attività professionali e imprenditoriali.
Apprendistato: l’obbligo scolastico può essere assolto lavorando, già
dall’età di 15 anni, con contratti di apprendistato.
Assenze per malattia: obbligo di trasmissione telematica e di rilascio del
certificato di malattia esclusivamente dal medico convenzionato con il
Servizio Sanitario Nazionale (è esplicitamente previsto il licenziamento se
la mancanza è reiterata).
Lavoro interinale: estensione dei soggetti autorizzati all’attività di
intermediazione di mano d’opera: associazioni, enti bilaterali, e anche
gestori di siti internet.
Contratti di prestazione occasionale: estensione dei mini cococo per i
servizi di “badantato” per 240 ore all’anno solare.
Sanzioni: modifica delle sanzioni previste per il lavoro in nero, sulle
infrazioni sull’orario di lavoro, previste deroghe contrattuali a livello
territoriale e aziendale.
Insieme alla norme già approvate in Finanziaria (Legge 191/2009) che hanno
reintrodotto il lavoro in affitto a tempo indeterminato (staff leasing) ed
esteso l’utilizzo dei “buoni lavoro”, siamo di fronte al peggior attacco di
diritti dei lavoratori dopo il “Pacchetto Treu” e la Legge 30: non staremo
a guardare, sin da ora va proclamato lo stato di agitazione e la
mobilitazione generale.
http://www.youtube.com/watch?v=UubcJ46jx-Q&feature=PlayList&p=3353F645D9CFCB38&playnext=1&playnext_from=PL&index=46
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