[Redditolavoro] Fw: Sull’attacco alla sede regionale del PD a Palermo.
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Wed Dec 29 19:50:35 UTC 2010
Comunicato stampa
In merito ai fatti riportati dalla stampa in questi giorni circa l'attacco
alla sede regionale e provinciale del Pd a Palermo in via Bentivegna, il
movimento studentesco esprime la propria solidarietà ai giovani di Red Block
la cui sigla è stata pretestuosamente accostata alle scritte comparse
davanti il marciapiede e sulla saracinesca della sede del Pd.
Il movimento studentesco respinge tale provocazione funzionale al tentativo
di criminalizzare le lotte e le ragioni che esso esprime in particolare in
seguito alle mobilitazioni degli ultimi mesi culminate nelle grandi
manifestazioni del 14 e del 22 Dicembre.
Pertanto si invitano i giornalisti a partecipare all'assemblea-conferenza
stampa che si terrà all'Accademia di Belle Arti occupata giorno 30 Dicembre
alle ore 16:00.
Accademia di Belle Arti occupata
CAIL (collettivo autorganizzato accademia in lotta)
Collettivo Carlo Giuliani
Collettivo Studentesco Antiautoritario
Coordinamento studenti medi Palermo
Lettere e Filosofia per l'autoriforma
Red Block
Scienze per l'autoriforma
Studentato occupato Anomalia
martedì 28 dicembre 2010
Sull’attacco alla sede regionale del PD a Palermo.
Comunicato stampa
Le parole di smentita apparse ieri sull’Ansa e altre agenzie stampa circa il
nostro coinvolgimento nell'attacco dell’altro ieri notte alla sede regionale
del PD, si rifà ad una breve conversazione telefonica avuta tra un nostro
militante e una giornalista Ansa. Durante tale telefonata abbiamo espresso
la necessità di venire a conoscenza dei fatti per poi esprimere qualsiasi
presa di posizione eccetto quella riportata dall'Ansa stessa e da altre
agenzie e giornali sulla nostra totale estraneità al fatto in questione.
Dopo aver letto vari comunicati su internet e gli articoli di giornale,
siamo in grado di dichiarare che l'intera faccenda ci puzza alquanto.Molti
articoli mettono in connessione l'attacco alla sede del PD con un nostro
comunicato apparso sul nostro blog (www.redblock-it.blogspot.com) il 24
Dicembre dal titolo “Prendiamo le distanze da chi prende le distanze! Sui
fatti del 22 a Palermo”, in cui condanniamo le prese di distanza di alcuni
partiti e sindacati come Cgil,Mdu, UDU, Sel, Cobas e anche il PD.
Ci fa pensare molto la dichiarazione di Giovane Italia sull'accaduto, unica
organizzazione politica che punta il dito contro di noi a poche ore dalla
notizia, ricordiamo che nel nostro ultimo comunicato critichiamo aspramente
il ruolo che hanno avuto i neofascisti per l'appunto di Giovane Italia nel
creare confusione tra gli studenti tramite sigle fittizie da loro create
come "studenti in movimento" con il fine di strumentalizzarli.
Praticamente è dall'inizio dell'autunno che smascheriamo questo loro
tentativo di infiltrazione nel movimento studentesco (basta consultare i
nostri comunicati del 25 novembre, e del 13 e 27 ottobre), con il risultato
che i loro cortei hanno visto la partecipazione di poche centinaia di
studenti a fronte delle decine di migliaia portate in piazza dal movimento
studentesco ed infine con il fatto che già da molte settimane gli studenti
non ci cascano più e di conseguenza Giovane Italia non ha più avuto la
possibilità di organizzare cortei sotto sigle fittizie. Quando Giovane
Italia ha indetto “il corteo dei giovani studenti di destra” usando la
propria sigla è stato un flop totale. Adesso i camerati tentano di tornare
sulle scene criminalizzando le centinaia di studenti che hanno resistito
alle cariche e ai lacrimogeni della polizia e attribuendo “all’estrema
sinistra” l’intento di “alzare il clima di scontro contro le forze dell’ordine,
le istituzioni ed i partiti per destabilizzare il paese”, addirittura!
Si può dire che ormai il nostro paese è totalmente destabilizzato e in
tensione sociale permanente a causa delle politiche antipopolari di questo
governo che non fa altro che scaricare la crisi sui lavoratori e le masse
popolari, non c’è certo bisogno “dell’estrema sinistra” per questo!
La verità è che forse diamo fastidio a qualcuno in questa città ma non
solo …
Pochi giorni dopo i “fatti dell’Umberto”, a Roma in occasione della
manifestazione della Fiom del 16 Ottobre, siamo stati tra i pochissimi
insieme a proletari comunisti e allo Slai Cobas per il sindacato di classe e
a singoli operai, lavoratori e studenti ad interrompere l’intervento dell’allora
segretario della Cgil Epifani chiedendo a gran voce lo sciopero generale.
Anche in quell’occasione il ministro Maroni aveva paventato il “pericolo
infiltrati”.
Tutto questo per dire che portiamo avanti coerentemente le nostre battaglie
politiche sia tra i lavoratori che tra gli studenti che tra le masse in
generale, questo sicuramente da fastidio a chi come dopo gli scontri del 14
a Roma e del 22 a Palermo cerca di dividere gli studenti in buoni e cattivi.
Tutta questa faccenda ci sembra l'ennesimo tentativo di criminalizzare un
intero movimento come quello studentesco ed in particolare chi porta avanti
pratiche radicali all’interno di esso.Non è la prima volta che finiamo sotto
tiro e che provano a criminalizzare la nostra sigla.
Già per i famosi “fatti dell'Umberto”, dove per un volantinaggio organizzato
da vari antifascisti tra cui nostri compagni, la stampa ha puntato il dito
contro la nostra organizzazione parlando addirittura di uno scontro mai
avvenuto davanti la scuola con i neofascisti di Casapound (smentito dai
neofascisti stessi), inoltre le prime notizie riportavano l’arresto di
nostri compagni, cosa non vera.
La polizia in seguito agli arresti in quell'occasione ha provato durante gli
interrogatori ad "estorcere" confessioni agli arrestati perchè dichiarassero
di appartenere alla nostra organizzazione, cosa che abbiamo smentito
prontamente sia noi che gli arrestati stessi. Da ricordare che nei giorni
che precedettero “i fatti dell’Umberto”, venne fuori la copertura che la
digos dava ai neofascisti di Casapound nelle loro scorribande notturne. Cosa
che denunciammo pubblicamente tra gli studenti ei lavoratori e che
sicuramente avrà infastidito le due parti complici.
Adesso arriva l'ennesima montatura contro chi si ribella in linea con la
“strategia della tensione” che prende corpo nelle dichiarazioni dei ministri
Gasparri, La Russa e Maroni riferendosi alla possibilità che “potrebbe
scapparci il morto” riferendosi agli scontri del 14 Dicembre a Roma, la
storia del nostro paese ci insegna che quando gli esponenti di governo fanno
simili dichiarazioni ciò è indice della loro stessa volontà di reprimere più
aspramente i movimenti sociali e di cercare essi stessi “il morto”.
Non ci stupiamo e non ci facciamo intimidire dalle ennesime provocazioni e
montature.
Continueremo il nostro lavoro politico consci del fatto che non siamo noi
quelli ad avere paura.
Red Block
__________ Informazione NOD32 5741 (20101229) __________
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