[Redditolavoro] Dalla Torre di via Imbonati

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Fri Dec 3 08:49:22 CET 2010


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Dalla Torre di via Imbonati

Dopo quasi un mese Abdel e Marcelo sono scesi dalla Torre. Una decisione 
“forzata” da alcuni eventi: in primis le condizioni fisiche, in particolare di 
Abdel, deterioratesi con l'arrivo del freddo intenso di questi giorni; e, poi, 
la “necessità” di fare il punto della situazione e decidere il proseguo delle 
iniziative.
Ma, come Abdel e Marcelo hanno scritto nel loro comunicato di oggi, questa 
discesa non è la fine della lotta, ma, a partire dalla determinazione di chi è 
salito a 40 metri d'altezza, unite alla solidarietà che si è sviluppata in 
queste settimane, al fatto che il presidio sotto la Torre ha dato coraggio ad 
uscire e venire allo scoperto a molti immigrati, in maggioranza magrebini ed 
egiziani, ma non solo, che hanno gridato la loro ribellione contro la barbarie 
di questo governo.
Certo non sono state facili queste settimane perchè oltre all'ossessiva, 
arrogante, provocatoria presenza delle forze del disordine, il presidio è stato 
attraversato da falsi amici parolai “solidali”, i quali nei momenti in cui era 
davanti gli occhi di tutti la brutalità di questo governo, di questo Stato 
scagliato contro la civiltà delle richieste degli immigrati, hanno sbandierato 
parole quali “la nostra lotta deve essere pacifica” oppure come hanno fatto 
anche una piccola parte del comitato immigrati legati a Cgil e cisl, ma anche a 
rifondazione, che hanno portato via amplificazione e cucina da campo, mostrando 
il loro vero volto nel tentativo di dividere tra immigrati buoni e “pacifici” e 
immigrati “cattivi”. Ma tutto questo è stato respinto a partire da chi era 
salito sulla torre e ha messo in gioco, nel senso letterale del termine, la 
propria stessa vita, non per interessi personali, ma per interessi di tutti gli 
oppressi.
Oggi la situazione è questa: Abdel era stato male in mattinata e dopo 
estenuanti trattative era stato visitato da un medico poliziotto, che aveva 
constatato una grave forma di blocco renale. Se da un lato era necessario una 
immediata discesa di Abdel e il suo ricovero in ospedale, dall'altro ciò non 
era praticabile per il rischio di dover subire lo stesso trattamento dei dieci 
immigrati di Brescia espulsi. Un tira e molla in cui Abdel, fino all'ultimo, 
era determinato a non scendere, a costo della propria vita. Dopo una 
“trattativa”, di cui non si conoscono i particolari, Abdel è sceso ed è stato 
ricoverato all'ospedale Niguarda, e da ultime notizie giunte al presidio, sta 
bene. Alle 18 circa è stata la volta di Marcelo di lasciare “l'appartamento”, 
giustamente occupato in questo mese di lotta, accolto con un lunghissimo 
applauso, slogan, affetto, di una sessantina di immigrati e compagni italiani. 
In tanti volevano abbracciarlo ma questo è stato possibile, in maniera fugace, 
solo per la sua compagna. Poi, scortato da un esagerato dispiegamento di mezzi 
e uomini, due blindati-4/5 macchine digos e un'ambulanza, è stato portato anche 
lui al Niguarda.
Le prime decisioni ed iniziative sono: 1) il presidio non smobilita, almeno 
sino a giovedì della prossima settimana; 2) per sabato mattina dovrebbe esserci 
una manifestazione, a cui hanno aderito gli studenti, di cui nelle prossime ore 
uscirà comunicato; 3) la presenza di una rappresentante del Comitato Immigrati 
al presidio di sabato 4 dicembre a Paderno Dugnano, promossa dalla Rete 
Nazionale per la Sicurezza sui Posti di Lavoro, ad un mese dallo scoppio alla 
ureco; 4) il 7 dicembre presenza in Piazza della Scala, all'interno delle 
mobilitazioni di contestazione, che ogni anno sin dal lontano 1968, vedono 
lavoratori, studenti, associazioni, gridare il loro disprezzo alla ricca 
borghesia che va a teatro, mentre i lavoratori perdono il lavoro, ai giovani 
studenti, precari, viene rubato il futuro.
Ma riteniamo sia necessario che tutti quelli che in questi giorni sono stati 
solidali con gli immigrati, coerentemente, costruiscano piccole iniziative per 
allargare e costruire, come espresso dagli immigrati in lotta, quell'unità tra 
lavoratori-studenti-precari italiani e lavoratori-studenti- precari immigrati, 
per sconfiggere le politiche razziste di questo governo. Per questo riteniamo 
positiva l'iniziativa promossa dal c.o.a Transiti, in via Padova, contro le 
politiche repressive e razziste del governo e della giunta Moratti.
Nei prossimi giorni, come circolo, volantinaggi informativi in via Padova e 
luoghi di lavoro

proletari comunisti Milano
prolcom.mi at tiscali.it



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