[Redditolavoro] un articolo notevole...
cybergodz
cybergodz at ecn.org
Fri Apr 30 09:16:08 CEST 2010
che penso valga la pena leggere
byebye
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http://www.senzasoste.it/internazionale/evo-morales-i-polli-transgenici-l-omosessualita-e-i-sicari-della-disinformazione
Evo Morales, i polli transgenici, l'omosessualità e i sicari della
disinformazione
Il presidente boliviano Evo Morales, il "narcoindio fuori di testa", per
dirla alla Oscar Giannino, l'avrebbe fatta grossa. Nel suo ruralismo
fondamentalista avrebbe affermato, in sede della "Conferenza Mondiale
dei popoli sul cambiamento climatico" tenutasi a Cochabamba, che
l'omosessualità e la calvizie dipendono dai polli transgenici.
Apriti cielo, destra e sinistra si sono unite nella lotta contro il
troglodita boliviano. Le associazioni gay d'un lampo dimenticano il
cardinal Bertone per scagliarsi contro il presidente boliviano. Ma sarà
andata proprio come la raccontano? Cronaca dell'ultimo caso di
diffamazione a mezzo stampa di un leader del sud del mondo calunniato
sistematicamente dai media del nord.
Dall'ABC di Madrid, il quotidiano monarchico spagnolo che darebbe
ragione al cardinal Bertone perfino se proponesse di fucilare gli
omosessuali, giù giù fino all'ultimo circolo gay di periferia di Europa,
dalla Stampa di Torino, che virgoletta una dichiarazione completamente
inventata, attribuendola a Morales "Se mangi Ogm diventi gay" fino a
Gay.it, tutti sono insorti contro quel cavernicolo del presidente
boliviano Evo Morales. Appena più accorto è l'ineffabile Rocco Cotroneo,
che sul "Corriere della Sera" virgoletta infedelmente Morales ma poi ci
spiega che quel virgolettato taroccato è solo la sua interpretazione
autentica del senso del discorso di Morales.
Cosa ha detto di così terribile Evo Morales, nell'ambito di un incontro
molto importante e del quale i media si sono interessati solo come
occasione di diffamazione? Evo, nell'ambito di una serie di esempi
banali sui guasti che l'attuale modello di sviluppo apporterebbe, ha
citato, tra l'altro, la Coca-Cola che sarebbe in grado di stappare un
bagno otturato, i transgenici colpevoli di causare la calvizie e i polli
strafatti di ormoni che sarebbero causa di disfunzioni sessuali per gli
uomini. Non un gran discorso, ma Evo non è Rita Levi Montalcini, né la
Bolivia è un paese all'avanguardia nelle scienze biotecnologiche.
Testualmente Evo dice: "Il pollo che mangiamo è pieno di ormoni
femminili. Perciò quando gli uomini mangiano questi polli possono avere
delle deviazioni nel loro essere uomini".
Tutto qui: scientificamente fondata o infondata che sia, l'affermazione
del leader contadino e indigeno boliviano è un passaggio di un lungo
discorso nel quale in nessun momento parla di omosessualità. Inoltre il
presidente boliviano, la lingua madre del quale è l'aymara, che in
spagnolo si esprime con un linguaggio per nulla forbito e che non ha mai
fatto in passato dichiarazioni che potessero essere considerate
omofobiche, appare chiaramente riferirsi, a meno che non si stia
cercando artatamente lo scandalo, a disfunzioni, problemi erettili o
simili, che effettivamente molteplici studi scientifici collegano
all'assunzione di carni con ormoni. Perché le organizzazioni omosessuali
si sentono chiamate in causa da una dichiarazione così banale e che non
parla di loro? Perché centinaia di giornali nel mondo manipolano le
parole di Evo per far credere che abbia parlato di omosessualità? Perché
per Evo Morales si possono mettere tra virgolette parole mai dette?
Ai media poco importa di quello che Evo ha realmente detto, peraltro
facilmente disponibile su youtube. Importa cosa mettere in bocca ad Evo
Morales per denigrarlo. Ed ecco così la menzogna della Stampa, "Se mangi
Ogm diventi gay", quella di gay.it che virgoletta: "Gli ormoni nei polli
fanno diventare omosessuali", o i grandi disinformatori di El País di
Madrid che titola a tutta pagina: "Evo Morales vincola i transgenici
all'omosessualità" per poi (politicamente corretti?) imboccare ad
associazioni gay spagnole il compito di dare del barbaro ad Evo e
completare l'operazione di sicariato mediatico facendo concludere "tali
affermazioni sono ancora più inaccettabili perché pronunciate da un
governante che si definisce progressista e di sinistra". Peccato che,
semplicemente, Evo non abbia mai detto ciò ma tutto serve per
raggiungere l'obbiettivo dell'intera operazione: fare in modo che chi da
sinistra guarda con simpatia a Evo Morales possa dissociarsene.
Ricordiamo che "virgolettato", in termini giornalistici (Cfr.
Devoto-Oli) vuol dire "Riportato fedelmente, parola per parola;
testuale". Vuol dire in pratica che un giornalista, usando le
virgolette, si prende la responsabilità di testimoniare che quello che
ha detto tizio è riportato alla lettera, perché ascoltato con le proprie
orecchie o ampiamente verificato. Se virgoletta qualcosa che non è mai
stato detto sta mancando a un preciso dovere professionale. E' ben
difficile, o foriero di guai anche giudiziari, virgolettare il falso per
Silvio Berlusconi, Massimo D'Alema o anche per Tony Blair o George Bush.
Ma virgolettare il falso, aggravare, distorcere, far dire qualcosa di
ridicolo o inaccettabile che non è mai stato detto, addirittura
ribaltare dichiarazioni, è titolo di merito per la stampa italiana ed
europea quando si parla di dirigenti politici latinoamericani, Evo
Morales, Hugo Chávez o Pepe Mujica.
Falsificare le dichiarazioni (Cfr. l'archivio di questo sito), è una
delle maniere preferite per i disinformatori di professione per
innescare l'ennesima campagna di diffamazione orchestrata contro un
dirigente politico latinoamericano. Sembra di ritornare a quando nel
gennaio 2006 il presidente venezuelano Hugo Chávez fu tenuto per
settimane sulla graticola per presunte dichiarazioni antisemite, anche
quelle rivelatesi completamente inventate, come fu successivamente
testimoniato tra l'altro (nel silenzio dei media che avevano diffamato
Chávez) da diverse associazioni ebraiche venezuelane e statunitensi.
La calunnia, il virgolettato falsificato su Evo Morales omofobico,
infesteranno la Rete per secoli e ancora una volta sarà impossibile al
presidente boliviano (gli ambasciatori del quale non hanno un budget per
sostenere cause per diffamazione) esercitare un elementare diritto di
rettifica. Tutto però serve a denigrare i dirigenti politici
integrazionisti latinoamericani ed occultare le loro proposte e
realizzazioni. Qualcuno di voi ha sentito parlare in positivo delle
proposte di Evo Morales a Cochabamba per salvare il pianeta? Anche noi,
per occuparci della diffamazione orchestrata dai media, dovremmo
occuparcene un'altra volta.
di Gennaro Carotenuto http://www.gennarocarotenuto.it
per Latinoamerica http://www.giannimina-latinoamerica.it
Gennaro Carotenuto su http://www.gennarocarotenuto.it
aprile 2010
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