[Redditolavoro] [Fwd: I: [contro-psichiatria] 10 aprile - Anomalia (Roma): "Il sopravvissuto" di Sabatino Catapano]

[telviola at ecn.org]

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Subject: I: [contro-psichiatria] 10 aprile - Anomalia (Roma): "Il
sopravvissuto" di Sabatino Catapano
From:    "luca rancati" <lucarancati66 at yahoo.it>
Date:    Sat, April 10, 2010 9:04 am
To:      psichiatriafuckyou at yahoogroups.com
         telviola at ecn.org
         alessio.coppola at luvis.eu
         liberiamoci_dalla_psichiatria at yahoogroups.com
         martesanasolidale at yahoogroups.com
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--- Gio 8/4/10, Out <out.out at tiscali.it> ha scritto:


Da: Out <out.out at tiscali.it>
Oggetto: [contro-psichiatria] 10 aprile - Anomalia (Roma): "Il
sopravvissuto" di Sabatino Catapano
A: contro-psichiatria at yahoogroups.com
Data: Giovedì 8 Aprile 2010, 13:34


 



Presentazione del libro autobiografico “Il sopravvissuto” di Sabatino
Catapano
Proiezione del video-intervista “Quando la dignità diventa follia”
(Andrea Searle Villarroel, 39’, 2009)

Sabato 10 aprile 2010
dalle ore 19
Libreria Anomalia - Centro di documentazione anarchica
Via dei Campani 73 - Roma

Un libro autobiografico (“Il sopravvissuto”) e un video (“Quando la
dignità diventa follia” di 39 minuti di Andrea Searle Villarroel) sulla
vita di Sabatino Catapano costretto per 15 anni a internamenti
penitenziari e manicomiali e una storia di resistenza libertaria ancora in
corso. Un manifesto in difesa della libertà che testimonia della ferocia
dei secondini dei vari penitenziari e del sadismo di quelli del manicomio
giudiziario di Aversa, questioni scottanti e attuali che, benchè
trapelino sui media ufficiali, continuano a perpetuarsi sfacciatamente al
di là delle enunciazioni “democratiche”, le stesse che fanno oggi
chiamare Ospedali Psichiatrici Giudiziari questi luoghi di esclusione e
segregazione che rinchiudono 1500 persone in Italia.
Splendido settantenne dei nostri giorni, negli anni ‘50 Sabatino
esordisce con il carcere minorile per aver rubato una pentola. Pochi anni
dopo, maggiorenne, si ritrova in galera per colpa di una montatura e vi
rimane in attesa di giudizio – prima dell’assoluzione - per oltre due
anni. A quel periodo risalgono i primi mesi di isolamento e di manicomio
criminale, con un periodo passato legato al letto di contenzione. Nel 1968
è di nuovo in carcere, a espiare una lunga condanna e ancora si
ripresenta l’internamento psichiatrico come forma punitiva. In quegli
anni di movimento di lotta in carcere Sabatino conosce Graziano, un
obiettore totale, anarchico e antimilitaristacon cui trascorre giornate a
chiacchierare, a studiare, a leggere i giornali. Poi gli incontri nell'ora
d'aria con personaggi carismatici che fondono ribellione, politica e
illegalismo, come Renato Vallanzasca e Horst Fantazzini. E ancora i
contatti con Soccorso Rosso, la militanza
 dietro alle sbarre, le proteste e le mobilitazioni dentro al carcere.
Infine le punizioni, l'isolamento, l’autolesionismo, i trasferimenti
continui, l'ospedale psichiatrico giudiziario come forma ultima di
repressione. Sabatino racconta con umorismo campano passi tragici della
sua vita: le bastonature dei secondini, la difficoltà a pisciare e
cagare legato al letto di contenzione, le umiliazioni dell'intimità . A
tratti la sua testimonianza diventa più imbarazzante e un velo di
lacrime gli ricopre gli occhi. Parole dure, che testimoniano la mostruosa
assurdità della repressione.

“Se la favola ha una morale, la morale di questa favola è la denuncia
forte, critica, radicale contro ogni forma di coercizione e di
annientamento che i servi del potere esercitano con brutalità spietata e
disumana.”


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