[Redditolavoro] [leggermente OT] nasce la libera universita' popolare "alfredo bicchierini"...

cybergodz cybergodz at ecn.org
Tue Sep 29 18:01:17 CEST 2009


e' un'iniziativa livornese, e forse un po' OT in questa lista. Tuttavia, 
per le tematiche affrontate, non e' forse del tutto vero...
E' comunque un'iniziativa che riteniamo interessante e aperta a tutte le
collaborazioni, e che magari potrebbe ispirarne di simili altrove.
Vi incollo qui sotto la presentazione, comunque per piu'
info potete guardare il bellissimo sito==>
http://liberauniversitapopolare.wordpress.com/ oppure leggervi
l'intervista su SS ==> http://www.senzasoste.it/content/view/8487/67/
byebye

***
PRESENTAZIONE

Gli avvenimenti degli ultimi tre decenni (neoliberismo, globalizzazione,
strategie di guerra permanente...) hanno inciso profondamente non solo
sulle nostre società, stravolgendo le loro strutture economiche e i loro
sistemi politici, ma anche sulla nostra vita quotidiana: il lavoro, la
famiglia, le relazioni interpersonali.

Di fronte alle grandi crisi della nostra epoca (ecologiche, finanziarie,
politiche, sanitarie) si sono diffusi in tutto il corpo sociale
sentimenti di insicurezza sia economica che esistenziale, che
favoriscono forme di degenerazione del tessuto sociale e di
individualizzazione.

Da un lato si sono enormemente sviluppate tutte quelle tecnologie
(comunicazione, informatica, statistica, marketing) che permettono di
conoscere il corpo sociale, di orientare gli stili di vita, condizionare
le opinioni e mettere in atto strategie di controllo.

Dall'altro è fortemente diminuita la presenza nei quartieri, sui posti
di lavoro e nella società in generale di tutte quelle reti comunitarie
che avevano un ruolo importante in termini di solidarietà sociale, così
come di quegli organismi politici e sindacali che permettono di pensare
e attuare strategie di trasformazione della società.

Con lo sviluppo di tecniche di comunicazione di massa soprattutto
audiovisive è quasi scomparsa soprattutto nei ceti giovanili e popolari
l'abitudine alla lettura (libri, riviste, quotidiani), mentre la scuola
pubblica non ha più la capacità di fornire conoscenze utili alla
formazione di una capacità critica.

Si è quindi approfondito enormemente il solco tra una minoranza capace
di leggere e interpretare i messaggi dei media e comunicare tramite le
nuove tecnologie e una maggioranza consumatrice passiva di messaggi
sempre più sofisticati in grado di condizionarne pesantemente il modo di
vivere e di pensare, partecipe solo passivamente all'interno di quel
circo barnum della disinformazione che diventa per il senso comune la
"vera realtà" e non quello che oggettivamente è, cioè rappresentazione
parziale e talvolta distorta della realtà.

Il risultato è quello che l?inglese sintetizza, con la consueta
efficacia, nell?espressione "infotainment", ovvero una fusione alla
dottor Frankenstein tra informazione e spettacolo, che punta al cuore
dello spettatore piuttosto che al suo cervello.

Per resistere a questo genocidio dell'intelligenza e della
partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, l'analisi
sociologica, come sostiene il grande sociologo contemporaneo Zygmunt
Bauman, è un antidoto efficace al pensiero unico. Le persone che restano
paralizzate, e che perciò vivono a breve termine e non capiscono cosa
significa avere un impegno e dei progetti a lungo termine, non sono in
grado di resistere al pensiero unico. E così il pensiero unico distrugge
tutte le alternative
a se stesso.

Anche la nostra città, che vanta un'identità storica improntata alla
solidarietà e alla tolleranza, rischia di subire fenomeni di
impoverimento e imbarbarimento.

Quindi è necessario "alzare il tiro", ritornando a studiare insieme la
realtà sociale e trovare nuove forme di azione collettiva tramite le
quali una comunità locale possa contrastare il dominio del "pensiero
unico" e riprendere a pensare in positivo al proprio futuro.

Per questo un gruppo di persone impegnate nei vari ambiti
dell'associazionismo ha deciso di creare un'Università Popolare, nella
quale le varie conoscenze ed esperienze siano messe a disposizione di
tutti gli interessati per discutere insieme ed arrivare a un progetto
collettivo di trasformazione, in senso solidaristico e partecipativo,
della nostra realtà locale.

Scegliere di partecipare attivamente e consapevolmente ai corsi è un
primo passo per resistere all'omologazione e al conformismo imperante e
per dare, ognuno di noi con le proprie capacità e passioni, un piccolo
contributo per cambiare il mondo e le relazioni interpersonali.

In questo primo anno di attività, da considerarsi "sperimentale",
verranno realizzati corsi di Sociologia, Filosofia, Economia Politica,
Media e Comunicazioni, Energie e Ambiente, Diritti e Partecipazione,
Storia locale, Geografia economica e politica, Lingua spagnola.

I corsi si terranno nella sede dell'Associazione Don Nesi e
dell'Associazione Aeroc, nel Quartiere di Corea.

I corsi avranno luogo nel periodo inizio novembre -30 aprile e avranno
la durata di 20 ore. Ogni corso si concluderà con una ricerca e verrà
svolta un'iniziativa pubblica conclusiva.

L'attività si svolgerà su due giorni settimanali, orientativamente nel
tardo pomeriggio e la sera, anche a seconda delle disponibilità degli
interessati. La quota di iscrizione è fissata in 10 Euro per ogni corso
e 40 Euro per tutti i corsi. Il ricavato sarà utilizzato per coprire le
spese organizzative. Il termine per le iscrizioni è fissato per l'inizio
dei corsi. Il numero minimo di partecipanti è di dieci persone per ogni
corso.

I curatori dei corsi, che offrono gratuitamente la propria attività,
sono persone con un'esperienza professionale, di docenza o di ricerca
nel proprio campo.

Per ogni corso ci sarà la collaborazione di un consulente esterno che
parteciperà all'iniziativa conclusiva e farà da supervisore alla ricerca.




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