[Redditolavoro] Palermo: la lotta della lavoratrici/ori coop sociali
cobas_slai_palermo at libero.it
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Fri Apr 30 16:02:05 CEST 2010
Continua la lotta delle lavoratrici e lavoratori delle Cooperative sociali, in
servizio nelle scuole superiori di Palermo e provincia come assistenti
igienico/sanitari agli studenti in situazione di handicap.
Determinati e combattivi, mettendo in campo in questi mesi diverse assemblee e
iniziative di protesta al palazzo della provincia regionale di Palermo, alla
Rai, alla sede del Giornale di Sicilia. in difesa del posto di lavoro, le
lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di scioperare e di bloccare il servizio
perché vogliono garanzie circa il rinnovo del contratto di lavoro in scadenza a
giugno sul quale la Provincia Regionale di Palermo ha continuato a non dare
risposte certe e sono contro la cosiddetta procedura di accreditamento, cioè la
scelta diretta degli operatori da parte delle famiglie, che la Provincia
vorrebbe iniziare a mettere in atto al posto del bando di appalto, secondo un
orientamento nazionale che sta via via prendendo piede anche in altri settori
pubblici e che non farebbe che creare solo maggiore precarietà e non
stabilità lavorativa.
La sola notizia dell’intenzione di scioperare che si è subito diffusa,
parliamo di lavoratrici e lavoratori che dopo dieci anni hanno partecipato per
la prima volta ad un’assemblea sindacale in orario di lavoro organizzata dallo
Slai cobas per il sindacato di classe e per i quali la parola sciopero era come
se nell’ambito del loro settore non dovesse esistere sempre ricattati e
minacciati di licenziamento dai padroncini delle coop e sempre frenati nelle
azioni di lotta dai sindacati di cui precedentemente facevano parte, in larga
parte la Cgil, ha fatto seriamente preoccupare istituzioni e cooperative.
Questa volta nessuna scusa è spuntata da parte del Presidente Avanti per
rifiutarsi di incontrare i lavoratori che guarda caso sono stati subito
convocati al palazzo della provinicia.
Un centinaio di lavoratrici e lavoratori hanno presidiato il palazzo della
provincia nella giornata in cui si è svolto l’incontro al quale ha partecipato
una folta delegazione che è stata imposta dai lavoratori contro le disposizioni
del Presidente Avanti che voleva farne salire solo due o tre al massimo.
Si è trattato di una discussione piuttosto articolata in cui le lavoratrici e
i lavoratori non si sono affatto fatti intimorire dall’atteggiamento alquanto
arrogante del presidente Avanti, al contrario i lavoratori hanno denunciato con
forza la condizione lavorativa di precarietà e sfruttamento sancita da un
capitolato che prevede contratti di lavoro a tempo indeterminato sulla carta
perché impediscono di lavorare ed essere pagati tutto l'anno costringendoli a
rimanere inattivi e senza stipendio nei tre mesi estivi e durante le vacanze
natalizie e pasquali;
hanno detto che contrasteranno con ogni mezzo l’eventuale avvio della
procedura di accreditamento e su questo è stato portato con forza anche l’
esempio concreto di ciò che è in atto a Palermo, già da un anno a quasta
parte, nel settore delle coop sociali riguardante i lavoratori assistenti alla
comunicazione nelle scuole per i ragazzi con problemi uditivi i quali in una
nostra assemblea sindacale hanno denunciato gli effetti assolutamente negativi
di tale procedura: scelti direttamente dalle famiglie, non hanno alcuna
garanzia di continuità lavorativa, la chiusura del ciclo quinquennale di studi
dello studente diventa un incubo perché “se l’anno prossimo nessuna famiglia ci
sceglie che facciamo?”
Altro che qualità e migliore offerta del servizio, come si va vantando sui
giornali il Presidente della provincia Avanti, ma l’innestarsi invece di veri e
propri meccanismi di sudditanza tra la famiglia “datrice di lavoro”e l’
operatore sociale “assunto” che pur di non perdere le simpatie della famiglia
si accontenta di fare anche servizi che non gli spettano; una lavoratrice ha
raccontato che essendo lo studente di cui si occupa all’ultimo anno di scuola,
stava pianificando con il proprio marito di fare un figlio “almeno prendo l’
indennità di maternità fuori nomina se non dovessi essere scelta l’anno
prossimo, ma è normale che si debbano fare figli non per scelta ma per
costrizione???”;
infine alquanto arrabbiati le lavoratrici e i lavoratori hanno anche
rinfacciato al Presidente Avanti e ai dirigenti presenti, che per tutto il
tempo sembrava avessero le spine sulle sedie, la loro grande "solerzia" in
tempi elettorali verso le esigenze dei lavoratori, ma oggi che fine hanno fatto
le tante promesse di stabilizzazione, internalizzazione e via dicendo????
Dinanzi alla determinazione e protesta delle lavoratrici e dei lavoratori che
hanno chiaramente detto che non molleranno nella lotta, seguiranno passo passo
i lavori per il nuovo affidamento del servizio per i prossimi due anni,che
presenteranno al consiglio provinciale un documento con le proposte circa i
nuovi contratti, l’aumento delle ore, la copertura lavorativa dei 12 mesi,
aprendo anche un altro fronte con la Regione Siciliana che stanzia le risorse
finanziarie, il Presidente e compagnia sono stati costretti a parlare di
“bacino bloccato di lavoratori” che in una forma o nell’altra non perderebbero
il lavoro.
Vedremo, la lotta continua…
Lavoratrici e lavoratori Cooperatove sociali
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe
Via G. del Duca, 4 Palermo
340/8429376 - cobas_slai_palermo at libero.it
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