[Redditolavoro] amianto: TA occupata l'Inail
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Mon Apr 26 19:44:32 CEST 2010
COMUNICATO STAMPA DEL 26.4.2010
Oggi più di 50 operai delle Belleli, dell'Arsenale e dell'Ilva di prima
mattina hanno occupato la sede dell'INAIL di Taranto, per rivendicare con
forza il diritto al riconoscimento dei benefici amianto; per gli operai
dell'Ilva vi è anche la beffa di essersi visti soffiare il riconoscimento
amianto dopo averlo ottenuto, con una scusa, evidente per chi ha occhi, che
la bonifica sarebbe stata fatta.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe ultimamente di fronte ad una fase
di stasi della lotta e di oggettiva delega agli incontri inconcludenti dei
sindacati confederali, aveva indicato agli operai la necessità di passare a
forme di mobilitazione più decise, con l'occupazione dell'Inail, per rompere
l'andazzo burocratico e superare un clima di sfiducia sul numero dei
partecipanti.
Di fatto oggi gli operai hanno visto che seguire questa strada ha riportato
nel senso giusto, e nelle mani degli operai la lotta per l'amianto.
Gli operai hanno mantenuto l'occupazione, stando in assemblea permanente
nella sala riunioni dell'Inail per tutta la mattinata fino alle 15,30. Alle
15,30 la polizia in assetto antisommossa che da alcune ore si era
concentrata sotto il portone dell'Inail insieme alla Digos, è entrata e
usando anche maniere forti ha costretto gli operai a sgomberare l'Inail -
dopo "debita consultazione" con i dirigenti di fim, fiom e uilm che troppo
presto hanno "convinto" gli operai ad uscire.
La stessa polizia poco prima che sgomberasse gli operai aveva allontanato
spingendola la coordinatrice dello slai cobas che aveva chiesto di salire
dove stavano gli operai.
Nella mattinata vi erano stati solo un incontro con il direttore dell'Inail
che in maniera patetica aveva scaricato ogni responsabilità su Roma,
Ministero e la visita del parlamentare del PD, Vico Ludovico le cui
informazioni sull'attività parlamentare, burocratica e impotente, rispetto
ai benefici amianto confermano in pieno la necessità della lotta. Mentre
silenzio assoluto da parte del Prefetto, lontano come sempre dai gravi
problemi dei lavoratori.
Gli operai si sono lasciati in serata confermando la determinazione di
proseguire la lotta: domani presidieranno sempre l'Inail, in attesa di una
convocazione dal Prefetto; alle 15,30 terranno un'assemblea con gli operai
in uscita dal lavoro dell'Arsenale e dell'Ilva; quindi, se vi è stato
silenzio da parte del Prefetto, si recheranno in massa alla Prefettura.
Lo slai cobas per il sindacato di classe sostiene questa giusta lotta. Si
tratta di un diritto sacrosanto, frutto di una vita lavorativa di
sfruttamento a contatto costante con l'amianto a rischio di malattia e anche
di vita.
Questa lotta deve continuare, mantenendo alte e combattive le forme di
lotta; anche nella trattativa ora devono essere gli operai a decidere e a
partecipare.
Nello stesso tempo, la situazione di Taranto, con l'emergenza lavoro,
l'emergenza diritti, pone la necessità di unire tutti i settori in lotta,
dai Disoccupati Organizzati, agli interinali Ilva, agli operai in lotta per
l'amianto, ai lavoratori a rischio licenziamento, ai precari.
Per questo lo slai cobas per il sindacato di classe dal 20 aprile ha messo
con i Disoccupati Organizzati una "tenda per il lavoro" in p.zza Castello,
sotto il Comune, per costruire un punto di riferimento, di unità, di lotta
più generale, di sostegno reciproco nelle varie vertenze, contro la
repressione delle singole lotte.
Per il 1° maggio chiama tutti i settori in lotta a costruire insieme una
manifestazione, per dare, dopo anni in cui nulla avveniva, un nuovo volto a
questa città e per lottare insieme contro una politica padronale, del
governo, che attacca diritti fondamentali dei lavoratori.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
v. Rintone, 22 TA - 3475301704 - T/F 0994792086 - cobasta at libero.it
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