[Redditolavoro] discriminazioni

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Thu Sep 24 08:39:53 CEST 2009


e' logico che è l'ideale di ogni anarchico e comunista solo che te sei 
scordato che per reaalizzarlo tocca fa la rivoluzione, cioè eliminà i 
padroni, mo te fanno realizza' l'idelale te fanno realizza'! basta non se 
ne pò de ste scemate e manco revisionismo e so scemate e basta!"!!
ma nun lo vedi che qua appena te movi te abboffano de botte de denunce de 
incarcerano e che cazzo? ma non do vivi?
Poi scusa eh ma i migranti dentro sta rotazione dove li metti?
no basta non se n epò più e meglio che non rispondo va eva pensace te!
M
vittoria
----- Original Message ----- 
From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
To: "evaluna" <evaluna at ecn.org>
Cc: <Redditolavoro at lists.ecn.org>
Sent: Wednesday, September 23, 2009 7:52 PM
Subject: Re: [Redditolavoro] discriminazioni




evaluna wrote:
> Chi lavora in Italia - sia nel pubblico che nel privato - la prende sempre
> in tasca. Vediamo, almeno in questa lista, di non fare assurde
> discriminazioni tra lavoratori e insensate classifiche tra chi sta meglio 
> e
> chi sta peggio: i privilegiati sono altri.

> Silvana




Molto cortesemente, Silvana, potresti far sapere se sei una statale?

Trattasi di cosa importante. Perché la prima discriminazione viene imposta 
proprio dagli statali, da chi accetta di far parte di un sistema 
finto/pubblico differenziandosi dagli altri "comuni" cittadini e ponendosi 
al di sopra di loro. Da chi sulla carta e nei fatti accetta di essere 
tutt'uno con lo Stato.

Sei una statale od un qualsiasi essere umano come il sottoscritto?

Noi, qui, stiamo parlando alla pari, sullo stesso piano civile, oppure tu 
appartieni ad un piano superiore a quello dove si trovano gli altri 
"semplici" cittadini? Questo è necessario saperlo. E' necessario sapere se 
si sta parlando con una persona libera oppure con lo Stato in persona.

Riformulo la domanda del secolo: si può essere comunisti od anarchici 
accaparrando a vita un bene di proprietà della Collettività e facendo da 
struttura e solidale sostegno allo Stato?

La mia proposta è: mettiamoci tutti sullo stesso piano di puri esseri umani. 
Abbandoniamo, lasciamo lo Stato da solo.

E, pacificamente, legalmente, civilmente, rifondiamo una società senza stato 
nè statali:

http://Una-Societa-Democratica-non-ha-Stato-ne-statali.hyperlinker.org

Non è forse questo l'ideale più profondo di un anarchico o di un comunista?

Insomma: siamo alla pari, Silvana, oppure no? Oppure tu sei superiore a noi 
altri insulsi comunissimi cittadini da quattro soldi?


Danilo































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