[Redditolavoro] STUDENTI IN RIVOLTA CONTRO LA GELMINI: l'approvazione della legge alimenta la ribellione

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Wed Dec 1 10:02:04 CET 2010


da http://proletaricomunisti.blogspot.com/

Le grandi manifestazioni di ieri degli studenti di tutto il paese hanno 
dimostrato l’immensa volontà di continuare la protesta contro la legge gelmini 
e il governo berlusconi non lasciando fuori nessuno di coloro che appoggiano la 
riforma, dalla confindustria alla stampa, occupando i luoghi simbolo del potere 
politico ed economico, dai palazzi alle stazioni ferroviarie.

L’approvazione del decreto alla Camera dei deputati dimostra il totale 
disprezzo che questa “classe politica” al potere ha per le masse popolari 
giustamente in rivolta, in questo caso centinaia di migliaia di giovani che non 
si lasciano ingabbiare dalle chiacchiere del potere o della finta opposizione 
che nella sostanza è d’accordo con la riforma ma che pensa solo che ci 
vorrebbero più soldi per applicarla.


Ha dimostrato anche tutta l’inconsistenza di chi straparla di giovani e del 
loro futuro, come la cgil all’ultima manifestazione nazionale, ma poi non alza 
un dito per appoggiare il movimento. Né partiti né sindacati hanno fino a 
questo momento indetto uno sciopero di categoria né tanto meno uno sciopero 
generale oramai assolutamente indispensabile.

Il governo e tutti coloro che non vogliono opporsi seriamente hanno di fatto 
lanciato con l’approvazione della legge un’altra sfida a tutto il movimento 
degli studenti e dei giovani e meno giovani oramai precari universitari.

Questa riforma è fortemente voluta dalla Confindustria della Marcegaglia, dal 
sindacato dei padroni, lo stesso che prova ad eliminare, con il sostegno attivo 
del governo, i diritti dei lavoratori per schiavizzare modernamente gli 
operai.

Lo scontro adesso continua fino al ritiro del ddl Gelmini. Il passaggio al 
senato segnerà altri momenti importanti della lotta che si deve sviluppare in 
piena autonomia e durante la quale tutti sono chiamati a schierarsi.

I blocchi della polizia davanti al palazzo del potere a difesa di un gruppo di 
delinquenti al totale servizio dei padroni non hanno fermato gli studenti che 
hanno provato a rimuovere gli ostacoli. 

Le cariche della polizia non possono più scoraggiare giovani che hanno 
afferrato la sostanza della posta in gioco: il loro futuro.

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riproduciamo il comunicato del 26 novembre 2010


Grandiosa giornata di lotta del movimento degli studenti ieri, università, 
strade, monumenti, invase da una marea montante di giovani, che dice basta ed è 
ben determinata a lottare fino in fondo per il ritiro della riforma Gelmini e 
se possibile per le dimissioni del ministro e la caduta del governo.

Questo movimento gode del consenso delle masse popolari perchè la riforma 
taglia l'università, nega il diritto allo studio ai giovani di provenienza 
proletaria e popolare, mette sempre più l'università al servizio degli 
interessi dei padroni, ne umilia la funzione culturale e critica, la riforma 
Gelmini è la stessa che licenzia una marea di insegnanti precari e di 
lavoratori della scuola, mentre sposta fondi verso le scuole privati e 
clericali, la riforma Gelmini è un tassello della politica antipopolare del 
governo, della discarica della crisi sui proletari e le masse.

Il movimento degli studenti raccoglie e porta avanti il vento dell'ovest che 
viene dalle grandi lotte studentesche che attraversano tutti i paesi europei e 
gli stessi USA, che hanno avuto nei giorni scorsi come epicentro prima la 
Francia, poi la Gran Bretagna.

Il movimento degli studenti va più avanti delle lotte operaie e precarie che 
si sviluppano nel paese, rompe con processioni e forme puramente difensive di 
lotte, assedia i palazzi, si sviluppa in forme generali simultanee e con 
quotidianità crescente, non si intimorisce di fronte alla violenza poliziesca 
lanciata dal governo contro di esso e in questo assolve a una funzione di 
avanguardia verso l'insieme del movimento operaio e proletario e 
all'opposizione politica e sociale contro il governo Berlusconi, attuale 
comitato di affari della borghesia imperialista italiana, soggetto trainante 
del moderno fascismo come tendenza al regime, sostenuta in diverse forme da 
tutti i partiti parlamentari, dalla maggioranza dei sindacati confederali.

Per questo bisogna sostenere con forza e decisione il movimento degli 
studenti, difenderne anche l'autonomia dai partiti parlamentari e dai sindacati 
confederali, ma il miglior sostegno e quello di mobilitarsi verso le fabbriche, 
le lotte operaie, il movimento dei precari e disoccupati, non tanto e non solo 
per sostenere e partecipare alle manifestazioni, ma per seguirne l'esempio 
assediando i palazzi del potere e i luoghi simbolo delle città, bloccando 
strade e ferrovie, lavorando per uno sciopero generale nazionale che paralizzi 
il paese, imponga la caduta del governo Berlusconi e ponga una ipoteca contro 
ogni governo che non raccolga le esigenze delle masse in lotta.

proletari comunisti





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