[Redditolavoro] Comunicato sulle elezioni

Massimo Reggiani remax1961 at libero.it
Sat Apr 3 08:20:21 CEST 2010


Testo del volantino nazionale PCL di valutazione delle elezioni:  

LIBERALI E GIUSTIZIALISTI FALLISCONO CONTRO
BERLUSCONI.
SOLO LA CLASSE OPERAIA PUO' APRIRE UNA PAGINA NUOVA.

Se il governo più reazionario d'Europa, che condona i grandi evasori e
attacca l'articolo 18, esce rafforzato dalla prova elettorale; se questo
avviene sullo sfondo di un'enorme crisi sociale, che in tutta Europa logora
i governi capitalistici (da Sarkozy a Zapatero); se per di più avviene con
la crescita del voto leghista tra gli operai, cioè tra le vittime della
crisi e del governo , tutto questo è la misura del clamoroso fallimento
delle opposizioni liberali e delle sinistre ad esse subalterne.
Il centrosinistra ha fallito due volte. Ieri con le politiche antioperaie
del governo Prodi, dettate da industriali e banchieri, ha regalato l'Italia
a Berlusconi. Oggi , con un'opposizione sociale inesistente, mascherata da
semplici "grida" democratiche, consente a Berlusconi di restare in sella,
regala a Bossi un voto operaio privo di riferimenti, consegna alla reazione
larga parte del Mezzogiorno ( già colpito da giunte di malaffare di
centrosinistra). E' una bancarotta senza ritorno.
La confusa miscela di un PD liberale che ammicca a Confindustria, di un
giustizialismo dipietrista legato alle procure, di sinistre cosiddette
"radicali" che pensano solo agli assessori, è impotente contro le destre.
Può riempire una piazza democratica e coinvolgere ampie fasce di popolo
della sinistra: ma non parla agli strati più profondi della classe operaia,
alle masse sfruttate, alle loro ragioni. Anzi li priva di ogni riferimento
indipendente e di ogni programma riconoscibile. E perciò stesso li consegna
alla rassegnazione, o alla valvola di sfogo della caccia allo "straniero", o
al richiamo del voto clientelare e di scambio. A tutto vantaggio dei nemici
dei lavoratori.
E' ora necessario voltare pagina. Non c'è alcuna via d'uscita dall'attuale
vicolo cieco continuando sulla via delle coalizioni a perdere con gli amici
"democratici" dei padroni, dei banchieri, del Vaticano (PD,IDV,UDC). Solo
una riscossa operaia sul terreno dell'opposizione sociale e di classe può
incidere sui rapporti di forza, spostare il voto operaio, unire ragioni
sociali e democratiche in un unico fronte, piegare e cacciare il governo
della destra. Del resto, in 15 anni, solo i lavoratori hanno battuto
Berlusconi: con lo sciopero generale del 94 a difesa delle pensioni, con la
grande mobilitazione operaia a difesa dell'art.18 nel 2003. Il guaio è che
in entrambi i casi le loro lotte sono state subordinate al centrosinistra:
col risultato di tradire le loro ragioni e regalare la rivincita a
Berlusconi. Ora si tratta di far tesoro di quella lezione: rilanciare una
mobilitazione operaia unificante, attorno ad un proprio programma
indipendente, che rompa finalmente con i partiti dominanti di ogni colore e
miri realmente a vincere: facendo pagare la crisi al padronato, sgombrando
il campo dai suoi governi, aprendo la via per un governo dei lavoratori,
quale unica vera alternativa.
Questo è l'appello che rivolgiamo a tutte le sinistre politiche e sindacali:
serrare le fila per un'azione comune, radicale e di massa, attorno ad un
programma anticapitalistico indipendente. Questa è la linea del Partito
Comunista dei Lavoratori, l'unico partito della sinistra che non si è mai
compromesso con industriali, banchieri e Vaticano, perché vuole i lavoratori
al governo del Paese.
http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o1702:e1

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