[Redditolavoro] DONNE IN BILICO - MANIFESTAZIONE A ROMA MARTEDI 21 DICEMBRE

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Questo è il testo del volantino distribuito
all'iniziativa autorganizzata dalle lavoratrici
dei canili comunali, fatta oggi 21 Dicembre 2010
a Roma...presso l'albero di Natale a Piazza Venezia..
LA LOTTA PROSEGUE...DOMANI 22 CI STA LA
TRATTATIVA CON SINDACATI CGIL, CISL , USI AIT
e le rispettive rappresentanze di lavoratori e lavoratrici
riceve e trasmette Unione Sindacale Italiana info usiait1 at virgilio.it

DONNE IN BILICO
TRA UN PRESENTE DA PRECARIE
E UN FUTURO DA DISOCCUPATE

Oggi, martedi 21 dicembre, dalle ore 11, manifestazione
a P.zza Venezia delle lavoratrici dei canili comunali in lotta
per la tutela del lavoro e dei diritti degli animali.
Contatti: 3384856095 - 3404556511
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DONNE IN BILICO
TRA UN PRESENTE DA PRECARIE
E UN FUTURO DA DISOCCUPATE
112 LAVORATORI DEI CANILI COMUNALI
DI CUI 75 DONNE
DA OLTRE DUE ANNI SONO OSTAGGIO
DELLA INCAPACITA’ E DELLA IRRESPONSABILITA’
DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE
CHE NON RIESCE A DARE RISPOSTE E CERTEZZE.
LE PROPOSTE FATTE DAL COMUNE DI ROMA PER RISOLVERE
“IL PROBLEMA” SONO STATE
CO.CO.PRO. CONTRATTI A PROGETTO
 RIDUZIONE DELLE ORE LAVORATIVE CON CONSEGUENTE DIMINUIZIONE SALARIALE
 TAGLI PESANTI DEL PERSONALE
 LICENZIAMENTI COLLETTIVI

NOI COME DONNE E COME MADRI
NON INTENDIAMO RESTARE IMMOBILI
MENTRE ALTRI DECIDONO PER NOI
IN MANIERA SCELLERATA.

CHIEDIAMO A QUESTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E REGIONALE RISPOSTE CERTE
PER UNA STABILITA’ OCCUPAZIONALE,
PER DARE UN FUTURO AI NOSTRI FIGLI.

LA NOSTRA VITA E QUELLA DEI NOSTRI FIGLI
NON E’ E NON SARA’ MAI IN SVENDITA

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RITORNO AL PASSATO
Da circa due anni in mezzo lo scenario che si prospetta per il futuro
dei canili comunali è molto incerto.
Inizialmente si era parlato di un bando europeo
(aperto al profit e non); ora addirittura si parla di un affidamento
diretto della gestione dei canili comunali all’ASL Roma D,
che avrà in convenzione la gestione di tutti i servizi.
Una scelta di comodo,
soprattutto una scelta che ci riporta indietro di più di dieci anni.
Infatti come ai tempi di Porta Portese
(canile comunale gestito dall’ASL negli anni ‘90)
Si rischia di ritornare alle “soppressioni facili” per la mancanza di
fondi e la negligenza di alcuni dirigenti veterinari che avevano poco
a cuore il
BENESSERE DEGLI ANIMALI.

Anziché incentivare il lavoro sul territorio, le sterilizzazioni dei
cani e dei gatti liberi, le colonie feline e i CLA (cani liberi
accuditi),
le adozioni degli animali detenuti nelle strutture comunali si sceglie
la scorciatoia più facile, adottando un punto di vita che riduce la
vita e la libertà di migliaia di esseri viventi ad una semplice
emergenza sanitaria e ad un peso economico da risolvere nel modo più
veloce,
economico e crudele possibile.

QUESTO E’ QUELLO CHE HA IN MENTE LA GIUNTA ALEMANNO
PER IL PROSSIMO ANNO.

Del resto cosa conta la vita di un cucciolo di pochi mesi di fronte
alla Formula 1, gli affari degli amici palazzinari, le colate di
cemento che distruggono quanto resta dell’agro romano, le assunzioni
di parenti, amici e amichette di turno? A risolvere il problema del
sovraffollamento dei canili e dei gattili e del randagismo, di quegli
animali ancora liberi e semi selvatici che con la loro presenza
deturpano i nuovi quartieri residenziali costruiti da Caltagirone,
Carlino e soci, ci penseranno deportazioni di massa in misteriose e
oscure strutture private, mancanza di fondi, insufficiente
alimentazione, epidemie di cimurro e gastroenterite.
E, se servisse, una puntura di Tanax, spacciata per clemente “eutanasia”.



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