[Redditolavoro] discriminazioni

Laboratorio Eudemonia eulab at hyperlinker.com
Thu Sep 24 11:47:15 CEST 2009



> Vittoria OLIVA ha scritto:
>> e' logico che è l'ideale di ogni anarchico e comunista solo che te sei 
>> scordato che per reaalizzarlo tocca fa la rivoluzione, cioè eliminà i 
>> padroni



"eliminà i padroni" è facilmente possibile sapendo dove intervenire

basta semplicemente rimuovere quelli che in ultima analisi sono i veri servi dei padroni, gli statali, dai posti di lavoro e poteri appartenenti al popolo, che essi, gli statali, hanno accaparrato indebitamente per decenni in cambio della loro fedeltà al marcio sistema imperante


fateci caso: chi punta in continuazione il dito accusatorio sugli imperialisti? chi sono i primi accusatori dell'imperialismo?

non sono forse proprio i docenti universitari, i tanti baroni che si ammantano di una aura progressista a puntare il dito contro gli imperialisti?


Tanta, tantissima gente ai convegni tenuti da questi baroni, seguono la direzione indicata dal loro dito, fissano lo sguardo sugli imperialisti e non si accorgono che a creare gli imperialisti sono i politici protetti dalla grande muraglia fatta da statali, da baroni, conti, marchesi e duchi, da milioni di piccoli e grandi valvassini e valvassori.

Il fatto è che ricchi hanno i soldi, non possiamo far nulla contro di loro.

I politici hanno i voti, non possiamo far nulla contro di loro.

Gli statali invece non hanno alcun diritto di star lì a sbarrare il passo agli esseri umani rimasti esclusi da questo immondo circo.


Ergo: via gli statali e dentro i semplici esseri umani capaci e desiderosi di dare il loro contributo alla società.


I baroni l'hanno fatta franca, facendo pure bella figura fingendosi rivoluzionari, finché non è arrivata Internet.

I baroni fanno i congressi nelle sale delle Province, delle Regioni, dello Stato, nei luoghi del potere.

Lì non possiamo batterli: non c'è contraddittorio. Loro stanno in cattedra, i baroni, e noi, il popolo deve star zitto ad ascoltare.

Qui, on line, è tutta un'altra storia.


Oh, beninteso: io non voglio convincere nessuno. Ci mancherebbe altro.

Scrivo solo agli antiautoritari, agli anarchici, ai veri comunisti, a coloro i quali già sanno che le cose stanno così per dir loro: abbiate pazienza e tra un po' ne vedremo delle belle  :)


Danilo




p.s.: comunque tempo fa ho scritto 'sta lettera a Noam Chomsky:

http://www.hyperlinker.com/ars/chomsky.pdf

e lui molto cortesemente mi ha risposto che ci deve pensare:

http://www.hyperlinker.com/ars/chomsky.jpg

e' stata una buona risposta: pensiamoci sopra tutti, ognuno per proprio conto, e poi ci risentiamo.











































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