[Redditolavoro] [Fwd: I: [ Torino. Settimana No Sindone]

telviola at ecn.org telviola at ecn.org
Thu Apr 8 13:39:04 CEST 2010


---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: I: [ Torino. Settimana No Sindone
From:    "marco cavallo" <punkina150 at yahoo.it>
Date:    Thu, April 8, 2010 11:33 am
To:      c_rap at yahoogroups.com
         cirurali at yahoogroups.com
         collettivo at yahoogroups.com
         controiltso at yahoogroups.com
         asitforum at yahoogroups.com
         fori-sociali at yahoogroups.com
         telviola at ecn.org
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--- Mar 6/4/10, Federazione Anarchica Torinese - FAI <fat at inrete.it> ha
scritto:


Da: Federazione Anarchica Torinese - FAI <fat at inrete.it>
Oggetto: [nobiotech-it] Torino. Settimana No Sindone
A: fat at inrete.it
Data: Martedì 6 Aprile 2010, 17:11


 



Torino. Settimana No Sindone

Lunedì 12 aprile
cena anticlericale No Sindone
Dalle 20 in corso Palermo 46.
Ognuno porti la sua sindone per un’ostensione collettiva e libera.
Sotto quel lenzuolo niente!
Benefit spese senza religione.

Martedì 13 aprile
punto info No Sindone
zona libera No Ratzinger
in via S. Ottavio di fronte a Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà
umanistiche.
Dalle 17,30

Venerdì 16 aprile
conferenza di Roberto Prato
“L’eresia e la rivolta”
Alle 21 in corso Palermo 46.
Da Dolcino a Gioacchino da Fiore ai Catari, Patari, Gazzeri, Bogomili,
Valdesi, fraticelli, tutti gli eretici perseguitati ferocemente da una
chiesa cattolica ben decisa a difendere, in nome della Città Celeste, il
proprio più che terreno dominio.
Eretici accomunati dal rifiuto del principio di autorità e quindi della
Chiesa alla quale non si debbono pagare le decime. Dolcino, ad esempio,
predicava la povertà come distacco dal potere e dalla gerarchia, la
comunione dei beni materiali, l’assenza di vincoli formali di obbedienza.
La sua era una dottrina radicale che incontrandosi con le esigenze
emergenti dalla disperata condizione dei servi della gleba e del popolo
minuto delle città porta ad una rivolta che per le autorità religiose e
civili del tempo rappresentò una terribile minaccia per l’ordinamento
istituzionale e sociale.
I dolciniani raccolsero consenso tra masse povere rurali ed urbane e,
anziché “farsi massacrare inermi, si armarono, espropriarono per
sopravvivere i ricchi, inventarono la guerra di guerriglia, in pianura e
in montagna”.

Un’occasione per parlare di eretici e ribelli, gente la cui memoria,
dannata per i potenti, continua a vivere nel ricordo e nelle lotte degli
sfruttati e degli oppressi.

Federazione Anarchica – Torino
Per info e prenotazioni per la cena chiamare
il 338 6594361 oppure scrivere a fai_to at inrete. it


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